postato il 30 Agosto 2012 | in "Politica"

Incivile e primitivo pubblicare le intercettazioni

Una legge è indispensabile
E’ una cosa primitiva, non consona a una società liberale, che le intercettazioni vengano sbattute sulle pagine dei giornali. I colloqui privati hanno diritto a un minimo di riservatezza. Queste sono le regole della democrazia liberale. Evidentemente tra gli uomini primitivi le cose funzionano in un’altra maniera.
Una legge sulle intercettazioni è indispensabile: è una questione di democrazia, di rispetto delle regole. E’ incivile che ci siano giornali che, in forma diversa, possano far riferimento a colloqui privati del Capo dello Stato.

Pier Ferdinando

5 Commenti
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Patrizia
11 anni fa

Gli insulti attacchi al colle, sono una vergogna, sembra tutta una macchinazione per costringere Napolitano alle dimissione, una macchinazione in cui sicuramente il cavaliere è l’artefice. Oggi l’elezione del Presidente della Repubblica con la maggioranza ipocrita del PDL e la Lega potrebbe favorire l’elezione a successore di Napolitano il cavaliere. Il PDL così riuscirebbe una volta per tutti a liberarsi di Berlusconi. Il Fatto,la Repubblica, Grillo, Procura di Palermo non so che ruolo abbiano in tutto questo, sembra quasi che si siano accordati con il cavaliere, lo so che la cosa possa sembrare strana ed improbabile.Ma allora perchè tutti contro Napolitano?
Spero solo che Lei Presidente Casini insieme al PD, ostacoli con tutte le forze l’elezione di Berlusconi al quirinale. Noi italiani non lo vogliamo, ne abbiamo le tasche piene della sua faccia tirata e lucida, della sua ipocrisia, delle sue volgarità, del suo continuare non fare niente per la nostra Italia.

citoyenne
citoyenne
11 anni fa

Buongiorno, presidente

Perchè ascoltando e leggendo determinate notizie mi viene in mente quel grande amico di tutti che risponde al nome di William Shakespeare: “Molto rumore per nulla”? Perchè vedendo il polverone che si alza su determinate notizie ho la brutta sensazione che “ben altro” si voglia nascondere al popolo italiano?
Chi si sta giovando del bailamme sollevato dalla vexata quaestio? La procura di Palermo sicuramente non se ne giova, le Istituzioni non se ne giovano, parlando di entità anonime. I personaggi coinvolti, Napolitano, Mancino, Ingroia, i magistrati palermitani non se ne giovano. Allora cui prodest? I giornali per aumentare le loro tirature? Non penso proprio perchè gli Italiani hanno ben altro a cui pensare, quindi non li vedo così vogliosi di approfondire la questione tanto da voler comprare un giornale per “sapere”.
Comunque quello che salta agli occhi di tutti è una sorta di ingenuità mostrata dagli attori dello psicodramma. Lo sanno anche le pietre che esistono le intercettazioni, ed allora quello che emerge è la presunzione che “io, perchè sono io, sicuramente non sarò intercettato!” ed in questo caso non mi riferisco al presidente della repubblica, ma a chi lo ha tirato per la giacchetta.
Allora, considerato quello che immediatamente hanno risposto tutte le forze politiche, penso che che il polverone sia stato sollevato per puntare l’indice accusatore verso le intercettazioni. Ma avete poi tanto da nascondere, tutti voi politici, personaggi pubblici, sia nella sfera pubblica sia nella sfera privata, da pretendere una legge che regolamenti le intercettazioni? Perchè vede, presidente, per me, umile citoyenne, lascio tutti liberi di intercettarmi quanto vogliono e possono pubblicare ciò che vogliono, io non ho niente da nascondere! E voi tutti, invece?
Una citoyenne

mario pezzati
mario pezzati
11 anni fa

@ citoyenne: dobbiamo distinguere gli ambiti e le prerogative legali.
La magistratura può disporre l’intercettazione del cittadino? Certo che si, ma solo se vi sono fondati motivi, altrimenti finiamo in uno stato di polizia. Anche perchè siamo sicuri che poi la magistratura userebbe a fin di bene tali intercettazioni?
Lei dice che non si capisce cui prodest il discorso attuale sulle intercettazioni. Si può ipotizzare che convenga anche al magistrato di turno? Vede il suo nome in prima pagina. La smania di protagonismo esiste anche presso i magistrati. La stessa magistratura, così facendo, ribadisce la sua preminenza sugli altri organi dello stato.
Eppure anche la magistratura ha dei paletti, stabiliti da leggi ordinarie e costituzionali.
E a proposito della csotituzione: è specificato che il presidente della repubblica può essere inquisito, ma solo per determinati reati. QUando finisce il suo mandato diventa un cittadino come gli altri.
Le stesse intercettazioni fatte a Napolitano non sono propriamente legali.
E soprattutto non lo è neanche farle finire anzitempo sui quotidiani che se ne avvantaggiano (vendendo copie in più).

citoyenne
citoyenne
11 anni fa

Buongiorno, dott. Pezzati

1) Non credo assolutamente che la legge che partiti e politici più o meno influenti vogliono sulle intercettazioni serva agli Italiani onesti che non hanno nulla da nascondere. Questa legge la vogliono solo coloro che non solo agiscono male, ma non vogliono nemmeno essere criticati e/o condannati, in caso di processo.
2) Nel caso in particolare, Napolitano-Mancino, l’intercettato era Mancino non Napolitano. Chiediamoci piuttosto come fa una persona intelligente o presunta tale, che ha ricoperto cariche importanti nello stato ad essere così “ingenuo” da affidare ad una linea tellefonica i suoi problemi veri o presunti. Quest’uomo non aveva mai sentito parlare di intercettazioni? Suvvia, siamo seri. Ma siano seri soprattutto gli uomini politici con le loro scontate dichiarazioni.
Una citoyenne

mario pezzati
mario pezzati
11 anni fa

@ citoyenne: veramente si.
Immagini che vengano pubblicate le intercettazioni di una persona. Successivamente la magistratura dice che la persona non ha fatto nulla di male. Cosa succede? Che questa persona ha visto mettere in piazza i prorpi affari, magari è stato sputtanato con amici e conoscenti ed era innocente.
Il punto non è se non si ha nulla da nascondere o meno: se vi sono fondati motivi è giusta l’indagine; ma è anceh giusto che, fino a quando non viene chiusa l’istruttoria (e magari fino a giudizio definitivo), si salvaguardi anceh la privacy della persona non verso la amgistratura (ripeto entro i limiti di legge la magistratura è legittimata ad indagare), ma verso il pubblico.

2) e andiamo alla questione napolitano-mancino. Dobbiamo distinguere tra intercettazioni penalmente rilevanti e intercettazioni non rilevanti. Se io parlo con un mio amico di una ragazza, non è penalmente rilevante, ma se si pubblica la mia conversazione, magari la mia ragazza non la prende bene. se io parlo con un mio amico di una aprtita di droga, ecco che la conversazione è penalmente rilevante. MA, e questo è il punto, chi stabilisce se è penalmente rilevante o meno? Il gironalista? No, lo stabilsice la legge. E pubblicare le intercettazioni è fare un favore al magistrato? Ne dubito. Se io vengo a sapere di esser eintercettato, la prima cosa da fare è buttar eil cellulare, e tapparsi la bocca.
Il punto non è se io ho sentito parlare di intercettazioni o meno, ma se si ha diritto alla privacy. Ripeto: se vi è l’illecito è giusto darne adeeguata notizia quando vi è la sentenza, ma se non vi è illecito, pubblicare la notizia, cui prodest?



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