postato il 26 Maggio 2012 | in "In evidenza, Politica"

L’Udc di Pisa riparte dalla politica

In un tempo in cui l’anti politica accusa la politica di rinchiudersi nei palazzi del potere e di essere sorda rispetto alle richieste dei cittadini, l’Udc di Pisa ha assunto la meritoria iniziativa di offrire ai cittadini uno spazio e un tempo per tornare a ragionare e discutere di buona politica. Tra oggi e domani stazione Leopolda di Pisa si celebrerà la prima festa provinciale dell’Udc di Pisa   e il programma si presenta ricco e interessante.

Dopo l’apertura della festa con il saluto dell’autorità la festa entrerà nel vivo con il primo dibattito: “Le sfide della partecipazione”.

 Non capita spesso di affrontare un tema così negli incontri di partito. A qualcuno potrebbe apparire anche un tema minore, di fronte alla crisi che attraversiamo.

Tuttavia  affrontare il tema della partecipazione come trasparenza, codici etici della pubblica amministrazione, coinvolgimento dei cittadini nelle scelte pubbliche, sia fondamentale per provare ad invertire il fenomeno della distanza tra la politica e i cittadini.

 E se qualcosa di positivo c’è nel popolo “viola” e nei grillini è proprio la richiesta, anche attraverso la rete, di una maggiore trasparenza della pubblica amministrazione e la volontà di molti giovani di partecipare attivamente a migliorare.

Dopo il tema della partecipazione, alle ore 18.30 si parlerà delle sfide dello sviluppo. Pisa, in particolare, è molto cresciuta in questi ultimi anni, grazie soprattutto alla propria posizione invidiabile e allo sviluppo dei voli low cost che hanno favorito la crescita del Galilei. Ci sono state scelte infrastrutturali importanti, come il porto turistico a Marina, che finalmente prende il via dopo decenni di inutili tentativi.

Allo stesso tempo c’è una città a vocazione turistica, che pare sfruttare più le situazioni del momento, piuttosto che mettere in piedi vere policy di marketing territoriale.

C’è però una politica e una burocrazia miope (il caso Ikea a Vecchiano ne è stato un triste esempio).Persiste una certa invadenza della politica nell’economia. E dalla crisi di questi anni, si esce attraverso un rapporto nuovo tra pubblico e privato nella nostra società, finora troppo impermeata di statalismo. Di tutto questo parleranno il Prof. Manca (Università di Pisa) e il dott. Caporale (Regione Toscana) e i protagonisti dell’economia cittadina (Banti – confartigianato, Bottai – Confcommercio e presidente della società del porto di Pisa, ed infine l’assessore comunale Cerri).

Sabato sarà la volta de “le Sfide per la vivibilità”. E’ uno dei temi più sentiti a Pisa. Nel quotidiano la città continua ad essere percepita dai pisani e dai turisti, come una città sporca, poco curata e anche sempre meno sicura. Una città che vorremmo più a dimensione del ciclista, del bambino, del diversamente abile. Una città con più spazi verdi e meglio tenuti. Una città dove i cittadini si riapproprino dei propri spazi sociale e aggregativi. E dove le forze dell’ordine garantiscano con una presenza più adeguata alcune aree a rischio. Una città che riesca a coniugare divertimento e opportunità imprenditoriali, con una vivibilità dei residenti del centro storico. Se ne parlerà con l’architetto Martini, con il Vice-sindaco Ghezzi e con diversi esponenti dell’associazionismo pisano.

Sarà presente anche  il Prof. Panizza, esperto di diritto pubblico e di trasparenza negli enti pubblici e il dott. Floridia, dirigente della Regione Toscana, la prima regione in Italia a dotarsi di una apposita legge sulla partecipazione, per incentivare il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte pubbliche.

Ci sarà poi spazio per la “grande” politica co un dibattito su “Le sfide di un nuovo partito di governo”. Invitati i segretari regionali del Terzo Polo, del Partito Democratico e del Popolo della Libertà.

Anche le ultime elezioni amministrative, se ce n’era il bisogno, hanno in maniera inequivocabile segnato la fine della cosiddetta “seconda repubblica” e il superamento di molti dei partiti oggi in scena. Serve una scossa da parte del ceto politico. Serve, soprattutto, un’offerta politica nuova. Serve coraggio. Alla festa dell’Udc pisana si proverà ad iniziare un discorso, anche dal basso, per costruire un’alternativa credibila all’anti-politica e al populismo.

Questi alcuni momenti significativi della festa, che non è solo un momento di dibattito e confronto ma un’occasione per ripartire con la politica.

Appuntamento alle 15,30 alla stazione Leopolda!

 

 

3 Commenti
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anna giunchi
11 anni fa

Buon lavoro, ragazzi…

UGUALE
11 anni fa

aspetto un suo invito a roma il responsabile politico U.D.C. ISOLA D’ISCHIA NA. ALESSANDRO PASCARELLA 347 6697959 GRAZIE

Gattestro
11 anni fa

Abito a pochi km da Pisa, ma ho saputo dell’evento soltanto ieri.

Peccato. Avrei partecipato volentieri.

Cordiali saluti



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