postato il 4 Giugno 2012 | in "Interventi, Politica"

Casini: «Pd e Pdl evitino derive populiste. Monti non fa magie, ora tocca a noi»


L’intervista pubblicata sul Corriere della Sera di Marco Galluzzo

«Capisco che le Amministrative siano state la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma non c’è niente di peggio per un uomo politico che perdere la testa e correre ad abbracciare la demagogia. Intendiamoci, l’antipolitica che Grillo ha portato alla vittoria è un grido disperato contro la cattiva politica e per Pier Ferdinando Casini la vede in questo modo. Sia a sinistra che a destra c’è oggi troppa gente che «sta perdendo la testa», che pensa che a Grillo «si debba rispondere con altra demagogia e con altro populismo». È uno dei tratti della «deriva» del Pdl, ma anche degli errori che rinviene a sinistra.

A chi si riferisce?
«Basta pensare alle ultime polemiche sul terremoto, alle dichiarazioni di Vendola e Di Pietro, a chi pensa che si possano sospendere leggi dello Stato, come l’Imu, a chi ritiene di farsi dettare l’agenda dal popolo di Internet. Guai a pensare che chi è nelle istituzioni possa salvarsi l’anima e ricostruirsi una verginità abbracciando populismo e demagogia, è esattamente il veleno che già da troppo tempo abbiamo iniettato nelle vene del nostro Paese. Almeno questa volta ascoltiamo il Papa, che invita tutti noi a non fare promesse che non si possono mantenere».

Insomma, di Grillo ce n’è uno e basta e avanza?
«Se c’è una ragione di quello che è successo, della crisi dei partiti e della politica, si può riassumere in questa frase: chi semina vento raccoglie tempesta. Chi oggi continua con l’imitazione di quello che è già accaduto non comprende che questo uragano è figlio delle tante promesse demagogiche degli anni passati, che hanno portato l’Italia a un passo dal burrone. Monti oggi sta facendo un lavoro titanico, ma si trova a remare contro un gap culturale della politica che resta vivo».

Ci fa degli esempi?
«Nessuno viene dalla luna: ci sono stati governi che per anni hanno spiegato che andava tutto bene. Prodi ha abolito lo scalone previdenziale, per Berlusconi il futuro era sempre roseo, le ronde sono state offerte agli elettori dalla Lega come antidoto alla delinquenza, e non se n’è fatta una! È stato il vento degli anni passati. Ma oggi purtroppo soffia ancora, sta maturando un populismo ancora peggiore. Qualcuno pensa all’escamotage delle liste civiche, ma è una roba da ridere. Una lista civica o nasce da un’esperienza vera o non può certo essere un’escamotage».

Eppure solo Grillo cresce nei sondaggi.
«Beh, se vogliamo rincorrere Grillo è più credibile lui o chi ha governato per vent’anni? O chi come Vendola e Di Pietro ha qualche dimestichezza, passata o presente, con le gestione diretta della cosa pubblica? Mi sembra una domanda retorica. Sulle celebrazioni del 2 Giugno il capo dello Stato ha fatto benissimo: il terremoto è stata una disgrazia drammatica, vergognosamente strumentalizzata; la parata militare è un riconoscimento alla patria, all’unità del Paese e ai tanti militari che ne portano la bandiera, in giro per il mondo».

Nelle indagini sul consenso elettorale lei è al 7,5%: cosa suggerisce?
«Con buona pace dei sondaggi, non sono mai la verità divina. Oggi sono virtuali: c’è in campo solo la sinistra, più Grillo. Tutto il resto non esiste, evapora. Stiamo morendo a forza di sondaggi, è la morte della democrazia e della politica: dico una cosa e vedo che effetto fa, se guadagno un decimale. In molti ragionano così. Per fortuna la tenuta del governo è molto più forte di quello che poteva apparire qualche giorno fa»

Lei cosa farà l’anno prossimo?
«Io penso, e l’ho già detto, che bisogna passare dalle “coalizioni contro” a delle “coalizioni per”: ovvero per un programma, un progetto concreto. Dall’Udc deve nascere qualcosa di nuovo, una forza nazionale che parli il linguaggio della serietà e delle scelte impopolari. Senza, questo Paese non andrà da nessuna parte».

