Archivio per Agosto 2012

Governo si concentri su famiglie e giovani

postato il 31 Agosto 2012

Dall’ultimo Consiglio dei ministri sono arrivate molte proposte interessanti, ma sarebbe illusorio pensare che si possano attuare tutte. Il governo, di concerto con il ministro dell’Economia, stabilisca due o tre priorita’ su cui impegnarsi da qui alla fine della legislatura: ci dobbiamo concentrare sulle famiglie che non ce la fanno ad arrivare a fine mese e sui giovani perché  i dati della disoccupazione giovanile non sono mai stati così gravi negli ultimi 10 anni.

Pier Ferdinando

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Con scomparsa Card. Martini Italia e mondo cattolico piu’ poveri

postato il 31 Agosto 2012

Oggi l’Italia ed il mondo cattolico sono più  poveri. Il cardinal Martini merita grande rispetto e tutto il mio cordoglio perche’ e’ stato un grande interprete del cattolicesimo italiano, forse con il Cardinal Ruini, una delle personalita’ piu’ grandi di questo Paese. Uno straordinario uomo di fede al di là delle scelte di tipo ideologico.

Pier Ferdinando

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Rassegna stampa, 31 agosto ’12

postato il 31 Agosto 2012
Sale al massimo la tensione politica, dopo l’articolo di Panorama sulle intercettazioni del Presidente Napolitano. Il Colle ha reagito con la massima durezza, ricordando che il Presidente non è ricattabile, mentre Palazzo Chigi ha diffuso una nota in cui ha invitato a opporsi “ad ogni tentativo di destabilizzazione del Paese, inteso a minare in radice la sua credibilità. Il Paese saprà reagire a difesa dei valori costituzionali incarnati in modo esemplare dal Presidente Napolitano e dal suo impegno instancabile al servizio esclusivo della Nazione e del suo prestigio nella comunità internazionale”. Anche il Ministro Severino, intervistata su Avvenire, esprime tutta la sua vicinanza a Napolitano, ricordando che la pubblicazione o meno del contenuto delle intercettazioni è una decisione che spetta solo alla Corte Costituzionale. Da leggere, a questo proposito, i commenti di Massimo Franco sul Corriere (è una campagna di illazioni ordita da pochi ma che danneggerà tutti) e Ezio Mauro, su Repubblica (che se la prende con Panorama e con una parte della destra che vuole minare la credibilità di Napolitano). Spazio poi all’economia: De Mattia, su MF, sostiene che gli apprezzamenti fatti da Merkel sullo stato del nostro Paese sono un invito a continuare su questa strada, non un motivo per rilassarsi; Penati, su Repubblica, è più pessimista e ricorda che, per la prima volta dallo scoppio della crisi, la BCE ha ammesso la possibilità che l’euro per come lo conosciamo possa finire (per questo bisogna ridurre i deficit nazionali e riequilibrare la crescita a livello europeo); Porro, sul Giornale, spiega bene l’equivoco di questi giorni sul Carbosulcis: quelle miniere hanno assorbito e sperperato miliardi di fondi pubblici in tutti questi anni, la scelta è quindi tra il suo salvataggio o la sua chiusura, con conseguente salvataggio dell’economia del nostro Paese.

Il Quirinale: ricatti impossibili. Solidarietà dal premier Monti (Alessandro Trocino, Corriere)

Napolitano: non sono ricattabile (Umberto Rosso, la Repubblica)

Severino: “Contro il Colle campagna di illazioni” (Vincenzo Spagnolo, Avvenire)

Il gioco di pochi, il danno di molti (Massimo Franco, Corriere)

Verità e demagogia (Ezio Mauro, la Repubblica)

Dopo il paluso della Merkel l’Italia non si rilassi (Angelo De Mattia, MF)

Il vero euro-rischio (Alessandro Penati, la Repubblica)

Cosa bianca, si lavora senza fretta. Passera alla festa Udc (Il Messaggero)

Le elezioni e la legge che non c’è (Franco Debenedetti, Sole24Ore)

Benzina, allo studio ritocchi alle tasse (Lorenzo Salvia, Corriere)

Se salviamo quella miniera uccidiamo l’economia (Nicola Porro, il Giornale)

Romney sfida Obama al centro (Mario Platero, Sole24Ore)

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Solidarietà a Napolitano, difensore delle Istituzioni

postato il 30 Agosto 2012

L’Unione di Centro esprime la propria solidarieta’ al presidente della Repubblica e un apprezzamento per come ha difeso e difende quotidianamente le istituzioni repubblicane e la legalita’ democratica. Solo chi ha una conoscenza molto superficiale del presidente Napolitano puo’ pensare che questa campagna di intimidazione possa raggiungere un qualche scopo. In realta’ l’unico che sembra aver pienamente ottenuto e’ stringere in un abbraccio ancora piu’ affettuoso i cittadini italiani a Giorgio Napolitano.

