postato il 17 Dicembre 2011
Segnaliamo l’iniziativa dell’Udc di Mozzo che dopo le bolle delle promesse e i ben più famosi gessetti per tracciare la linea politica, domenica regalerà in piazza maschere verdi di marziani/padani.

Protestano, dopo 10 anni di cui 8 al governo, approfittando del disagio della povera gente. Il tutto per recuperare nei sondaggi. L’operaia alla camera: lacrime di coccodrillo dopo aver occupato poltrone di potere a Roma. Vanno su marte con i soldi degli stipendi italiani.
“Sono un marziano e se c’ero dormivo”
Dopo le le bolle delle promesse, i gessetti della linea politica ora le mascherine della vergogna.
postato il 17 Dicembre 2011
Solo pazzo può pensare a nuove elezioni
Di questa manovra non si può essere soddisfatti perché chiede tanti sacrifici agli italiani ma era inevitabile. Solo un pazzo e un irresponsabile può pensare che le dimissioni del governo o nuove elezioni siano la soluzione per il Paese. Non credo che né il Pd né il Pdl, né altri in questa maggioranza, possano assumersi la responsabilità di compromettere i risparmi degli italiani e provocare la bancarotta del Paese.
Noi, senza tanti populismi e demagogie, sosteniamo il Governo Monti per senso di responsabilità, ben consapevoli dei sacrifici che sono stati chiesti all’Italia, ma l’alternativa e’ la rovina per tutti. L’Italia e i risparmi delle famiglie sono sull’orlo del baratro.
Pier Ferdinando
postato il 17 Dicembre 2011
L’intervento integrale [Continua a leggere]
postato il 14 Dicembre 2011
Noi crediamo che il principio che il Governo Monti ha stabilito di una tassazione differenziata secondo componenti del nucleo familiare sia finalmente, dopo anni di attesa, il primo segnale concreto che arriva alle famiglie italiane.
Pier Ferdinando
postato il 13 Dicembre 2011
Dialogare con la Cina ma i nostri valori sono indisponibili
Non c’e’ pace senza libertà e in Tibet non c’e’ libertà. Si tratta di accettare diverse opzioni culturali, religiose, etniche che possono convivere in un grande Paese. Noi dobbiamo dialogare con le autorità cinesi perché la Cina è un grande Paese, ma i nostri valori sono indisponibili: nel dialogo non ci può essere cedimento alle ragioni altrui, ci deve essere anche la rivendicazione di diritti che vanno rispettati, primo fra tutti la difesa dei diritti umani.
Pier Ferdinando
postato il 12 Dicembre 2011
C’è la necessità di rendere la manovra più equa senza disperderne la forza. Dobbiamo andare avanti per non arrivare alla catastrofe ma è necessario che anche l’Unione europea faccia la sua parte perché è fondamentale per far riprendere la crescita. Noi siamo per aumentare la tassazione sui capitali scudati e per rivedere le soglie di deindicizzazione delle pensioni minime.
Ma oggi c’è anche il problema di giovani che si trovano di fronte a una riforma previdenziale che non capiscono e non accettano. Per troppo tempo, su questo tema, non c’e’ stata chiarezza e non e’ stata detta la verità.
Pier Ferdinando
postato il 11 Dicembre 2011
L’intervista pubblicata su QN di Andrea Cangini
Onorevole Casini, sembra che i gruppi parlamentari abbiano margini ristretti nell’intervenire sulla manovra del governo…
«Non c’è dubbio, i margini saranno molto, molto ristretti. Sono lieto si sia trovato il modo per pagare cash le pensioni erogate dalla pubblica amministrazione, confido ci sia la possibilità di alzare la soglia della rivalutazione di quelle medio-basse e dare un segnale alle famiglie introducendo almeno il concetto di quoziente familiare».
Tutto qui?
«Siamo ormai rassegnati al fatto che una manovra nata sulla scia dell’emergenza sia più che altro un’imposta sui prelievi, ma…».
Ma?
«Ma da gennaio il governo dovrà mettersi al lavoro sulla spesa pubblica per individuare, attraverso una scrupolosa spending review, i tagli necessari a finanziare la crescita. E mi auguro che non si trascuri il capitolo giustizia».
E’ anch’esso finalizzato alla crescita economica, in fondo.
«Certo, una giustizia civile così lenta tiene alla larga gli investitori stranieri. Ma occorre anche risolvere l’affollamento carcerario, rivedere le circoscrizioni giudiziarie, varare una legge per riportare lo strumento delle intercettazioni nel solco dello stato di diritto». [Continua a leggere]
postato il 9 Dicembre 2011
Oggi dall’Europa c’è almeno una buona notizia. La moneta unica è più forte perché alcuni Paesi hanno messo in comune una parte della loro sovranità. L’Europa a due velocità non ci piace ma e’ l’unica cosa che per adesso possiamo realisticamente avere.
Pier Ferdinando
postato il 9 Dicembre 2011
L’intervista sul Corriere della Sera a Pier Ferdinando Casini di Paola Di Caro
È da come si atteggeranno i partiti rispetto a questa innovativa, anomala, emergenziale e per certi versi straordinaria esperienza di governo che «si decideranno le prossime alleanze». Perché questo è «lo spartiacque». Qui e ora, da questa strada, passa il cambiamento di un sistema politico che «non sarà più come prima: è finita l’era delle ammucchiate, del mettersi assieme solo per vincere e non per governare». E la politica non deve avere paura: «In questo governo, a partire da Monti, ci sono tante persone brave e preparate che resteranno protagoniste: non dobbiamo temere la concorrenza, o siamo già sconfitti». Lo dice Pier Ferdinando Casini, che il governo tecnico lo ha auspicato, favorito, sostenuto con tutte le sue forze. E che oggi, nonostante la durezza di una manovra che «non ci rende contenti ma ci vede convinti», è sempre più sicuro che la scelta fatta è «quella giusta». Quella che pagherà per chi ha avuto, come Terzo polo, Pdl e Pd, il coraggio di rischiare e non di «cercare delle furbe convenienze».
La manovra è stata varata. Ma la crisi dell’eurozona minaccia di esplodere. Ha qualche dubbio sulla strada che voi leader di partito avete intrapreso?
«Tutt’altro. Proprio perché il momento è drammatico — il rischio di tenuta democratica in Russia, la crisi americana, le decisioni che l’Europa dovrà prendere anche chiedendo agli Stati membri cessioni di un po’ di serenità può arrivarci proprio dall’avere un premier come Monti che partecipa ai momenti decisionali cruciali, perché grazie a questo governo stiamo dimostrando di essere in grado di fare la nostra parte». [Continua a leggere]