postato il 23 Febbraio 2010 | in "Spunti di riflessione"

Ricuciamo l’Italia

Ricuciamo l'ItaliaRicucire l’Italia, superare le divisioni: è questo il messaggio che lanciamo in questa campagna elettorale. Le nostre scelte vogliono superare gli scontri politici, per darci modo di occuparci dei veri problemi dei cittadini.

Le elezioni regionali decideranno l’amministrazione di molte regioni italiane e vari sono i temi su cui confrontarsi: molti tra questi, purtroppo, non vengono sufficientemente presi in considerazione dalla politica, ma possono fare la differenza per una regione e i suoi abitanti.

Ricuciamo l’Italia è un invito a superare le divisioni della politica e a concentrarci sui veri problemi dei cittadini.

Un invito, ma anche uno spazio per avere voce, dove lasciare le proprie proposte per il territorio e commentare quelle degli altri.

Ricuciamo l’Italia vuole essere uno spazio costruttivo, aperto alla discussione: vi invitiamo a essere concreti e disponibili al dialogo.

Diverse sono le proposte già inserite e parlano di cose importanti, fondamentali nella vita quotidiana: dalle infrastrutture in Basilicata alla valorizzazione della Maremma toscana, dalla valutazione della sanità in Puglia fino ai problemi legati allo smaltimento dei rifiuti.

Parlate delle vostre idee e migliorate quelle degli altri: noi siamo in ascolto.

5 Commenti
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Francesco
Francesco
14 anni fa

Il bipolarismo divide gli italiani,
il centro li unisce.

Fernando Miele
14 anni fa

Ricucire l’Italia ! Si Può! Basta non continuare ad avere paura di far giustizia a chi delingue.

Per poter farlo è necessario unire le forze più sane e non dividerle, con la presunzione di essere troppo forti.

UDC API Italia dei Valori e parte delPartito Democratico ,possono e devono ricucire l’Italia , ma senza mettere toppe ,come si usavano tantissimi anni fà tra la gente Povera!

trackback
13 anni fa

[…] Vorrei il   25 aprile 2010 tricolore ,non solo verde, della famiglia non solo come istituzione degli obblighi e dei doveri ma come valore da difendere, “laboratorio” per sviluppare valide proposte riformatrici , che incontri le esigenze delle donne, delle madri nell’impresa e per l’impresa;il giorno della  liberazione come responsabile  presa di coscenza dell’Italia da ricucire […]

roberto
roberto
13 anni fa

trasformazione di debiti dell’erario in nuovi crediti d’imposta cedibili

piccola idea pratica a costo zero che potrebbe dare ossigeno alle aziende che vantano crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni:

emissione di certificati di credito, cedibili e vendibili sul mercato, in pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, cioe’ si propone di creare un titolo che puo’ essere corrisposto ad esempio all’azienda fornitrice x, che attende da parecchio tempo il saldo delle proprie competenze, e che possa opzionalmente optare per tale forma di pagamento totale o parziale a copertura

il titolo dovrebbe rappresentare un credito d’imposta cedibile a soggetti terzi

tale titolo emesso dalla pubblica amministrazione puo’ essere ceduto dall’azienda ricevente ad altre aziende terze, nel caso, ella stessa, non sia in condizione di usufruire del credito d’imposta,

si tratta in definitiva di rendere immediatamente usufruibili crediti troppo dilazionati nel tempo, semplicemente eliminando una partita di giro irrazionale

vantaggi ai fini pratici per l’amministrazione:
1 semplificazione dei trasferimenti degli stanziamenti da utilizzare per i pagamenti pregressi e magari attuali
2 creazione di un titolo di debito che non incrementerebbe il debito pubblico
3 riduzione degli stanziamenti in danaro
4 diminuzione del gettito fiscale conseguente l’anno successivo, ma in parte compensato dalla monetizzazione immediata dei debiti della PA e conseguente effetto incrementale nei confronti del pil
5 non puo’ essere considerato aiuto alle proprie aziende da parte dell’unione europea (trattasi di trasformazione di un debito gia’ esistente)
6 eliminazione degli interessi passivi

vantaggi per le aziende
1 possibilita’ di compensazione con i pagamenti fiscali e contributivi
2 possibilita’ di trasferire il titolo o parte di esso con monetizzazione immediata del credito
3 aumento della liquidita’
4 possibilita’ di optare per tale pagamento per ridurre gli interessi passivi degli anticipi da parte del sistema bancario
5 aumento delle disponibilita’ e conseguente spinta del motore economico nazionale

per l’azienda terza acquirente di un titolo di credito fiscale
andrebbe creato un meccanismo incentivante per l’acquisto da parte di terzi di uesti ipotetici titoli
quello piu’ immediato potrebbe essere la non concorrenza di tali titoli alla determinazione dell’imposta marginale, ad esempio

e’ importante notare che tale manovra non impatterebbe negli indicatori macroeconomici ne’ nelle finanze statali
spero che vogliate prendere in considerazione l’idea e svilupparne l’analisi di fattibilita’
saluti

piorob

roberto
roberto
13 anni fa

altra proposta piu’ breve
introduzione dell’ammortamento anticipato dei beni
la finalita’ sarebbe l’incentivo al pagamento immediato degli investimenti
oggi la situazione legislativa fiscale disincentiva il pagamento del bene senza ricorso alla rateazione perche’ l’ammortamento del bene avviene sempre e comunque nel periodo prefissato
l’azienda x che decida di acquistare il bene strumentale e voglia pagarlo interamente nell’anno fiscale d’acquisto si ritrovera’ a fine anno a dover anticipare le imposte su tutta la parte di bene non ammortizzato pur non avendo piu’ disponibilita’ materiale della somma impiegata

tale legislazione penalizza estremamente lepiccole aziende e quelle di nuovo avvio, che possono meno accedere al sistema creditizio

l’amministrazione finanziaria si vede anticipare le imposte che verranno poi detratte durante gli anni dell’ammortamento

ma se fosse possibile applicare un ammortamento anticipato per l’intero bene l’amministrazione finanziaria dello stato non avrebbe alcuno svantaggio perche’ tale somma pagata per il bene x andrebbe immediatamente a far parte del monte ricavi del fornitore del bene

il vantaggio immediato sarebbe un grande impulso all’investimento in beni strumentali ed ammortizzabili da parte di aziende dotate della liquidita’ necessaria con pagamenti immediati per poter abbattere l’imponibile fiscale, dando forza all’investimento produttivo che oggi e’ ridotto ai minimi termini
un vantaggio correlato, naturalmente e’ il risparmio degli oneri sugli interessi passivi e di conseguenza una diminuzione dell’indice di indebitamento a medio termine delle aziende italiane

tale provvedimento puo’ comportare un posticipo (pari agli anni di ammortamento previsti) di parte delle imposte ma collegando tale provvedimento a quello descritto nel post precedente si forse si potrebbe cercare un punto d’equilibrio

cerchiamo di renderci conto che il vero patrimonio della nostra nazione sono le s industrie medio piccole che hanno creato, con la somma delle loro competenze e tecnologie il miracolo italiano degli anni 60 ed oggi stanno chiudendo una ad una depauperando un patrimonio che mai potra’ piu’ essere sostituito
hanno bisogno di ogni forma di aiuto che si possa dare loro ed e’ una grandissima responsabilita’ politica cercare ogni strada possibile per evitare una disastrosa regressione produttiva
saluti
piorob



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