postato il 27 Ottobre 2011 | in "Politica"

Crisi, serve patto con le parti sociali


La lettera del governo italiano alle istituzioni europee è un patto scellerato sottoscritto tra Berlusconi e Bossi, che in cambio della libertà di licenziamento non mette mano alle pensioni.
Questa lettera da una parte è destinata a cadere nel vuoto, come tanti annunci del governo Berlusconi, dall’altra appare gravemente monca, perché rischia di determinare uno scontro sociale, di mettere i ricchi contro i poveri e questo non ce lo possiamo permettere.
Quello che serve è invece un patto tra le parti sociali e con le parti sociali. Con la Cisl, con la Uil, con la Cgil vogliamo la condivisione di un percorso, e per far questo serve un impegno di tutti noi a rimuovere le condizioni di iniquità.

Pier Ferdinando

9 Commenti
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controcorrente
controcorrente
12 anni fa

On. Casini
ancora con gli attacchi alle pensioni? Ci tiene tanto a vessare ancora i cittadini ? Anche senza essere leghisti, chiunque guardi i dati reali, capisce che:
– il nostro sistema pensionistico è in equilibrio piu’ di quello tedesco e francese (la media di pensionamento tedesca anzi è piu’ bassa )
-anche facendo una drastica ingiustificata ed iniqua riforma si otterrebbero solo 10 miliardi, MENTRE CON UNA FORTE E SERIA PATRIMONIALE SUI BENI DEI SUPERRICCHI (detengono un patrimonio pari al triplo del debito) riserve auree eccecc,(si potrebbe dimezzare o azzerare il nostro debito alibi per attaccare i pensionandi. Come la mettiamo poi con gli scandalosi vitalizi dei parlamentari ed il ricambio per i giovani?.
Da tutto cio’ si evince che lostrumentale e falso problema delle pensioni serve solo a confindustria e confartigianato per coprire i loro buchi di bilancio mentre l’Imps e’ in attivo.
Se questa è l’alternativa di programma che proponete al regime berlusconiano ,partiamo male caro onorevole.
Del resto nessuno piu’ tranne voi insiste ancora su questa iniqua e intollerabile proposta . I pensionati ,statali e pubblico impiego sono già stati spolpati abbastanza e’ ora che paghino i ricchi non toccati ,gli evasori e i privilegi della politica.
Spero gli elettori se ne ricordino alle prossime elezioni.

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

caro controcorrente, senza offesa ma mi sembra che disconosci la realtà delle pensioni all’estero.
in francia si va in pensione a 65 anni (se vai prima dei 65 anni, la pensione subisce una decurtazione del 7% per ogni anno di anticipo), in germania si va in pensione a 65 anni e si sta parlando di spsotare l’età pensionabile a 67 anni.
Senza offesa, ma non vedo come sia gisutificabile il sistema pensionistico italiano.
Personalmente vedrei bene spostare l’età pensionistica a 65 anni, purchè non vi sia questa facilità di licenziare che si prospetta.
finora tutti parlano delel pensioni, ma della promessa su maggiroe libertà di licenziamento anche per chi è lavoratore a tempo indeterminato, sembra non interessare a nessuno.
invece su questo punto si deve operare… non si può accettare una libertà di licenziamento, se non con una legge che esplicita in maniera chaira ed univoca come e quando scatta tale libertà… altrimenti si va nel puro arbitrio.
a tutto questo dobbiamo associare una ferocissima lotta all’evasione fiscale… in italia si evadono circa 250 miliardi di euro annui… e bisogna combattere l’evasione anche nelle piccole cose (il bar che non fa lo scontrino per il caffè ad esempio)……….

Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
12 anni fa

Vedo di partecipare: trovo anch’io con controcorrente che le pensioni non siano da affrontare in primis. Prima la patrimoniale sui superricchi (molto di sinistra, ma giustissima, e spero se ne appropri anche il centro in un prossimo ed imminente futuro), dopo eventualmente la riforma delle pensioni ma solo dopo aver discusso i seguenti due aspetti: fissare un limite alle pensioni degli attuali pensionati (grida vendetta una pensione di 20.000 euro), e ancor di più trovare una soluzione di uscita graduale dal mondo del lavoro. Un cinquattottenne non può lavorare più di 6 ore, un 63enne non più di 4 (sono esempi).
Sull’evasione è semplice, molto semplice, quasi banale. Basta una persona: VISCO. E lasciarlo lavorare. Se il Terzo Polo rientrerà in qualche forma di governo (transizione o affini, oppure dopo le prossime elezioni, magari su una parte del programma con… per forza il centrosinistra si ricordi di VISCO).

Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
12 anni fa

Per l’Onorevole Casini: lo so che la maggioranza e mezza opposizione non vuole il governo di unità nazionale, di transizione, governissimo ecc. ecc., e che siete in pochi a chiederlo. Ho perso ormai la speranza, ma sento che c’è una minima possibilità. Un luce fioca. So che Lei ci proverà. Fino all’ultimo. Grazie.

