postato il 15 Novembre 2010 | in "Politica"

Aprire una fase nuova senza Berlusconi, serve responsabilità

Sono pronto a firmare una mozione di sfiducia al governo, ma mi auguro che Silvio Berlusconi voglia staccare la spina prima.
Il governo ha finito la sua corsa, come noi avevamo previsto oltre due anni fa. Con il ritiro della delegazione del Fli si è aperta virtualmente la crisi. C’è per fortuna un senso di responsabilità che consentirà di approvare prima la legge di stabilità.
Se Berlusconi continuerà pervicacemente a tentare di rimanere al suo posto commetterà un errore. Non ho nessun rancore nei confronti del premier, ma non credo alla sua idea della politica e non mi fido del suo populismo, né della sua sintonia con la Lega Nord.
Serve un governo di larga coalizione, di responsabilità nazionale, con il Pdl e il Pd che si siano liberati della Lega Nord e di Di Pietro.

Pier Ferdinando

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Cesare Barbadoro
14 anni fa

Uomini dell’UDC,
da cittadino cattolico ho sempre sostenuto elettoralmente il vostro Partito in quanto ispirato ai valori cristiani, del rispetto alla persona, della solidarietà e della lealtà.
L’essere uomini significa dimostrare coerenza ai valori in cui si crede. Per un politico dell’UDC speravo fosse il proporre e il perseguire finalità conformi all’etica e alla morale degli ideali cui si fa riferimento: quelli della cristianità. Di conseguenza, e coerentemente a questo inestimabile ed irrinunciabile valore spirituale e sociale, rientrano, da parte dei politici dell’UDC, obblighi di coerenza e di lealtà all’ideale del partito e al programma promesso all’elettorato. Ma nell’esperienza di governo, al pari degli altri partiti, avete posto uomini a capo di Enti e Istituzioni che nonostante le favolose retribuzioni percepite con doppi e tripli incarichi, scandalo alla povera che gente che dovreste servire, non dimostrano essere limpidi esempi di integrità morale.
Mi domando: che testimoni siete dei valori, cui pubblicamente dichiarate ispirarvi se, di fatto, in questa delicatissima e drammatica situazione economica e sociale del Paese, anziché perseguire prioritariamente l’interesse pubblico, tradite la linea politica promessa all’elettorato per avere, come minoranza strategica in un futuribile quadro politico instabile, maggior peso da mercanteggiare sottobanco nel bipolarismo italiano. Come già in passato, dove astuti, opportunisti e sleali uomini della peggior politica italiana hanno dato deplorevole esempio.
Attenzione, voi state “traghettando” il peso politico del pensiero cattolico verso un’area diversa, non certo voluta dai vostri elettori, in una sciagurata iniziativa, da “armata Brancaleone”, con l’anticlericale Fini e compagni.
Iniziativa non certo finalizzata al fine di creare un’area politica eticamente migliore!
E’ immorale servirsi del potere che l’elettorato vi ha conferito per finalizzarlo a bassi scopi personali e di potere. Così, come Fini, lo si tradisce!

In fede.

Cesare Barbadoro



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