postato il 17 Settembre 2011 | in "Politica"

Crisi: unire il Paese, meno male che Napolitano esiste

In una fase di crisi come quella che stiamo vivendo servono risposte unificatrici, straordinarie ed emergenziali. C’è bisogno di riunificare il Paese, chiedendo alle forze responsabili di dare vita a un governo con l’ausilio di personalità credibili anche all’estero. Questo è il modo migliore di rispondere all’appello del nostro presidente della Repubblica, e meno male che Napolitano esiste.

Pier Ferdinando

18 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
12 anni fa

Onorevole, sono sovente d’accordo con Lei e soprattutto in questa ultima fase politica mi pare che le abbia azzeccate quasi tutte, ma su Napolitano proprio non sono d’accordo. Mi aspetto molto di più da Lui, mi aspetto che inidirizzi la crisi, mi aspetto che non tiri solo le orecchie alla CGIL e che continui a propinarci manovre veloci e evasive e generiche reprimende a tutti e nessuno. Comunque ho deciso di fidarmi di Lei e quindi finisco qui la mia polemica contro il Capo dello Stato. Saro ben felice di essermi sbagliato.

Rosaria
12 anni fa

In un periodo di grossa crisi economica come quello che l italia sta passando l azione unificatrice del Pres.Napolitano  indiscutibile.il presid.napolitano  stato l unico a dare un esempio tagliando le spese del quirinale.l unico che da solo cerca di contrastare una possibile secessione,ke non

bruno giuncato
bruno giuncato
12 anni fa

Ed allora datti da fare Pier Ferdinando Casini: la stessa “Famiglia cristiana” censura il governo di Berlusconi ! Mi costringerai sennò, sebbene di centro-destra, a votare per l’alternanza rigidamente di sinistra. E TU CREDI CHE IO SIA L’UNICO A PENSARLA COSI’ ?

mario colella
mario colella
12 anni fa

Se c’e’ bisogno di gente responsabile, voi per dignita’, onesta’, umilta’,
correttezza, senso del limite, rispetto, discrezione, parlando sottovoce e con il capo cosparso di cenere agli italiani, dovete andarvene via, confessando di avere fallito. Perche’ se ci sono degli irresponsabili in questo povero Paese, siete e siete stati voi! Se poi il vostro e’ solo un discorso di potere e di voti, beh, e’ un’altra cosa. Ma non prendeteci in giro.

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

gent.mo sig. colella, venire sul blog di una persona e denigrarlo senza neanche motivare, è come insultare una persona gratuitamente… una cosa estremamente da maleducati, non trova???

per inciso, lei non ha motivato nulla.

mario colella
mario colella
12 anni fa

Sig. Pezzati, chiedo scusa del mio sfogo, ma mi creda che diventa sempre piu’ difficile dare credibilita’ a questa classe politica. Provo a motivare le mie critiche, anche se fare un discorso organico e’ complicato per l’accavallarsi di avvenimenti nel corso degli ultimi 20 anni.
Io credo che l’attuale crisi, per quanto mondiale, in Italia abbia radici
profonde, anche perche’ non si capirebbe perche’ l’Italia soffra molto di piu’ di altri Paesi. Credo anche che questa crisi non sia piovuta dal cielo, ma sia frutto di politiche, piu’ che sbagliate, dettate da giochi di potere e da clientelismi, e quindi miopi.
In questo contesto credo che Casini abbia le sue responsabilita’ e provo ad elencarle.
1″- Casini e’ in politica da almeno 25 anni, e seguendo un suo legittimo percorso, per gran parte e’ stato nella maggioranza di governo.
2″- Casini ha contribuito all’affermarsi e al consoldarsi del berlusconismo, e fa specie che solo da due anni si sia accorto del male che cio’ ha fatto all’Italia.
3″- Casini ha approvato per anni finanziare fatte di tagli e condoni, pagati duramente dai cittadini, difendendole e spacciandole per riforme, senza pensare allo sviluppo e a un sano e giusto welfare.
4″- Casini ha contribuito all’approvazione di leggi ad personam, polemizzando con chi diceva che la legge e’ uguale per tutti.
5″- Casini, nei giorni della manovra di zio Michele (quella che ogni giorno cambiava versione, per intenderci), ad agosto, diceva che non era giusto tassare i redditi di 90.000 euro, perche’ e’ controproducente tassare il ceto medio (90.000 euro!!!!), dando piu’ che l’impressione di vivere lontano dalla gente che vive con 1.000 euro.
6″- Troviamo Casini in giunte di centro destra e di centrosinistra, ed e’ forte l’impressione (non solo nostra) che poi l’importante e’ esserci, anche con il piede in due scarpe, passando per campione di cerchiobottismo.
7″- Casini piu’ di una volta ha dato del qualunquista e del populista a chi protesta che i parlamentari guadagnano troppo, che hanno troppi privilegi, e che la gente paga anche le loro spese mediche. A nostro parere non dovrebbe permettersi di offendere cosi’ persone con pensione da 500 euro al mese.
8″-Casini ha candidato al parlamento persone inquisite e poi condannate per mafia.
9″- Casini si professa cattolico, ma non segue le leggi del cattolicesimo. Sono affari suoi, ma non faccia il Savonarola con gli altri. Per esempio, perche’ ai parlamentari sono riconosciute le convivenze e ai comuni mortali no?
10″- In questi giorni di crisi non ha speso una parola per tirare fuori dal cassetto il decreto anti-corruzione, che vale due manovre.

