Pavia 12.maggio 2009

LETTERA APERTA ALL’ON.CASINI

Caro On. Casini, sono una delle tante persone che hanno creduto nella nascita di una nuova Area di Centro e condiviso la Sua relazione dell’Aprile scorso nell’assise di Roma…. le parole dovrebbero però essere seguite, coerentemente, dai fatti.

On. Casini la coerenza da Lei richiesta almeno a Pavia non si è vista anzi…. ma la cosa più grave è il fatto che Lei oggi venga a coprire con la sua presenza comportamenti che non sono in linea con quanto deciso all’Assemblea nazionale dell’Unione di Centro.

Sino all’ultimo Rosa Per L’Italia ed altri amici dell’Area di Centro si sono prodigati per la formazione di una lista di Centro da presentare nel capoluogo di provincia, salvo poi scoprire tramite la stampa locale che esponenti dell’Udc hanno snobbato , in particolare il Vs. segretario Richihi (presumo quindi anche dal Vs. partito), il nostro apporto apparentandosi con la Pdl.

Peccato On. Casini ci sentiamo un po’ come i Discepoli di Emmaus che rientrando alle proprie case dopo aver assistito alla morte di Gesù incontrano un viandante e si confidano con quelle parole del brano di Vangelo che tutti ricordano “…noi speravamo,…noi credavamo….”

On. Casini noi Speriamo, noi Crediamo nella Costituente di centro e avremmo voluto iniziare anche qui a Pavia un percorso nuovo.
Ma hanno vinto le vecchie logiche .
Siamo così stati obbligati a presentare una nostra lista, senza apparentamenti e senza ambizioni di potere, ma solo per rendere testimonianza di un’idea e dei valori propri del cattolicesimo popolare.
Non si può essere contro il bipartitismo a livello nazionale e poi sostenerlo a livello locale.
Noi continueremo nel nostro impegno, vogliamo esserci e lavorare per il futuro.

Impegnarsi in politica significa scoprire la propria vocazione, la bellezza dell’impegno gratuito e del mettersi al servizio degli altri, ecc. ecc.

Purtroppo On. Casini ultimamente non è più così ed è un peccato che anche i progetti migliori vengano vanificati da persone che occupano il partito, un partito che come ben sa a Pavia è e rimane autoreferenziale.

Se si ha paura ad aprirsi ad altri come si potrà costruire un partito nuovo e sperare che altri arrivino?

Non si possono accettare situazioni di tale gravità senza volerci veder chiaro, non si può stare a sentire una sola campana.

Giampaolo Cerri Lomello Pv