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Giusto, non bisogna fermarsi in mezzo al guado, avanti con le liberalizzazioni, … ma si facciano proprio tutte, e che non siano solo un pretesto per favorire invece le lobby dei più forti.
Desidero solo aggiungere una considerazione, legata alla mia esperienza personale, in merito alle corporazioni. Io sono iscritto ad un ordine professionale, ebbene spero che gli ordini vengano aboliti, se non si è in grado di riformarli efficientemente.
La rappresentatività degli ordini rispetto ai liberi professionisti, è scarsa se non nulla. Praticamente i consigli degli ordini, sono composti a grande maggioranza, da dipendenti pubblici, soprattutto funzionari di amministrazioni pubbliche, i quali grazie alle innumerevoli conoscenze acquisite nell’esercizio del pubblico ufficio, e soprattutto grazie alla posizione di forza che ricoprono, riescono a farsi votare sempre. Ebbene, questi signori hanno le tessere sindacali della CGIL ecc., che rappresentano e tutelano i loro interessi, e nel contempo pretendono loro di rappresentare e tutelare i liberi professionisti, i risultati sono il blocco del funzionamento degli ordini diventati carrozzoni obsoleti, utili solo alle carriere politiche dei furbi. I liberi professionisti ad eccezione di qualche sparuto sindacato, non sono assolutamente rappresentati, anche in questa ultima vicenda che li vede coinvolti.
Presidente Casini, sono un famacista dipendente e per giunta ora disoccupato, lei sta dimostrando, come nessuno, una grande serietà, una responsabilità costante e non influenzata da logiche di apparente convenienza. Le liberalizzazioni (mi riferisco al riassetto delle farmacie) sono un punto fondamentale. Le farmacie sono in mano a pochi privileggiati, sono ereditarie, lo stato non guadagna da farmacisti collaboratori mal pagati o disoccupati, questi provvedimenti mettono in moto un sistema di crescita importante, piu impiego vuol dire piu tasse pagate e maggiori consumi che creano altro impiego e altre tasse per lo stato. I cittadini devono rinunciare a tutto ciò per poche persone abituate a non rinunciare a nulla? Quello sulle farmacie è una riforma ben pensata, equilibrata e per nulla pesante per il sistema, chi scrive lavora come farmacista da anni; certo si distribuisce un po il fatturato, ma sicuri che con quorum a 3000 lavorano bene tutti. Spero che alle prossime elezioni, On Casini, e ne sono certo, che venga premiato il suo comportamento serio e coerente. Votavo PDL ora voterò UDC. La ringrazio davvero per dare una mano a tutti noi collaboratori che attendiamo un po di respiro per la nostra vita professionale ed economica (prendiamo 1200 euro al mese).