Ecco questi sono alcuni motivi, discussi a lungo nel mio gruppo che, se lei vorra’, potro’ documentare, per cui Casini e tanti come lui, dopo tanti anni di politica fallimentare, se ne devono andare: non ci fidiamo di un medico che ci vuole curare, dopo avere per anni sbagliato diagnosi e terapia ed equipe medica. Non puo’ Casini parlare come se fosse un marziano arrivato qui da noi due giorni fa.
Per questo nel precedente post abbiamo detto che gli irresponsabili sono loro (Casini compreso)e che loro (Casini compreso) non possono essere credibili quando parlano di responsabilita’.

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

sig.colella, ho letto il suo commento… francamente su alcune cose sono pienamente d’accordo con lei.
La crisi italiana ha origini lontane. Anzi, io sono più estremo e reputo che questa situazione sia connaturata alle caratteristiche di noi italiani (io per primo): noi italiani più che impegnarci per tempo, preferiamo aspettare l’ultimo minuto, sentendoci più furbi degli altri e confidando nella (mi perdoni il termine) botta di culo.
Il che andrebbe bene nel calcio, ma non credo nella vita reale.
Sui punti da lei elencati.
Vero, dal 2001 al 2006 Casini ha fatto parte del precedente governo berlusconi. Dal 2006 è all’opposizione.
Sull’ambito locale, trovo difficile esprimermi, perchè nell’ambito locale, a mio avviso non conta la politica: nelle elezioni comunali ad esempio, è forte il voto ad personam, verso la persona, rispetto al voto verso il partito politico.
Io non conosco casini, bersani, berlusconi…ma consoco la mia città e i suoi amministratori… li “vivo” per così dire… quindi le scelte in quel caso sfuggono le logiche di partito… e chiaramente un partito può fare alleanze locali con certe persone e certi partiti che ispirano più fiducia.
sulle amnovre del passato, per intenderci quelli dal 2001 al 2006, è vero che contenevano tagli e anche un condono…+è anche vero però che all’epoca vi fu chi garantì (berlusconi e tremonti per intenderci) che sarebbero stati casi unici… oggi apprendo che scilipoti ne ha proposto altri (fonte: https://www.pierferdinandocasini.it/2011/09/20/arriva-il-condono-scilipoti/).
a giugno l’udc ha votato, assieme all’IDV, per l’abbattimento del numero delle province…sono stati gli unici due partiti a farlo…
e adesso sempre l’udc ha votato contro questa finanziaria…
è vero, certe scelte fatte nel passato recente sono state deleterie, come quelle fatte nel passato lontano (le leggi sul pensionamento del 1975, ad esempio)… tocca a noi richiamare i politici all’ordine ed evitare nuovi errori.
ovviamente mi si dirà (non lei, ma le garantisco che su internet, in alcuni forum trovo persone così) che “berlusconi è meglio della sinsitra”…. e lo dicono senza mai motivare… per atto di fede.
ovvio che queste eprsone lo rivoteranno a berlusconi.
Ovvio che certi politici sosterranno berlusconi, nonostante i suoi errori (ad esempio la lega doppia faccia…che protesta ma poi ama i privilegi di roma ladrona), per mera convenienza politica…
ripeto su molte critiche lei ha ragione… su altre si può discutere….ma diamo atto però a casini di almeno una cosa: nel 2008 ha rinunciato una facile candidatura per andare da solo, scelta ribadita nel 2010, quando con fini fuorisucito dal pdl sarebbe stato facile entrare nel governo.