Si riferisce anche al Pdl?
«Fa parte della deriva generale, ma non voglio criticare un partito che rispetto. Ci sono persone che stimo di più e altre meno, Alfano è fra coloro che ritengo più seri, ma il problema non si risolve con i rituali appelli ai moderati, il problema è capire che strada si vuole imboccare. Le dichiarazioni di Berlusconi sull’euro ci riportano indietro di mesi, ma gli impegni sul Six Pack, a Bruxelles, li ha presi lui. Il Pdl in realtà non ha scelto ancora la strada: fa appelli, ma non chiarisce il percorso».

Bersani invece l’ha chiarito?
«Bersani è troppo intelligente per pensare di governare con Vendola e Di Pietro. Con loro pensa di vincere, poi si porrà il problema. La cultura del Partito democratico è molto diversa da quella che esprimono gli alleati attuali e la contraddizione sul governo Monti, sin dalla nascita dell’esecutivo, è l’emblema dell’impossibilità di una sintesi».

Montezemolo può aiutare a migliorare il quadro?
«Deve decidere, ma la stagione degli uomini della provvidenza è finita. Parliamoci chiaro: se viene in politica porterà un contributo serio e intelligente, ma l’idea che ci si debba affidare ad un salvatore per me appartiene al passato: abbiamo già dato».

Monti non ottiene dall’Europa quel salto di qualità cui sembrano oggi puntare i mercati. Cosa dovrebbe fare?
«Monti ci ha rimesso al centro della politica europea, ma nemmeno lui ha la bacchetta magica. Oggi si devono svegliare le grandi famiglie politiche. Personalmente non ho difficoltà a chiedere insieme ad Alfano che il Ppe si faccia sentire. La mia idea è che solo un’Europa federale può salvarsi, e in un’Europa federale, così come capita negli Stati Uniti d’America, nessuno Stato può essere lasciato solo, né possono ripetersi gli imbarazzanti balbettii che abbiamo visto nel caso greco».

6 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
anna giunchi
11 anni fa

Strumentalizzare il dolore nn è mai cosa bella. Semmai, è proprio quello che dovrebbe unire ed evitare inutili scontri. Ho la sensazione che troppi politici nn sappiano cosa vuol dire “identità nazionale”. E future coalizioni devono avere alla base proprio questo concetto.

Roberto
Roberto
11 anni fa

Poca roba…!!! Solita strategia propagandistica! Si continua a sperequare sulla “sistemazione” dei partiti! Nulla di concreto e solo demagogia! Poi. la solita anti politica, il populismo….Ma proposte serie che servano a migliorare la vita di noi cittadini, niente???? No, non ci siamo per niente!!!

Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
11 anni fa

Onorevole il governo è in stallo. Perchè fermo sulla questione che conta di più: il lavoro. Fra un pò farà caldo, c’è l’estate… e si lavora poco e niente. Se la Spagna deflagra siamo fritti. E’ mai possibile che non ci si inventi niente? E mai possibile che uno come Passera (che ritengo il migliore insieme a Barca) non formi una task force e formuli un’idea di come non creperemo senza lavoro? Idee, idee, idee, ci voglioni idee, cazzo. Dobbiamo metterci in testa che la crescita è una bestemmia, non deve neanche essere pronunciata la parola crescita, si deve trovare un sistema per creare lavoro senza crescere, anzi decrescendo in maniera controllata, consumando meno di prima, solo esportando di più. Sennò a settembre cadrà il governo perchè palesemente inadeguato. Impotente.

Fernando Ventresca
Fernando Ventresca
11 anni fa

Con la strategia del doppio piede nella stessa scarpa, non rende più decidetevi da che parte stare, ieri sera in TV il solito sondaggio settimanale vi vede ancora in calo di consensi.
Grillo e i grillini invece sono diventati il secondo partito d’Italia, e voi sino a ieri avete osannato Montio, oggi lo buttate dalla torre ?
Tutto normale nel politchese, ma poi voi pensate seriamente che la gente vi seguerà ancora dietro ad un simbolo dello Scudo Crociato surclassato da Beppe Grillo ?
Buona fortuna Italia.
F.V.

Claudio
Claudio
11 anni fa

Scusi Casini ma dire due cose sensate sul lavoro, ripresa, credit crunch, equitalia, trasporti, eccetera?

Nulla?

La solita tiritera sul chi e meglio e chi è peggio?

Bah?

mario pezzati
mario pezzati
11 anni fa

sig. claudio, veramente abbiamo già parlato, diffusamente, di quanto da lei richiesto.



Twitter


Connect

Facebook Fans

Hai già cliccato su “Mi piace”?

Instagram