Elezioni, rischio tsunami per Silvio
«Se perde a Milano sarà travolto». E sui ballottaggi: «Decideremo caso per caso»
L’intervista a Pier Ferdinando Casini su QN di Andrea Cangini
Onorevole Casini, in premessa: parla in quanto leader dell’Udc o del Terzo polo?
«Mah, guardi, faccia lei: una cosa vale l’altra».
Sia Berlusconi sia Bersani considerano queste elezioni un test sul governo, e lei?
«Io non credo che l’esito delle amministrative cambierà la politica italiana e mi dissocio da quanti invocano la mobilitazione generale per coprire i propri fallimenti e la pochezza dei propri argomenti».
Dunque?
«Si tratta solo di elezioni amministrative e il fatto che si parli di tutto tranne che dei problemi delle città dove si vota dimostra il fallimento di questo bipolarismo».
Di fatto, saranno anche un test sul Terzo Polo…
«Il vero test saranno le Politiche. Da queste elezioni otterremo al massimo dei segnali, qualcosa di simile ai sondaggi».
In caso di ballottaggi a Milano e Napoli, Rutelli esclude la libertà di coscienza: vi schiererete?
«Se queste due coalizioni considerate invincibili dovessero arrivare ai ballottaggi vorrebbe dire che non hanno l’autosufficienza politica e senza la nostra serietà non possono governare…».
Detto ciò?
«Detto ciò, è ovvio che non le rispondo».
Non è carino.
«Ma è logico: noi corriamo per vincere, ragionare sulle subordinate sarebbe prova di debolezza».
Ma in linea generale…
«In linea generale non escludo né la libertà di coscienza né singole scelte: daremo indicazioni chiare caso per caso e sulla sola base dell’interesse dei cittadini».
Come quelli di Fini, anche i suoi elettori sono prevalentemente di centrodestra: attendete la fine di Berlusconi per rioccupare la scena politica che vi è naturale?
«L’elettorato di Fini è prevalentemente di destra, il mio no: è ormai navigato e orientato al centro. Dopo vent’anni di inconcludenza il fallimento di Berlusconi è chiaro, come è chiaro che un domani sarà possibile dialogare con le tante persone perbene del Pdl».
Conoscendolo, come immagina l’uscita di scena di Berlusconi?
«Conoscendolo, so che non sarà volontaria. Le recenti investiture di presunti delfini dimostrano che non intende mollare».
Se perdesse Milano, però…
«Già il ballottaggio sarebbe un segnale di stanchezza, ma se perdesse verrebbe investito da tsunami e la colpa sarebbe solo sua: è lui che ha voluto politicizzare il voto candidandosi».
Considera ancora attuale l’ipotesi di un governo Tremonti?
«Nelle condizioni date, no. Ma di fronte ad un’evidente sconfitta di Berlusconi…».
In passato avete ipotizzato un salvacondotto giudiziario, per il premier, e martedì l’Udc Mantini ha presentato una proposta di legge per reintrodurre l’immunità.
«Quella di Mantini è una posizione rispettabile, ma personale. Troppe leggi ad personam, manca ancora una vera e necessaria riforma della giustizia: per l’Udc, ragionare sull’immunità parlamentare è oggi impensabile».
Il corteggiamento di Bersani nei suoi confronti è tale che secondo l’Unità lei potrebbe denunciarlo per stalking…
«Sono amico di Bersani, ma abbiamo idee diverse. A mio avviso il Pd deve compiere scelte di cui temo non abbia la forza».
Tipo rinunciare ad allearsi con Vendola e Di Pietro?
«Sì, e non lo dico per tatticismo ma solo per amore di chiarezza. Un esempio. L’Italia ha i lavoratori meno pagati d’Europa e il mercato del lavoro più rigido: noi siamo per alzare i salari aumentando la flessibilità come dicono Cisl e Uil; sinistra e Cgil sono contrari. Il Pd con chi sta?».
Se lo chiede anche Napolitano. Crede che il capo dello Stato stia forzando il proprio ruolo per supplire alle apparenti debolezze della politica?
«Sì, ed è un bene. Quando la politica è debole come oggi, altri prendono il suo posto. In passato, purtroppo, è toccato alla magistratura. Ben venga oggi l’attivismo del Quirinale, che non invade certo le competenze della politica…».
Ammette che il suo obiettivo alle Politiche è l’ingovernabilità?
«No, il nostro obiettivo è la governabilità e crediamo lo si possa raggiungere solo se le parti migliori dei due poli si metteranno assieme in un governo di responsabilità nazionale che affronti i problemi del Paese».
E Montezemolo?
«Se entrerà in politica sarà un fatto positivo e se lo farà con noi sarà ancora meglio. Lo stesso vale per Emma Marcegaglia».