giorgio
giorgio
12 anni fa

dal dott. mario pezzati (opinionista dell’UDC ??)sento spesso ripetere che occorre intervenire pesantemente sulle pensioni di anzianità, anche di chi avendo inziato prima dei 20 anni, raggiunge i 40 di contributi ancora relativamente giovane. Ritengo sia un terrorismo psicologico grave verso chi ha lavorato una vita ed in modo regolare, poco rispettoso della dignità delle persone.
Semmai si dovrebbe parlare delle pensioni di vecchiaia, concesse con sistema contributivo, ma poi integrate al minimo a chiunque abbia raggiunto i 65 anni di età o 60 per le donne. Quindi può accadere che dopo anni di lavoro nero e pochi di contribuzione regolare, si percepisca una pensione per cui si è pagato ben poco e quindi con costo a carico di tutti noi. Qui occorrerebbe molta più attenzione da parte dei governi …. non certo terrorizzare persone prossime alla pensione dopo 40 anni di lavoro, che ogni giorno, si sentono ripetere che occorre intervenire per salvare il paese. Vergogna !!!!!!!!!!!!!

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

sig. girogio, quindi la sua soluzione sarebbe che a quelle persone che non hano raggiunto tot anni di contributi, lo stato non debba nulla, e quindi possano anche morire di fame.
Crede davvero che abolendo l’assegno sociale (perchè diquesto si parla) che è pari a circa 417 euro, risolveremo i problemi dell’italia???

Per quanto riguarda me, da un lato la ringrazio perchè mi da un ruolo (opinionista) che non è il mio. Io esprimo solo dei pareri, documentandomi…cosa ceh dovrebbe fare anche lei visto che confonde un pò le acque e parla di pensioni di anzianità, di vecchiaia e sociali facendo un calderone terribile. Io non faccio terrorismo e francamente non devo provare vergogna per quel che dico, visto che se parlo, lo faccio dopo essermi documentato e non per interessi personali (ho 36 anni, secondo lei, quando andrò in pensione??? certo mi paicerebbe andarci a 56 anni, ma è impossibile… e ho già ben più di 10 anni di contributi versati). La situazione mondiale prevede certe cose, tra cui una revisione del sistema pensionistico, altrimenti si dica chiaramente che si preferisce vivere alla grande per uno o due anni e poi dichiarare fallimento con l’Italia. Se lei pensa che questo sia accettabile, rifletta sulla situazione greca, a un passo dal fallimento, e mi dica se farebbe a cambio, tenendo presente che in caso di fallimento, i servizi e la pensione subirebbero ulteriori e ben più pesanti tagli.
La invito a consultare il sito dell’inps molto preciso a riguardo, sulla legislazione e sui diritti e doveri.

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

sig. giorgio, quindi la sua soluzione sarebbe che a quelle persone che non hano raggiunto tot anni di contributi, lo stato non debba nulla, e quindi possano anche morire di fame.
Crede davvero che abolendo l’assegno sociale (perchè diquesto si parla) che è pari a circa 417 euro, risolveremo i problemi dell’italia???

Per quanto riguarda me, da un lato la ringrazio perchè mi da un ruolo (opinionista) che non è il mio. Io esprimo solo dei pareri, documentandomi…cosa ceh dovrebbe fare anche lei visto che confonde un pò le acque e parla di pensioni di anzianità, di vecchiaia e sociali facendo un calderone terribile. Io non faccio terrorismo e francamente non devo provare vergogna per quel che dico, visto che se parlo, lo faccio dopo essermi documentato e non per interessi personali (ho 36 anni, secondo lei, quando andrò in pensione??? certo mi paicerebbe andarci a 56 anni, ma è impossibile… e ho già ben più di 10 anni di contributi versati). La situazione mondiale prevede certe cose, tra cui una revisione del sistema pensionistico, altrimenti si dica chiaramente che si preferisce vivere alla grande per uno o due anni e poi dichiarare fallimento con l’Italia. Se lei pensa che questo sia accettabile, rifletta sulla situazione greca, a un passo dal fallimento, e mi dica se farebbe a cambio,
tenendo presente che in caso di fallimento, i servizi e la pensione subirebbero ulteriori e ben più pesanti tagli.
La invito a consultare il sito dell’inps molto preciso a riguardo, sulla legislazione e sui diritti e doveri

