L’area di responsabilità nazionale che si è formata in occasione della mozione di sfiducia al sottosegretario Caliendo è qualcosa di fortissimo e nuovo, la proiezione in Parlamento di quello che vogliono i cittadini. Non un terzo polo, non un grande centro, ma un’area che nasce per dare un contributo a ricucire il Paese.
Chi si è astenuto nel voto sulla sfiducia al sottosegretario ha dato prova di responsabilità e serietà. Ora sia il Governo a farsi carico della posizione di Caliendo.
Berlusconi deve dirci con chiarezza: vuole fuggire dalle responsabilità andando a votare, oppure vuole continuare a governare? Nel secondo caso, il premier dovrà misurarsi, necessariamente, con la novità rappresentata da questa nuova area di responsabilità.
Lasciamo al governo la responsabilità di decidere, non decapitiamo gli uomini per una manciata di voti in più
Sulla mozione di sfiducia al sottosegretario Caliendo l’Udc si astiene. Rifiutiamo il giustizialismo come metodo di lotta politica, così come rifiutiamo di minimizzare la questione morale. La questione morale esiste e non basta non commettere reati perché la politica prevede ragioni di opportunità, decoro e anche decenza. Chi è al governo del Paese dovrebbe astenersi dal frequentare persone poco raccomandabili. Ma il giustizialismo non ha mai dato un contributo serio a moralizzare.
Noi non approviamo la condotta del sottosegretario Caliendo ma, allo stato, non ravvisiamo un quadro di responsabilità sufficiente a impegnare il Parlamento della richiesta di revoca della sua delega. Lasciamo al governo la responsabilità di decidere. Noi non decapitiamo gli uomini per una manciata di voti in più. [Continua a leggere]
Oggi è nata un’area di responsabilità nazionale che non ha indulgenze verso il giustizialismo come quello di Di Pietro ma è consapevole che la questione morale esiste ed è grande come un macigno in questo Paese.
La nostra è un’area di responsabilità che non nasce contro gli altri o per mettere in crisi il governo, noi operiamo perché il Paese faccia scelte di responsabilità. Poiché sono gruppi che provengono da esperienze diverse quello che succederà in futuro, come diceva la canzone, lo scopriremo solo vivendo.
Se Berlusconi cadrà o meno dalla torre è una questione che interessa tutti noi, ma intanto la gente non arriva a fine mese, la disoccupazione aumenta e tutte le questioni sociali sono sul tappeto.
Il terzo polo è già l’evocazione di qualcosa che si muove nei meandri ristretti degli schematismi politici. Al paese invece servono cose nuove, non vecchie.
Non c’è nessun complotto contro il governo, non è come dice Bossi. Se poi Berlusconi vuole continuare con queste scorciatoie, cercando con la pubblicità di far passare un’immagine non vera perché il governo è paralizzato, questo è un suo problema.
Due anni fa Berlusconi e Fini ci hanno spiegato che ci sarebbe stata la Terra Promessa, il Pdl era la soluzione di tutto. Oggi dopo due anni tirano a campare, ma il Paese ha bisogno di qualcosa di diverso. Ecco perché avanziamo una proposta, di guardare in faccia la realtà, di non illudersi più e di proporre un esecutivo di responsabilità nazionale.
Pier Ferdinando
Commenti disabilitati su Nessun complotto, ma governo paralizzatoCondividi con
La crisi all’interno del Pdl è frutto di un affrettato processo politico, l’unione tra Forza Italia e Alleanza Nazionale, e del bipolarismo. La responsabilità è di Berlusconi, che credeva bastasse salire su un predellino per fare un nuovo partito, ma anche di chi su quel predellino ci è salito. Berlusconi e Fini si sono presentati insieme, e insieme dovrebbero chiedere scusa agli italiani.
L’Udc esclude qualsiasi sostegno al governo Berlusconi in Parlamento. Per noi fare da tappabuchi sarebbe umiliante, e francamente nessuno ce lo ha chiesto. Abbiamo avanzato nei giorni scorsi una proposta ben precisa alla luce del sole, e cioè quella di un governo di responsabilita’ nazionale.
Noi ci accontenteremmo di un altro governo, e che chi ha sbandierato finora l’autosufficienza ammettesse che questa autosufficienza non esiste.