Pier Ferdinando

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Rassegna stampa, 30 agosto ’12

postato il 30 Agosto 2012
Ieri faccia a faccia tra Monti e Merkel, a Roma. Il cancelliere tedesco si è detto soddisfatto del lavoro portato avanti dal nostro governo (Valentina Conte, su Repubblica, lo riassume eccellentemente, mostrando la netta inversione di tendenza dopo anni di imperdonabile lassismo), ma si dice preoccupato per il futuro: chi governerà dopo le prossime elezioni sarà in grado di continuare sulla strada tracciata da Monti? Per questo Carlo Bastasin, sul Sole, ricorda che il vero scudo di cui ha bisogno l’Italia non è quello della BCE, ma è quello di un “fare sul serio”, senza lasciarsi trascinare dagli eventi o dalla paura di perdere il consenso. Il Governo per ora procede spedito: sul Foglio, Michele Arnese racconta di come i provvedimenti ispirati dall’economista Giavazzi rimoduleranno gli incentivi pubblici ed eviteranno un aumento delle tasse; mentre il senatore dem Morando, intervistato da La Mattina su La Stampa, ammonisce il centrosinistra a non buttare a mare l’Agenda Monti (per questo leggete l’intervento di Simoni sul Sole, che se la prende con la proposta Camusso di rivitalizzare un’industria di Stato – sigh).

E Angela interroga Mario sul dopo-tecnici: “Ci preoccupa l’ondata dei populismi” (Francesco Bei, la Repubblica)

In pensione più tardi di tutti, via l’articolo 18, così l’Italia ha rispettato i patti con la Ue (Valentina Conte, la Repubblica)

Il vero scudo è fare sul serio (Carlo Bastasin, Sole24Ore)

Così grazie al lavoro di Giavazzi il governo eviterà altre tasse (Il Foglio)

Morando (PD): “Vendola sbaglia, dobbiamo riprendere l’agenda di Monti” (Amedeo La Mattina, La Stampa)

Vietti: “Abusi sulle intercettazioni, una riforma ormai è indispensabile” (il Giornale)

Bagnasco: “Riforma dello Stato e rifondazione della politica” (Gian Guido Vecchi, Corriere)

Le 161 crisi, perché i malati non sono tutti uguali (Dario di Vico, Corriere)

La vista corta di ci vuole l’industria di Stato (Marco Simoni, Sole24Ore)

Invece sarebbe meglio che il welfare si affidasse di meno allo Stato (Stefano Scabbio, MF)

Rai, i blitz a sorpresa e le riunioni ristrette di Gubitosi-Tarantola (Virginia Piccolillo, Corriere)

L’ultima polemica che turba il Colle (Marzio Breda, Corriere)

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31 agosto, Reggio Emilia

postato il 30 Agosto 2012

Ore 17.00 – Festa nazionale del Pd

Partecipa al confronto con Dario Franceschini sul tema: “Quale politica per il futuro?”

 

 

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Incivile e primitivo pubblicare le intercettazioni

postato il 30 Agosto 2012

Una legge è indispensabile
E’ una cosa primitiva, non consona a una società liberale, che le intercettazioni vengano sbattute sulle pagine dei giornali. I colloqui privati hanno diritto a un minimo di riservatezza. Queste sono le regole della democrazia liberale. Evidentemente tra gli uomini primitivi le cose funzionano in un’altra maniera.
Una legge sulle intercettazioni è indispensabile: è una questione di democrazia, di rispetto delle regole. E’ incivile che ci siano giornali che, in forma diversa, possano far riferimento a colloqui privati del Capo dello Stato.

Pier Ferdinando

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#Meritiamolo

postato il 30 Agosto 2012

Siamo un gruppo di appassionati di politica, principalmente giovani, pieni di entusiasmo e di voglia di darsi fare e consapevoli che, a questo, deve aggiungersi una grande forza di volontà e la capacità di concretizzare le belle idee. Aspiriamo ad essere quella forza in grado di portare un reale cambiamento nella politica italiana, senza aver paura di mettersi al timone ma senza fare i finti-ammutinati che in realtà vogliono farsi solo pubblicità. L’1 settembre 2012, dalle 9 di mattina fino alle 18 di pomeriggio, ci ritroveremo a Forte Marghera (Mestre) e sarà: “#Meritiamolo”.