Gentile Presidente, post condiviso tranne il pezzo :”…è chiaro che un domani sarà possibile dialogare con le tante persone perbene del Pdl” non condivido questa sua affermazione, credo invece che chiunque sia schierato con berlusconi o è perchè si è venduto l’anima al diavolo o perchè è un pavido, uno che per paura non vuole vedere il male che il premier sta facendo al paese. L’Italia grazie al nostro premier è un paese deriso, ridicolizzato, calcolato niente nel mondo, è un paese senza dignità dove un premier che viene indagato e processato per istigazione alla prostituzione minorile, invece di dimettersi dichiara guerra a chiunque non lo appoggi, no caro presidente gli attuali politici del pdl dovrebbero essere presi a calci……
Cara Patrizia,allora cosa proponi per costruire un polo di centro ?
Una alleanza tra l’UDC e Vendola e Rifondazione Comunista ?
Salve, di lei apprezzo la coerenza, anche in alcune questioni che non condivido.
Ciò che lei descrive é comunque drammatico: un polo di poveri illusi e vinti di questa società malata, un Pd che con molta fatica sopravvive perché ci sono persone che si rispecchiano più per il significato del termine “partito democratico” che da chi ora lo rappresenta e minori partiti come il vostro risultato di sentimenti legittimi e che vanno rispettati come il rigore, la giustizia, la discussione in aula e forse una vera lotta politica.
Questa situazione la descrivo drammatica perché é veramente un riflesso della realtà e pure distorta in peggio. Purtroppo.
Fin quando avremo tv e giornali che rimandano a Silvio Berlusconi e comunque alla sua personale e privata forza politica non vedo altre chance per questa nazione.
Fin quando partendo dai giovani non viene insegnato cosa significa una politica sociale che deve essere inevitabilmente presente in una nazione dove non tutti stanno bene avremo generazioni di ignoranti che investono soltanto sul proprio ego e rimangono con un pugno di mosche in mano.
Vorrei ribellarmi ma ho un lavoro, una famiglia, delle spese e poco tempo per me stesso.
Voi politici siete li a Roma per risolvere questi problemi, vado a lavorare e vi paghiamo apposta, buon lavoro e in bocca al lupo.
Caro Antonio, certo che no ad alleanze con Vendola e C., anche se non credo certo che i signori del pdl siano più moderati della sinistra più sinistra, nel centro-destra il più moderato è Bossi, gli altri accettando e condividendo per intero le affermazioni ed i comportamenti di Berlusconi sono sicuramente il peggio ed il più eversivo sistema di governo dal dopoguerra ad oggi nella nostra bella Italia, si eversivo poichè il nostro premier con il consenso e l’appoggio dei suoi compari sembra aver dichiarato guerra a tutti quelli che non accettano la sua pazza brama di potere, un potere conquistato con il denaro, un potere che calpesta la legge, la dignità di uomini, donne e di tante giovani vite.
Cara Patrizia io sono della Liguria.
In questa regione il CSX ha sempre governato in maniera arrogante
e prepotente.
Alle ultime regionali il CDX ha candidato una brava persona come Alessandro Biasotti,un vero moderato.
Nonostante questo l’UDC ha fatto alleanza con Burlando e con Rifondazione(Rifondazione è pure in giunta).
Ma le sembra normale tutto questo ?
Io non dico che Berlusconi sia esente da critiche,tutt’altro,
ma anche l’UDC non è il partito dei perfettini che vuole far credere.
Vede,io voto per il PDL,ma se il PDL si allea con Rifondazione io
lo scarico immediatamente,in quanto non sono un fans di Silvio.
Se l’UDC si allea con Rifondazione quanti di voi farebbero lostesso ?
Oppure lo votereste tutti,in ossequio alla fede di partito che molto spesso viene rimproverata a noi elettori del CDX ?
Antonio, non dubito certo sull’onestà e capacità di Alessandro Biasotti, credo però che schierarsi nel pdl vuol dire non dare il massimo delle proprie potenzialità, c’è sempre qualche impedimento, sempre qualche cosa che viene imposta ai livelli alti, vedi se anche negli altri schieramenti c’è qualche personaggio poco chiaro, nel pdl è il padrone che è poco chiaro, è il padrone che manovra tutto, è il padrone che muove le pedine, gli assessori, i sindaci, i presidenti, nei comuni e regioni se commettono delle irregolarità se ne vanno a casa o peggio in prigione, legge che però non vale per il nostro premier, lui è aldisopra della legge, no caro Antonio, se veramente vogliamo cambiare le cose in Italia per i nostri figli, per il loro futuro, l’entourage del pdl ed il suo capo devono andarsene a casa.
Sai perchè il signor berlusconi ha sempre vinto, perchè gli italiani non hanno mai visto di buon’occhio la sinistra italiana, oggi però con il fallimento del bipolarismo e con l’entrata in campo del terzo polo credo che in Italia qualcosa stia cambiando in positivo, o almeno lo spero.
Signora Patrizia lei ha le idee un pò confuse.
Praticamente lei dice che siccome Berlusconi non le piace
lei “schifa” tutto il CDX.
Cioè se il CDX candida una brava persona come Biasotti lei
comunque preferisce stare con Rifondazione.
Ottimo modo di ragionare.