Signor Presidente, abbiamo condiviso la scelta del Ministro Tremonti di adottare una politica di rigore tesa a mettere in sicurezza i nostri conti pubblici. Era necessario farlo in un momento di crisi come quella che stiamo vivendo, ma il problema non è questo, il problema, per noi, è un altro. [Continua a leggere]
È giunto il momento in Italia di istituire un nuovo Ministro, quello per l’Onestà, ma assolutamente senza portafoglio, mai cadesse in tentazione.
Al contrario di quanto accaduto con il Ministro per il Decentramento (se questo era il nome esatto, maa!) è utile sin da subito individuare i compiti e le deleghe da attribuirgli. Io pensavo ad una sola delega (se ne avete altre in mente…), tutte le altre in fondo sono già attribuite ad altri organi dello Stato, dalle Commissioni parlamentari, alla Magistratura, dalle varie Autorità garanti alla Guardia di Finanza.
Ecco la delega: ad ogni seduta del Parlamento, ad ogni convocazione del Consiglio dei Ministri, ad ogni riunione del CSM, e così via, dovrebbe avviare i lavori ricordando che ogni decisione deve essere presa a favore del “Popolo italiano”, che le loro dichiarazioni sono fatte in nome del “Popolo italiano” e che, infine, prima o poi dovranno dare conto del loro operato al “Popolo italiano”. [Continua a leggere]
Distinguere fra testate giornalistiche online e blog amatoriali
In molti mi hanno scritto negli ultimi giorni preoccupati per una norma riguardante i blog contenuta nel ddl intercettazioni. A tutti loro voglio dire che ci siamo opposti e ci opporremo con fermezza ad una legge irragionevole che estende l’obbligo di rettifica entro le 48 ore a tutti i blog e i siti – pretendendo di mettere sullo stesso piano testate giornalistiche online di grandi gruppi editoriali e blog amatoriali – e che minaccia di modificare in peggio le dinamiche dell’informazione online.
Non possiamo in nessun modo avallare una legge che rischia di determinare l’auto-censura di chi teme di urtare i ‘poteri forti’.
E’ proprio grazie ai blogger e alla rete, infatti, che oggi viene prodotta un’informazione libera, un giornalismo d’inchiesta e d’opinione che spesso non trova spazio nei media tradizionali.
Internet è un grande strumento di comunicazione e di libertà. Non mi piace l’idea di mettere a tacere le voci con leggi speciali quando dovremmo piuttosto avere uno sguardo aperto sul futuro, incoraggiare il pluralismo, proteggere la libertà della rete e svilupparne le infrastrutture, come accade in gran parte del resto del mondo.
Il voto di fiducia che sarà posto sulla manovra non ci sorprende. Ci rammarica però che, in una manovra comunque inevitabile, da un lato si continuano a chiedere sacrifici alle forze dell’ordine, già ridotte in condizioni difficili. Dall’altro si trovano i soldi per i truffatori delle quote latte e per chi non ha pagato le multe.
“C’è un alunno – mettiamo – di Liceo che agli esami di Stato arriva a 100 ma ha meriti culturali poco convincenti ad ottenere questo voto ottimale. Ce n’è un altro, dalle riconosciute capacità, che invece deve combattere per arrivare al 90. Questi due casi, qualora si verificassero, come definirli se non si trattasse di una errata valutazione orientata, diciamo così, semplicemente da buona fede? Il prodotto di una pratica truffaldina. Sei dipendente di una amministrazione che ti paga affinché tu faccia correttamente il tuo lavoro mentre invece utilizzi l’Ufficio per scopi personali e di comodo. E’ una truffa. Qui non si tratta di esercizi di logica applicata. Qui siamo ai fondamentali, alle strutture, ai primordi della costruzione dello stato moderno quando si teorizzava una carta – la Costituzione – che definisse i diritti e i doveri, ossia il passaggio, tra la fine del 1700 e i primi decenni del 1800, dell’uomo dallo stato di sudditanza a quello di cittadinanza. [Continua a leggere]
Pubblicato da Pier Ferdinando Casini | su: Facebook
GESTISCI CONSENSO COOKIE
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.