postato il 28 Aprile 2012 | in "Europa, Politica"

Per Yulia boicottare gli Europei

L’intervento pubblicato su ‘Il Messaggero’

L’Europa ha dimenticato Yulia Timoshenko? Il primo marzo scorso, al vertice del Ppe a Bruxelles, una sedia vuota con la sua foto ricordava ai leader moderati di tutto il Vecchio Continente che l’ex premier ucraina, principale avversaria del presidente Yanukovich, da quasi un anno, ormai, è detenuta in un carcere del suo Paese, con accuse su cui è lecito avanzare molti dubbi e dopo un processo ancor più discutibile. Recentemente, al pari di altri esponenti politici, ho incontrato a Roma la figlia di Yulia, che si sta battendo per sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sul caso di sua madre.
Yulia è una donna coraggiosa, ha guidato la cosiddetta rivoluzione arancione in Ucraina. Ed ora, nonostante i problemi di salute sopraggiunti durante la detenzione e le voci di possibili pestaggi, sembra abbia deciso di iniziare uno sciopero della fame per richiamare finalmente l’attenzione sul suo caso. Personalmente l’ho conosciuta e incontrata più volte a Roma e a Bruxelles, trovandomi di fronte sempre una donna gentile ma forte e determinata. Che di fronte ad una carcerazione su cui pesano gravissimi sospetti di una macchinazione politica, l’Europa rimanga ancora in silenzio come se quanto accade al suo interno non la riguardasse, è del tutto intollerabile.
Proprio lo scorso primo marzo, al vertice del Ppe, Silvio Berlusconi ha avanzato la proposta di boicottare i prossimi campionati europei di calcio che si svolgeranno in Ucraina (e Polonia) per alzare il velo su questo scandalo. A fronte delle tante occasioni in cui io e Berlusconi ci siamo trovati in dissenso, mi si consenta per una volta di essere d’accordo con lui.
Tra poche settimane i riflettori del Continente saranno puntati sull’Ucraina, Paese che peraltro aspira ad entrare nell’Unione Europea. E credo che, senza demagogia, ma anche con determinazione, qualche forma di boicottaggio possa e debba essere valutata da una Unione che ha bisogno di battere un colpo non solo sul piano economico, ma anche – e prima – su quello del rispetto dei diritti umani se non vuole ridursi sempre più a entità geografica irrilevante. Pochi giorni fa, in Bahrain, si è svolto un Gran Premio di Formula Uno all’insegna dell’ipocrisia: mentre i bolidi rombavano per rubarsi millesimi di secondo l’uno sull’altro, senza che gli occhi elettronici delle telecamere delle tv di tutto il mondo si distraessero più di tanto, a pochi chilometri di distanza il popolo di quel Paese in rivolta veniva represso con la violenza dal regime in carica.
Mi auguro che di fronte al caso di Yulia Timoshenko e del rispetto dei diritti umani e politici negati in Ucraina, il mondo del calcio e prima ancora la politica europea non dimostri altrettanta fredda insensibilità. Oltre che un colpevole torto nei confronti della leader arancione, sarebbe l’ennesimo, clamoroso autogol.

Pier Ferdinando Casini
Presidente Internazionale Democratico Cristiana

4 Commenti
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Dr.Giovanni Colombo
11 anni fa

EC_:
e’ vErO Giulio quello dell’O.D. GodE dEGlI od dEllE D.L. Solo Che non sI SCORDA dEl ComE Libertas Libertatis.
Se di mia zia Augusta InvEcE ESSENDO AUGUSTO PINO CHE NAZO, e’ lei ChE GodE ComE di Libertas Libertatis, Ed non AUGUSTA PERUSIA, CHE ROMANA DI IMPERATORE ED NON di BasIlIConI.

Gattestro
Gattestro
11 anni fa

Buonasera Presidente, condivido tutto quello che lei scrive in questo articolo.
Forse però, oltre al doveroso e sacrosanto primo passo dell’informazione, varrebbe la pena anche provare a sensibilizzare e coinvolgere oltre al mondo politico anche quello dei movimenti che si occupano di violazione dei diritti umani (penso ad esempio ad Amnesty International).

Cordiali saluti

Lorenzo
Lorenzo
11 anni fa

LIBERTAS per Yulia!

Giovanni Colombo
11 anni fa

EC_dichiarO EC_ChE:
Gentile onorevole SenatOrE nierFerdinando Cognome Casini,
mentre dimostrate MINACCE VERBALI, non sono SEMPRE CausAnti pEr InTErvEnire Ad Arresti AnChe dimostrate NELLE CIRCOSTANZE CHE Chi ad SUBIR LE e’ Iscritto OrdInI,
mentre
dimostrate NELLE CIRCOSTANZE CHE LE MINACCE SI ALIMENTANO CON OGGETTI CONTUNDENTI OD GRAVI SEGNI DI VIOLENZA COME CERCARE DI INTIMORIRE SBATTENDO VIOLENTO LA MANO CHIUSA SUL TAVOLO,
Sono CauSAnti Arresto Ed Carcerare prESCriTto pEr ArriVAre Ad attendErE GIUdizio c/o TriBunali Arrestando Ed CARCErAndO dimostrato CHI ESPLICAVA VIOLENZA CON OGGETTO CONTUNDENTE, ad ESEMPIO SEGGIOLA, ANTI ChI Iscritto OrdInI.
LO STESSO NON SI PUO? RICHIEDERE IN CAMERA DEI DEPUTATI mEnTrE Essendo Chi Iscritto SENATOrE, ComE Lei od nome Giulio Cognome Andreotti , nome Rita Cognome Levi, AnChE ad LOrO difendere nECEssArIo Ed non TRASCURABILE.
Dott2°.Ing.Arch. Giovanni Colombo



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