Attilio Biancalana
Attilio Biancalana
12 anni fa

La linea politica del partito è quella della coesione nazionale, indipendentemente dal tipo di governo che potrà essere fatto nell’immediato. Senza un accordo forte tra le forze economiche e sociali e senza il sostegno di una larga maggioranza politica non solo non usciremo dalla crisi ma sprofonderemo. L’accordo dovrà trovare in modo pragmatico un punto di equilibrio tra esigenze diverse e andrà fatto con la maggiore equità possibile e secondo le leggi dell’economia da cui non si può prescindere se vogliamo uscire dal pantano. Pantano in cui stiamo finendo tutti a cominciare dagli strati più popolari. Il problema pensionistico si pone in relazione al forte declino demografico italiano e la politica leghista del “cerino acceso” quella cioè di rimandare il problema a chi viene dopo e soprattutto alle giovani generazioni è una politica sciagurata.

luisella
luisella
12 anni fa

Non ascolteremo più chi ci chiede sacrifici e poi non ne fa. Non è credibile, non è corretto. E’ un abuso. Prego il Terzo Polo di insistere, se mai l’ha fatto, per l’abolizione degli scandalosissimi privilegi della classe politica (dalle Regioni in su ). Se non ascoltate la gente, un giorno dovrete girare tutti con la scorta! ( non è una minaccia da BR, è uno scenario futuro molto probabile!!!!). Lavoro in una banca al recupero crediti e quando sento e vedo certe situazioni mi sento male. Ascoltate il Vangelo, se c’è ancora un pò di fede e di buon senso !

citoyenne
citoyenne
12 anni fa

Buongiorno, presidente

Lei parla troppo spesso di “patti” da stringere ora con l’uno ora con l’altro. Capisco la sua voglia di migliorare la situazione italiana, ma io penso che il primo patto lei e i suoi compartitari lo dobbiate fare con voi stessi. E’ facile parlare, affacciati ad una finestra… lo facciamo in tanti anche attraverso il suo blog, il blog del popolo viola, il blog di Lerner, il blog del cav., ecc. Ma, appunto, critichiamo, offriamo consigli e soluzioni, affacciati alla finestra. E’ troppo facile così! Le dirò di più, almeno questo popolo di critici, prende una posizione che si intuisce dai loro commenti. Lei, invece, no! (Si dice che in Italia siamo tutti arbitri, tutti allenatori, tutti giocatori…. se guardiamo la partita attraverso gli schermi televisivi, comodamente seduti nella nostra poltrona!)
Conosco la sua idea di non volersi sporcare le mani nè a destra (anche se l’ha fatto fino a poco tempo fa, dando anche l’opportunità di permettere una legge elettorale porcata, oltre al resto), nè a sinistra! Allora mi vuol forse dire che ha la quasi certezza di avere una maggioranza assoluta nella prossima competizione elettorale! E’ questo che vuol dirci? Perchè se così non fosse, allora il suo e quello dei suoi compartitari è solo un mezzo per restare seduti nella stessa poltrona, in tribuna, a godersi lo spettacolo dell’Italia che affonda.
La sua politica attuale somiglia forse a quella del grande temporeggiatore, Quinto Fabio Massino, che con le sue azioni di guerriglia sperava di sfibrare l’esercito avversario? o a quella di re tentenna, Carlo Alberto, che non sapeva decidere se schierarsi con il popolo o con l’assolutismo vigente allora?
Sia coraggioso, una volta, che cosa vuole fare da grande e stabilisca quale strada vuole seguire, qualunque essa sia, altrimenti i suoi elettori non gliela perdoneranno!
Una citoyenne

Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
12 anni fa

Mi scusi citoyenne, ma non la capisco. Casini e il Terzo Polo hanno al momento + o – il 15% . Che vuole che faccia uno schieramento con il 15% che tutta l’opinione pubblica in Italia nonchè gli altri 2 schieramenti hanno cercato di eliminare con determinazione (ELIMINARE CON DETERMINAZIONE), se non quello di costruire una terza via? Che posizione ha preso? Votando sempre contro la fiducia al Governo attuale, ad esempio. Mi sembra che in siffatta situazione di vento talmente contrario (vento bipolare) interpretare meglio tale situazione fosse veramente impossibile. Ha tramutato l’idea di Tabacci che si infilò come un cuneo nello spazio centrale divaricando notevolmente il diametro. Più di così!! Poi uno potrà non essere d’accordo con il tripolarismo, potrà ricredersi se tornerà nello spazio destro, e tante tante altre. Ma a chi crede come me che l’Italia abbia uno spazio in centro di importanza capitale da occupare (di cattolici o meno) l’operazione fatta da Casini è da incorniciare. Tre cose si ricorderanno tra dieci anni: il bluff scoperto del berlusconismo, lo sbriciolamento del bipolarismo coatto, e il governo che insieme al paese superò la crisi. In tutti e tre gli aspetti sarà decisivo il Centro. Quindi Casini. Quindi l’idea primaria di Tabacci.

Matteo
Matteo
12 anni fa

Onorevole Casini, sono pienamente d’accordo con Lei, il patto Berlusconi-Bossi è uno strafalcione. Bisogna fare un governo di transizione, che faccia gli interessi degli italiani, e non solo di chi è al potere. Se non si è favorevoli, allora si andrà al voto anticipato. Berlusconi e la maggioranza sono soltanto un pericolo che ci sta affossando. C’è chi non arriva a fine mese, le tasse sono aumentate a dismisura, e mi fermo qui per non andare avanti. L’Unione Europea ci chiede di fare riforme, ma Berlusconi si fa solo gli affari suoi. E la Lega non capisce anzi da supporto a questo scempio. Si può andare avanti così?



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