Maria Latella intervista Pier Ferdinando Casini
postato il 27 Dicembre 2009Il leader Udc nello spazio di approfondimento politico di SkyTg24
Il leader Udc nello spazio di approfondimento politico di SkyTg24
L’intervento conclusivo del leader Udc al Salone delle fontane di Roma.
Credo che da un male possa nascere un bene ogni tanto, in questa situazione abbiamo un dovere rispetto agli italiani, di riprendere il cammino costituente. Debbo dire che in queste ore Bersani ha fatto qualcosa di importante: non penso sia stato solo rituale il gesto della visita a Berlusconi e credo che Berlusconi debba mettere un po’ un freno a certi suoi collaboratori che parlano un linguaggio che non è consono a chi vuole guidare il Paese. Ci vuole un po’ di moderazione reciproca.
“Gli avversari politici non sono dei nemici, serve serenità”
Non abbiamo mai considerato gli avversari politici dei nemici, l’odio non è nel nostro codice genetico. Abbiamo il dovere di un supplemento di serietà e serenità. Se si perde il senso della misura si dimostra che si vuole strumentalizzare un evento e si perde l’occasione per capire il messaggio che arriva da questo evento alla politica. Il fatto che l’aggressore del premier abbia problemi mentali non attenua in alcun modo la gravità dell’evento: menti deboli e menti fragili sono sempre più disponibili a suggestioni folli. Noi dobbiamo tenere alzata la guardia. [Continua a leggere]
Ho chiamato al telefono Berlusconi, l’ho sentito provato, a lui la nostra solidarietà incondizionata. E’ necessario ritrovare il senso della misura, soprattutto deve farlo chi ha responsabilità.
Pier Ferdinando
La violenza, anche in politica, è intollerabile. Lo è tanto di più quando sono in corso manifestazioni pacifiche. Berlusconi ha la nostra solidarietà, senza se e senza ma.
Pier Ferdinando
Pier Ferdinando Casini a 'Otto e mezzo'
Lilli Gruber ospita in studio il leader dell’Udc per un confronto sull’attualità politica e sulle polemiche istituzionali di questi ultimi giorni. Interviene l’editorialista de Il Sole24 Ore, Stefano Folli. [Continua a leggere]
L’Udc sta con il Presidente della Repubblica, con la Corte costituzionale, con la Costituzione, con il Parlamento e con tutti quegli organismi, parte integrante di un qualcosa che si chiama solo e semplicemente democrazia
Signor Presidente, mi rammarica molto intervenire, ma purtroppo anche noi siamo costretti a farlo, perché è giusto assumerci, in casi come questo, le proprie responsabilità davanti agli italiani.
Riteniamo del tutto improprie e sbagliate nel metodo e nel merito le parole del Presidente del Consiglio; sono sbagliate nella sede, perché credo che trasferire all’estero l’immagine di un’Italia di questo tipo sia del tutto autolesionista per gli interessi del Paese e per gli stessi interessi del Presidente del Consiglio, che questo Paese rappresenta all’estero. [Continua a leggere]
Il leader Udc interviene al programma radiofonico di Rai Radio 1, condotto da Giorgio Dell’Arti.
Il leader Udc, ospite della trasmissione di approfondimento politico di Canale 5, condotta da Alessio Vinci, parla di minareti, giustizia e governo Berlusconi.