Abbiamo deciso di lanciare un’iniziativa diversa dal solito. Di questi tempi in politica si parla molto di ricambio della classe dirigente dei partiti. Molti giovani (e meno giovani) impostano questa battaglia sul concetto di età: c’è chi parla di rottamazione, chi di ricambio generazionale, chi di formattazione.
Riempire il Parlamento, i Consigli Regionali (etc. etc.) di Renzo “Trota”, Minetti e via dicendo, solo perché giovani, sarebbe un errore: non basta essere giovani per essere svegli, capaci, onesti.
Che vi sia bisogno di un ricambio è indubbio. Il punto vero è quale sia il mezzo giusto per operarlo. La valutazione secondo noi deve basarsi sulla capacità (politica, ovviamente). Lo spazio ai giovani dev’essere dato abolendo le rendite di posizione e lasciandoli competere alla pari: non regalandolo. Per questo abbiamo deciso di portare avanti iniziative che si basino sul concetto di capacità, di impegno, in sostanza di “merito”.

Il nome della nostra prima iniziativa è quindi MERITIAMOLO. Al nome anteponiamo un #, per qualificarlo come evento social e wired. #Meritiamolo sarà impostato sui contenuti.

Abbiamo costruito un sito internet in cui proporre e discutere idee e punti programmatici su “Il Paese che vorrei” e su “Il partito che vorrei“. Vi invitiamo a darci un’occhiata e a partecipare con le vostre idee.
Il futuro della nostra generazione, il futuro dell’Italia e il cambiamento che vogliamo vedere nelle cose, non arriveranno come doni dal cielo: dobbiamo guadagnarceli, dobbiamo meritarli.

La raccolta delle idee culminerà nella giornata di SABATO 1 SETTEMBRE nell’ex polveriera austriaca di Forte Marghera, a Mestre. Un luogo spartano, dove ci troveremo all’insegna della semplicità e del confronto. L’evento sarà diverso dalle solite convention politiche: niente fronzoli, niente giacche e cravatte, interventi liberi (di 5 minuti, onde evitare il parlarsi addosso), interruzioni e domande dal pubblico, niente palchi o poltroncine da auditorium; il palco sarà una cassetta della frutta e le poltroncine degli scatoloni su cui sedersi. Se verrà qualcuno di importante, sarà messo sullo stesso piano degli altri.

Ci divideremo in due gruppi che lavoreranno tutto il giorno alle proposte presentate via internet e direttamente all’evento. Alla fine sintetizzeremo le proposte migliori e le proporremo al partito. La struttura dell’evento spiega da sé ciò che vogliamo: una politica più povera e più orizzontale, a contatto con la realtà dei cittadini. Niente sale convegni di hotel chic, niente tavole rotonde con giornalisti stra-fighi, niente illustri relatori a pagamento. Solo persone che discutono liberamente di come fare a cambiare questo Paese.

L’organizzazione spartana ci ha anche permesso di contenere al massimo i costi (quasi nulli, pur senza avere alcuno sponsor). I partecipanti pagheranno solo il pranzo (14 euro a testa per un menù fisso nel ristorante del Forte).

Crediamo che l’iniziativa possa essere interessante. Se desiderate partecipare potete farlo da subito sul sito internet (www.meritiamolo.it), via Facebook o via Twitter e infine venire l’1 settembre (qui il programma completo). Unica richiesta per motivi organizzativi: la registrazione anticipata per permetterci di sapere quanti saremo (clicca qui).

I nomi di fondatori e promotori sono sul nostro sito.

Per maggiori informazioni, contattateci tramite

sito internet
meritiamolo su fb
meritiamolo su twitter

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Rassegna stampa, 29 agosto ’12

