«Il premier dica no al regime di Maduro. Questo non è chavismo, è narcotraffico»
postato il 27 Gennaio 2019L’intervista di Marco Ventura pubblicata sul Messaggero
Che cosa dovrebbe fare il premier Conte? «Se c’ è batta un colpo, dovrebbe chiamare Guaidò e esprimergli solidarietà. Sarebbe un gesto precedente al vero e proprio riconoscimento, ma sarebbe comunque un atto politico di rilievo. Il silenzio del governo italiano, invece, è deprimente». Si schiera senza se e senza ma contro Maduro il presidente dell’ Interparlamentare italiana Pier Ferdinando Casini, ultimo dei nostri politici a visitare un anno e mezzo fa il Venezuela. Al rientro, presentò una mozione in appoggio ai rivoltosi, approvata dal Parlamento col voto contrario dei 5 Stelle. «Tutti dovremmo unirci alla comunità dei Paesi liberi contro questo regime che è narcotrafficante».
Non le basta la presa di posizione di Salvini?
«Salvini non può salvarsi la coscienza semplicemente dicendo di essere contro Maduro. Lui è il vicepremier, non un parlamentare dell’ opposizione come me. Sono giorni che chiediamo al governo di riferire in Parlamento. Da Conte e dal ministro Moavero abbiamo ascoltato banalità assolute, mentre sempre più forte è la protesta dei nostri connazionali in Venezuela che ci chiedono se siamo pazzi a essere gli ultimi in Europa a non schierarci contro Maduro, solo perché i 5 Stelle hanno avuto palesi accondiscendenze nei suoi confronti. Non si può continuare a sostenere assurde posizioni ideologiche, dobbiamo stare dalla parte dei Paesi liberi». [Continua a leggere]