giorgio
giorgio
12 anni fa

se l’Italia fallirà sarà per gli appalti gonfiati, truccati ed inutili. Per i privilegi e i costi della politica e del sindacato. Per il clientelismo dilagante e la corruzione pubblica ad ogni livello. Per l’uso vergognoso della cassa integrazione da parte delle aziende con il consenso dello Stato. Per l’assistenzialismo gratuito e sprecone anche per gli immigrati clandestini. Per il non controllo delle rimesse enormi verso l’estero dei lavoratori stranieri regolari e non. Per la elusione fiscale, l’evasione delle grandi società ed il lavoro nero che è ormai “sistema” in molte zone. Non certo per liquidare le pensioni di anzianità a chi ha pagato oltre 40 anni (+ finestre varie)di contributi che non devono servire per finanziare lo Stato, ma per ottenere quanto si è pagato. Il finanziamento lo ha fatto pagando le tasse durante tutta la vita lavorativa.

P.s.: Se LEI ha 36 anni e 10 di contributi versati, con la legge attuale andrebbe in pensione di anzianità a 67 anni + finestra di 18 mesi se dipendente privato, altrimenti peggio, se non la salva la pensione di vecchiaia dei 65 anni. a 56 anni sarà un vispo giovanotto con una vita di lavoro davanti !!

giorgio
giorgio
12 anni fa

nell’elenco delle spese e degli sprechi (enormi) ho dimenticato le “missioni” all’estero che tanto piacciono ai militari per guadagnare di più …
Peccato che i cittadini siano all’oscuro di quanto costano davvero !!

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

sig. girogio, vedo che ha difficoltà a leggere… nessun problema, glielo riscrivo…
ho detto che non ho 10 anni di contributi…

ma PIU’ DI 10 ANNI DI CONTRIBUTI…
per essere precisi ho iniziato con contratti a tempo già a 20 anni.
si rifaccia i conti…
Inoltre, io non so la sua età, ma le garantisco che IO, quando andrò in pensione, avrò davvero solo quel che ho versato (ho il metodo contributivo e non il vecchio metodo retributivo). Dovrei forse lamentarmi perchè chi è andato in epnsione prima di me ha avuto il vantaggio del calcolo retributivo o di quell omisto??? sarebbe inutile e fuori luogo.

se io a 56 anni sarò un vispo giovanotto (cosa di cui la ringrazio per il pensiero), lo sarà anche lei, quindi anche lei può continuare a lavorare… o pernsa ceh un vispo giovanotto di 56 anni se ne debba stare in panciolle???
sulle altre cause del disastro italia, concordo e infatti in altri miei articoli ho denunciato assieme all’udc queste cose (non le missioni all’estero su cuii sarebbe necessari ofare delle precisazioni)..ade sempio qui trova il nuovo ipotetico condono del governo: https://www.pierferdinandocasini.it/2011/09/20/arriva-il-condono-scilipoti/

Attilio Biancalana
12 anni fa

Il sig. Mario Colella dimostra di non capire il valore della politica, quella che l’on. Aldo Moro chiamava la “prioritaria scienza delle alleanze.” Se la capisse capirebbe che al di là della discussione sui singoli provvedimenti è il quadro politico nazionale che non è in grado di risolvere i problemi degli italiani. Un bipolarismo con finti partiti, con finte coalizioni, fondato sulle estreme (Bossi e Di Pietro), sull’autosufficienza della maggioranza, sulla perenne contrapposizione, se non sull’odio, non funziona, non può funzionare ed infatti non ha funzionato per vent’anni. Il Presidente Casini, mi sembra, ha detto di considerarsi uno sconfitto per aver creduto nella possibilità di una evoluzione costruttiva del berlusconismo e dell’antiberlusconismo ma di aver dovuto arrendersi alla realtà dei fatti. Quindi l’Udc, che è stato opposizione sia al governo Prodi sia al governo Berlusconi, non opera per consolidare l’esistente ma per cambiare. Come dice il Presidente Casini l’Udc “canta fuori dal coro”. L’Udc, sull’esempio italiano ed europeo, propone e si batte sul piano politico sia per un governo di larghe intese che unisca gli italiani ed isoli le estreme ed i prepotenti, sia per una legge elettorale che restituisca agli elettori il controllo dell’indirizzo politico e la selezione della classe dirigente. Sul piano dei contenuti amministrativi da diversi anni inascoltato si batte per far capire la gravità della crisi economica e la necessità per gli italiani di fare un passo indietro per farne poi, tutti insieme, due in avanti.

