postato il 6 Agosto 2012 | in "Europa, In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo"

Psicoterapia europea

“Riceviamo e pubblichiamo” di Anna Giunchi

Le parole di Mario Monti, riguardanti una possibile disgregazione psicologica dell’Europa, devono far riflettere tutti quei governi che ragionano in un’ottica strettamente individualista, preoccupati e disgregati nelle proprie politiche interne. Il premier ha infatti espresso il pericolo di una vera e propria perdita di identità europea, pericolo che potrebbe presentarsi qualora l’euro possa rappresentare elemento di divisione tra i paesi dell’Eurozona. In questo caso, infatti, si distruggerebbero le fondamenta di un serio e auspicabile progetto europeo.

Gli interventi “terapeutici” di Mario Draghi, pronti quanto prima a risolvere con urgenza questi conflitti, sono stati accolti favorevolmente dal Premier. Draghi, infatti, dal board della Bce, ha garantito sostegno unanime attraverso pianificate azioni complesse che agiranno in tempi diversi. L’Italia, che è il Terzo stato piu’ importante dell’ Unione Europea, non può permettersi di “retrocedere” uscendo dall’Euro.  Il lavoro della Bce ha messo in campo gli strumenti adeguati per fronteggiare una crisi recessiva, fronteggiando la speculazione e ricercando una stabilità fiscale.

Rimane il difficile compito di recuperare una perfetta mobilita’ del lavoro utilizzando politiche fiscali compensative e non restrittive. Perché tutto questo sia possibile ci vuole, da parte degli stati membri, il riconoscimento di una identità comune: quella degli Stati Uniti d’Europa.

2 Commenti
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orenbuch
orenbuch
11 anni fa

Europa non e usa,gia inventare “euro”grave errore,tutti e de piu a piu caro,e come sempre e le poveri che pagare!mai ho era per mastricht,non posso paragonare un paese come spagna con hollanda,niente a vedere,ecco ce che spagna,italia,francia,grecia oggi?catastrofa,e non e finito purtroppo,qui in francia un cafe expresso 1.20!molto caro,ecco ce che dare euro,

Anna giunchi
11 anni fa

Ciao, Sophie…indubbiamente si e’ avuto un peso a livello di inflazione, soprattutto in Italia. Si tratta, tuttavia, di una inflazione percepita, attualmente di livello europeo e dunque piu bassa, con diminuzione della spesa pubblica nel pagare gli interessi sul debito. Diminuito, infatti, anche il costo del denaro.



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