Treni ed emergenza neve, ma in Finlandia come fanno?
“Riceviamo e pubblichiamo” di Roberto Dal Pan
Un aspetto di quest’emergenza neve (che notizia, d’inverno nevica!) mi ha particolarmente colpito: le centinaia di persone, in gran parte giovani studenti e lavoratori pendolari, bloccate per ore ed ore sui treni. Mi ha impressionato l’idea delle tonnellate di duro metallo messe in scacco da una soffice coltre bianca e da un nemico invisibile: il gelo. Almeno così dice l’amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti che ammette problemi per otto convogli, di cui tre bloccati da alberi caduti sulla linea elettrica e cinque fermati da “manicotti” di ghiaccio sulla linea di contatto.
Certo in questo quadro non ci sarebbe nulla da dire se non ci fossero le dichiarazioni in senso diametralmente opposto non del solito sindacalista rompiscatore ma di Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Trenitalia-Lenord (le Ferrovie Nord Milano), il quale afferma “Il ghiaccio non c’entra nulla, infatti i treni delle Nord circolano regolarmente ma non appena entrano in un nodo gestito da RFI si devono fermare».
A dimostrazione di come l’impegno del personale operante in linea non possa essere messo in discussione, vale la pena di leggere un bell’articolo che ci racconta come si possa in pratica combattere adeguatamente il problema del gelo sulle linee ferroviarie. Che la questione sia un poco più complessa e che in realtà riguardi più in generale lo stato delle manutenzioni sull’intera rete ferroviaria e sullo stesso materiale rotabile è ormai opinione molto diffusa, come pure che il problema si vada aggravando con il passare degli anni.
Vetustà del materiale circolante sulle linee regionali e servizi di manutenzione tagliati, quando non cancellati oppure esternalizzati e spesso non pagati, costituiscono una miscela esplosiva pronta a deflagrare al primo accenno di difficoltà, a dimostrazione ulteriore che le politiche fatte solo di tagli lineari sono pura miopia che danneggia il futuro di tutti noi. E pensare che un paio d’anni fa i problemi in discussione erano gli stessi, e le soluzioni suggerite le medesime.