postato il 1 Ottobre 2011 | in "Economia, Politica"

E’ necessario un atto di responsabilità per salvare il Paese

Ambiguità e furberie non sono più ammesse. Anche l’appello di Della Valle va in questa direzione

Prima la Bce e poi le parti sociali hanno avanzato rilievi seri al nostro Paese e hanno chiesto al governo di svegliarsi. Ora serve un patto di condivisione del documento della Bce e delle parti sociali.
Chi condivide queste idee è chiamato a salvare il Paese, indipendentemente dall’appartenenza alla maggioranza o all’opposizione. Ambiguità e furberie non sono più ammesse. Chi condivide questo programma di risanamento per l’Italia è chiamato a realizzarlo in Parlamento con una maggioranza per la salvezza nazionale.
Partiamo dai contenuti e non dalle vecchie casacche ideologiche, usciamo dal generico. Scriviamo ricette dure e impopolari per il risanamento. Penso che anche il giusto appello di Diego Della Valle vada in questa direzione. Non perdiamo altro tempo perché la barca sta affondando.

Pier Ferdinando

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marco
marco
12 anni fa

Personalmente non riesco a capire come un’imprenditore possa esprimere giudizi di merito su qualcosa che non conosce a fondo come la politica. Perchè non fa piuttosto della sana autocritica al mondo imprenditoriale e ai suoi furbetti. Il suo mondo. Perchè in ogni categoria ce ne sono. Quindi da una persona come Della Valle, si dovrebbero sentire parole che non soltanto elogino la categoria imprenditoriale, ma che sappiano anche criticare le storture di quel mondo. Ad ogniuno il suo. All’imprenditore deve interessare mantenere alto il valore morale di ciò che fa. Se c’è un’imprenditore che fa il furbo, questi intacca il prestigio morale di tutta l’imprenditoria agli occhi della società. Perchè nessuno tra questi parla mai quando ci sono scandali nelle imprese? Per la politica vale il medesimo discorso. Solo dalla classe politica può esserci quello scatto di orgoglio per ristabilire la giusta “altezza” della politica. Quindi preferiremmo che la classe dirigente in toto la smettesse di trovare capri espiatori a rotazione ( Banche, finanza, imprenditoria, politica, sindacati, operai e statali) per poi non trovare mai il nocciolo della questione e fomentare direttamente o meno la “pancia del paese”. Ogniuno, nel proprio ambito si assuma la responsabilità di dire la verità. Non in ambiti che non gli competono ma nel mondo di cui fa parte!



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