forte e chiarissimo!

Non é strano che a Berlusconi, accentratore e dispotico, dispiaccia una simile strategia. Casini si sta dimostrando astuto e … pericoloso. La sua tattica scompagina ogni cosa. Non so se raccoglierà i frutti che merita ma avremo modo di vederne delle belle. Se le parole avessero un senso e quindi una logica conseguenza, berlusconi dovrebbe avere il coraggio di rifiutare in toto la cosiddetta “politica dei due forni”. Faccia rifiutare, perciò, l’apporto dell’udc ai suoi acandidati regionali !!1

Penso che sia chiaro che non è l’UDC che va cercare il PD o il PDL ma sono i due schieramenti politici che provano a stringere accordi con il partito dello scudo crociato. Teniamo questa linea che i risultati arriveranno.

Capisco bene, che la politica deve guardare sempre avanti e non lasciarsi distogliere dagli obbiettivi concreti, che unicamente sono in grado di cambiare il corso degli eventi, pesando a livello decisionale.
E’ giusto pensare al dopo Berlusconi. Però è inaccettabile l’accusa di politica clientelare e del doppio forno mossa dalla Pdl, contro l’Udc.
Se opportunismo c’è stato è stato il loro, nei confronti dell’Udc, quando forti dei sondaggi preelettorali, ci hanno scaricato, perchè non più indispensabili. Mentre adesso vorrebbero riprenderci, per usarci come degli utili idioti, la politica dell’usa e getta. In quanto al clientelismo, possono praticarlo loro che hanno il potere, non certo noi che siamo all’opposizione. Se è vero che il centrosinistra è litigioso ed incapace di trovare una politica stabilmente rassicurante, è pur vero che la Pdl, da parte nostra, non merita nulla.