postato il 30 Giugno 2010 | in "Energia, In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo"

Energia: tariffa bioraria dal 1° luglio. Costi e benefici

di Antonio Di Matteo

4,5 milioni di utenti, dal 1° luglio, e fino alla fine dell’anno saranno ben 20, beneficeranno della modifica della tariffa di fornitura della corrente elettrica. È stato deciso dall’Aeeg, Autorità per l’energia elettrica e il gas, per favorire un nuovo modello di consumo consapevole e per ottimizzare i consumi elettrici, che si concentrano tutti nelle ore diurne, nei momenti di piena attività produttiva della nostra economia. Questo passaggio alla tariffa bioraria sarà effettuato solo per quei milioni di clienti che non hanno beneficiato della possibilità di svincolarsi dal loro fornitore iniziale dopo la liberalizzazione del mercato dell’energia.

Questa nuova tariffa funziona in un modo molto semplice: dalle 19 alle 8 del mattino, i consumi energetici avranno un costo inferiore, dovuto alla bassa richiesta dell’energia, stessa cosa si applica ai consumi nei giorni festivi e nel fine settimana; invece dalle 8 alle 19, i costi saranno più alti, perché lì si concentrano i maggiori consumi energetici italiani, e quindi: più alta la domanda, più alto il prezzo; più bassa la richiesta di energia, più basso il suo costo, ceteris paribus. È un modo per responsabilizzare il consumatore e renderlo capace di scegliersi una propria e personale bolletta, scegliendo consapevolmente come spendere. Naturalmente, questa nuova tariffa sarà addolcita dai gestori, seguendo un accordo siglato con le categorie dei consumatori, che prevedeva un differenziale tra il prezzo diurno e il prezzo notturno di un 10% fino alla fine del 2011. Dal 1° gennaio 2012, si applicheranno i veri e propri prezzi di mercato, senza nessun vincolo.

Rilevanti sarebbero anche le economia di scale per i produttori, nelle eventualità il livello di energia richiesta durante l’intera giornata, si stabilizzasse attorno ad una media. Infatti, una volta preventivato il livello di consumo possibile, le società energetiche immetteranno nella linea la quantità che maggiormente minimizza i loro costi. Questa politica energetica, se ben sorvegliata dall’Aeeg, potrebbe favorire comportamenti virtuosi per produttori e consumatori. Per partecipare a questa conversione tariffaria, bisogna possedere il nuovo contatore elettronico, che i vari gestori hanno istallato ai propri utenti, e riprogrammarlo per consentire la tele lettura dei consumi biorari. Tutte queste informazioni sono state inviate ai clienti già nelle ultime tre bollette.

Dal comunicato dell’Aeeg si legge espressamente che: “i possibili risparmi (ma anche l’eventuale maggior spesa) saranno inizialmente molto contenuti ma si offrirà comunque un importante segnale di prezzo verso abitudini di consumo più efficienti e consapevoli del ‘bene’ energia elettrica.” Anche se i potenziali benefici potrebbero essere molti: “l’Autorità per l’energia stima che, se l’insieme delle famiglie italiane spostasse il 10% dei consumi nei periodi più favorevoli, si otterrebbe una riduzione di 450 mila tonnellate l’anno di anidride carbonica (CO2), equivalente alle emissioni di una centrale in grado di soddisfare i consumi di una città di circa 500 mila abitanti. In termini economici, si risparmierebbero circa 9 milioni di Euro l’anno per minori emissioni di CO2, circa 80 milioni come costo per il combustibile e oltre 120 milioni come costi di impianto. Nell’insieme, il risparmio a favore della collettività delle famiglie e dei piccoli consumatori, sarebbe di oltre 200 milioni di Euro l’anno.” In più, si legge sul sito dell’Aeeg che: “occorre tenere presente che già oggi, la media delle famiglie italiane ripartisce i suoi consumi per i due terzi (oltre il 66% del totale) nei momenti più convenienti e che le ore più a minor prezzo in un anno sono circa il doppio di quelle più costose.” Quindi lo spazio di manovra per le famiglie italiane è abbastanza esiguo.

Naturalmente, chi non volesse subire questo cambio tariffario, può tranquillamente scegliere sul libero mercato l’operatore, e le offerte da esso proposte, che più si gradiscono. Aspetteremo con impazienza i primi esiti di questa nuova tariffa: risparmi economici per le famiglie, minore inquinamento, nuova cultura della differenziazione dei consumi. Speriamo bene.

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