postato il 29 Agosto 2012
Intervista centrale di Pier Ferdinando Casini, oggi. Il nostro leader risponde a Bersani, che ieri aveva detto di preferirgli Vendola, spiegando che è chiaro che noi e il PD stiamo facendo una gara diversa: alle elezioni sinistra, destra e centro saranno avversarie e se la sinistra modello Vasto andasse al governo, anche solo con Bersani e Vendola, noi saremmo naturalmente all’opposizione: «abbiamo detto alt a un bipolarismo primitivo che ha prodotto solo delusioni. E ribadisco che non ci arruoleremo mai in eserciti già sconfitti. Noi seguiamo un altro disegno: il prossimo dovrà essere un governo sì politico, ma capace di recuperare l’ispirazione dell’attuale. Il governo Monti ha evitato che l’Italia precipitasse verso un baratro greco». Solo in questa chiave «un patto tra progressisti e moderati è inevitabile», come sembra confermare però lo stesso Bersani (leggete il retroscena di Maria Teresa Meli, sul Corriere). Continua poi il lavoro di Monti, che oggi ha incontrato Merkel, e ha ribadito ancora una volta i punti cardine delle sua azione futura: leggete l’analisi di Giannini su Repubblica e le parole del ministro Patroni Griffi, che conferma che l’anticorruzione sarà la prossima primaria riforma.

Casini: “Noi, fabbrica dei moderati, con il Pd una gara diversa” (Stefano Cappellini, Il Messaggero)

Casini: “Bersani? Va bene così”. E lavora alla grande coalizione (Antonella Rampino, La Stampa)

Il leader Pd e il futuro: patto con l’Udc dopo le urne (Maria Teresa Meli, Corriere)

Monti all’Europa: la mia roadmap (Massimo Giannini, la Repubblica)

Patroni Griffi: “Subito l’anticorruzione” (Francesco Grignetti, La Stampa)

Welfare 2.0? Prevenire, non curare (Carlo Carboni, Sole24Ore)

Pd, la tentazione autoritaria (Luigi La Spina, La Stampa)

La Sicilia metafora dell’Italia (Davide Giacalone, Il Tempo)

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Casini: «Noi fabbrica dei moderati, con il Pd una gara diversa»

postato il 29 Agosto 2012

L’intervista pubblicata su “Il Messaggero” di Stefano Cappellini 

Presidente Casini, deluso che Bersani abbia detto di preferire Vendola a lei?
«Intendiamoci una volta per tutte, noi e il Pd facciamo una gara diversa. Alle prossime elezioni si confronteranno tre aree: la sinistra, la destra e l’area moderata che noi siamo impegnati a organizzare. Molti si sono meravigliati che Bersani abbia detto di preferirmi Vendola. Ma è naturale sia così. Se la sinistra andasse al governo nella versione di Vasto, o anche solo con una formula Bersani-Vendola, noi saremmo all’opposizione. Per noi ha fallito la sinistra e ha fallito la destra. Ha fallito Prodi e ha fallito Berlusconi. Abbiamo detto alt a un bipolarismo primitivo che ha prodotto solo delusioni. E ribadisco che non ci arruoleremo mai in eserciti già sconfitti. Noi seguiamo un altro disegno: il prossimo dovrà essere un governo sì politico, ma capace di recuperare l’ispirazione dell’attuale. Il governo Monti ha evitato che l’Italia precipitasse verso un baratro greco ed è espressione di un armistizio che deve avere continuità sia sul piano dei contenuti che su quello del clima politico. In questa chiave, un patto tra progressisti e moderati è inevitabile, e anche paesi come la Germania si avviano di nuovo su questo sentiero».

Lo scontro sulla giustizia sta ridisegnando i confini dell’ex centrosinistra: da una parte Bersani e Vendola dall’altra quello che Luciano Violante ha definito il fronte del populismo giuridico.
«La sinistra in questi anni ha compiuto una evoluzione indiscutibile, testimoniata al massimo livello dalla decisione di appoggiare l’esperienza del governo Monti. Ma è chiaro anche che ha rinviato per anni lo scioglimento di alcuni nodi ancora intricati, in cima ai quali c’è il rapporto con la propria componente giustizialista. Le contraddizioni su questo terreno stanno esplodendo e non è un caso che la resa dei conti avvenga oggi. La caduta del berlusconismo come grande nemico comune contro cui fare fronte a ogni costo ha tolto a tutti un grande alibi. Un garantismo di sinistra, che è stato a lungo represso, non ce la fa più a subire un giustizialismo istituzionale e politico che non esita a mettere in discussione, in forma del tutto strumentale, persino il capo dello Stato. Chi come me ha seguito da vicino le vicende politiche, e sa quello che Napolitano ha fatto per difendere l’autonomia della magistratura anche da attacchi sconclusionati, non può che restare sconcertato dalle critiche che ha ricevuto. Chi le conduce in nome dell’autonomia del mondo giudiziario parla a sproposito». [Continua a leggere]

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