mario colella
mario colella
12 anni fa

Felicissimo di aver dimostrato al sig. Biancalana di non capire nulla di politica, vorrei precisare che il mio precedente intervento era in risposta al Sig. Pezzati che chiedeva di motivare il mio “invito” a Casini di lasciare spazio ad altri, in quanto, a mio parere, questa classe politica ha fallito e oggi stiamo peggio di 17 anni fa. Ho cercato di motivare portando dei fatti che sorreggessero la mia posizione, come lei porta fatti per sostenere la propria. Tutto qui. Se questi fatti possono essere smentiti per me va benissimo.
Ma nella liberta’ di opinione, che comunque e’ sempre da rispettare, io penso che un politico accorto che si allea con un piduista non puo’ non prevedere che dovra’ arrendersi alla realta’ dei fatti.
Lei spiega molto bene l’attuale cammino dell’on. Casini che canta fuori dal coro da 5 anni a questa parte (e’ stato all’opposizione anche durante il governo Dini, ma sempre come alleato di Berlusconi, non autonomamente come oggi, per capirci). Dovremmo anche ricordare che cantava (e contava) nel coro della maggioranza che ha approvato, dietro minaccia di Berlusconi di provocare una crisi di governo, quel porcellum che ora vuole cambiare. Ma ripeto, ciascuno ricorda quello che vuole. E’ evidente che l’attuale sistema non funziona. Ma questo sistema non e’ piovuto dal cielo; e’ stato costruito da questi uomini politici (proprio gli stessi di oggi) epigoni della “suprema scienza delle alleanze” (e con quali alleati!). E io non riesco a fidarmi di uomini con cosi’ grandi responsabilita’ che hanno gia’ sbagliato, e non una volta sola. E non parlo di errori di percorso (cio’ e’ umano), penso ad errori di prospettiva, di linee di fondo che segnano e costruiscono il Paese per decenni.
Vorrei concludere con un pensiero di Maurice Barres, politico francese (fine XIX sec.) “Il politico e’ un acrobata: si mantiene in equilibrio facendo il contrario di quello che fa”. Sarebbe interessante rileggere tutte le sue considerazioni partendo da cio’. Come dire che, partendo da due tesi diverse, sullo stesso argomento si possono dedurre ragionamenti diversi. Tutti e due legittimi e degni di rispetto.

mario colella
mario colella
12 anni fa

Chiedo scusa. La massima di barres corretta e’: “Il politico e’ un acrobata: si mantiene in equilibrio facendo il contrario di quello che dice”. grazie

Attilio Biancalana
12 anni fa

Gentile Mario
I suoi giudizi, a mio avviso, sono parziali perché non tengono conto della crescita personale, delle aggressioni, delle traversie, dei tradimenti, dei rapporti di forza che hanno condizionato il percorso del partito di ispirazione cristiana. Ed anche degli errori perché la lotta politica è costituita anche di errori fatti in buona fede e di errate valutazioni. L’Udc nasce il 6 dicembre del 2002 e solo nel 2004 ottiene un risultato elettorale significativo (5,89% alle europee) tale da poter legittimare le sue aspirazioni di indirizzo del Paese. Il suo corretto invito alla estrema coerenza si trasforma purtroppo in un invito al suicidio politico. Suicidio che non farebbe altro che rafforzare il sistema (Pdl e Pd) che anche Lei contesta. Ma l’Udc grazie al suo leader ed al (notevole) gruppo dirigente che lo sostiene anno dopo anno acquista forza e credibilità ed oggi è una speranza, secondo me l’unica speranza, per gli italiani.
L’Udc è sempre stato (è nato) per un sistema elettorale proporzionale con sbarramento anche elevato sul modello tedesco per cui nel 2005 non si è battuto contro il “porcellum” perchè prevede un ritorno al proporzionale, ma si è battuto per renderlo più democratico e più funzionale contro la prepotenza del Pdl ed del Pd . Preferenze e riforma costituzionale per trasformare anche al Senato il premio di maggioranza su base nazionale.
“Casini si professa cattolico…..”: questa è una cattiveria gratuita, bella e buona. Purtroppo è un luogo comune creato dalla stampa, di regime, di destra e di sinistra. Ma il Presidente Casini non ha mai nascosto il suo stato familiare (che mi pare viva serenamente con discrezione e semplicità); non ha mai parlato male di nessuno ed in politica ha sempre difeso le ragioni della famiglia così come è delineata dalla Costituzione italiana. Cattolico non è una ideologia ma è una condizione di vita: quella del peccatore che vuole guadagnarsi la vita eterna. E riguarda tutti, nessuno escluso.
Ciao Attilio

mario colella
mario colella
12 anni fa

Sig. Biancalana, innanzitutto la ringrazio per la sua risposta. A mia volta aggiungo queste mie riflessioni, non per alimentare dibattiti che porterebbero ad avvitarci su noi stessi, ma perche’ in voi dell’UDC ho trovato interlocutori seri e capaci di ascoltare. Fatta questa doverosa e gradita premessa, vorrei dire che da parte mia non c’e’ alcuno giudizio morale sull’on. Casini, primo, perche’ non ho il diritto di giudicare moralmente qualcuno, secondo perche’ non ne ho la competenza, terzo perche’ moralmente devo prima guardare la mia trave. E poi sinceramente, sull’integrita’ e onesta’ morale dell’on. Casini potrei giurarci. Il mio appunto riguardava la diversita’ di trattamento riservato ai parlamentari, rispetto ai cittadini che vivono le stesse, a volte dolorose e laceranti, situazioni. E la gente si chiede perche’.
Il nostro dire non e’ dettato dall’invidia, ma questi cosiddetti privilegi (non legati alla loro funzione istituzionale)di cui godono i parlamentari rispetto al resto della popolazione sono sintomo di una visione della politica che oggi non e’ piu’ possibile accettare. Perche’ ai parlamentari vengono riconosciuti diritti che agli altri vengono negati? Questo spinge ad una riflessione piu’ alta.
Il Politico (con la P maiuscola ed anche piu grande, se e’ possibile) oggi deve ripartire proprio dai diritti che devono essere riconosciuti (e non concessi) ai cittadini. Il diritto alla vita, alla salute, alla casa, al lavoro, alla mobilita’, alla cultura, all’istruzione, all’informazione sono connaturati all’uomo e prima che da tante istituzioni internazionali, sono sanciti dalla natura stessa della persona. I danni piu’ gravi, perche’ li pagheremo per almeno due generazioni, del berlusconismo e di chi lo ha sostenuto (per questo sono “arrabbiato” con Casini, proprio perche’ lo stimo) non sono quelli economici, che comunque saranno risolti. I danni piu’ gravi sono quelli culturali e sociali, perche’ il berlusconismo ci ha consegnato una societa’ lacerata, spaccata, in guerra perenne tra nord e sud, tra ricchi e poveri, tra chi paga le tasse e chi evade, tra chi paga il ticket e chi va in clinica, sui sindacati di destra e quelli di sinistra, in una guerra perenne, scaricando le colpe di volta in volta sulle hostess dell’Alitalia, sui bidelli della scuola, sugli infermieri degli ospedali, sugli statali fannulloni, proponendoci nel frattempo modelli di vita non sostenibili, ne’ economicamente ne’ per dignita’ umana. Tutto per dividere e non per unire. E i valori popolari belli, forti, carichi di speranza che hanno fondato il nostro Paese sono letteralmente evaporati. In questo ventennio il POPOLO italiano e’ scomparso e siamo al tutti contro tutti, al morstua vita mea e al si salvi chi puo’.
Noi abbiamo bisogno di un politico che, mentre cerca ricette economiche eque per uscire da questa situazione, contemporaneamente, anzi ispirato da essi, faccia rivivere i valori e gli ideali che fanno di un uomo un uomo e di un mucchio di gente un popolo. Con tenacia e con speranza. Ma, a mio parere, nessuna manovra potra’ essere giusta, cioe’ umana, se non parte dalla consapevolezza che le persone sono soggette di diritti e non sudditi ai quali viene benevolmente concesso qualcosa. E QUINDI SONO DIRITTI DA RICONOSCERE E NON DA CONCEDERE. O vogliamo tornare al 1848, quando Carlo Alberto, benevolmente concedeva la costituzione? Lavorare sui diritti e’ la strada perche’ gli italiani si sentano cittadini. e non sudditi. A questo punto saremmo anche disposti a pagare i dentisti e lo stadio ai parlamentari, perche’ sappiamo che stanno dalla nostra parte. Francamente non mi interessa la condanna preconcetta o la difesa d’ufficio di un politico. Quello che ci aspettiamo e’ un politico che, anche a costo di perdere qualcosa, con pulizia, forza, convinzione e idealita’ sappia guardare lontano.
La ringrazio davvero di cuore per la sua disponibilta’.



Twitter


Connect

Facebook Fans

Hai già cliccato su “Mi piace”?

Instagram