Tutti i post con tag: Berlusconi

Momento difficile, parliamo di crescita e di lavoro

postato il 14 Settembre 2011

In un momento così difficile come quello che stiamo attraversando la gente vuol parlare di crescita, di lavoro per i giovani, di prospettive per le famiglie. Gli italiani iniziano ad essere preoccupati per il loro futuro. Abbiamo molte persone di ceto medio che stanno scivolando nell’area della povertà, una manovra che è stata tale solo dopo cinque stesure; ci siamo fatti un po’ riconoscere da tutti, ma finalmente oggi si varerà. Questa è la questione decisiva che riguarda i prossimi mesi, le prossime ore degli italiani, perché rischiamo di fare la fine della Grecia. Chi non se ne rende conto o è in malafede o è di una sprovvedutezza clamorosa.

Pier Ferdinando

Commenti disabilitati su Momento difficile, parliamo di crescita e di lavoro

No convinto alla Manovra, ma pregiudiziale Idv è irresponsabile

postato il 13 Settembre 2011

Signor Presidente, il mio gruppo, l’Unione di Centro per il Terzo Polo, voterà convintamente «no» a questa votazione sulla questione pregiudiziale di costituzionalità. Noi condividiamo pienamente il giudizio che ha dato adesso l’onorevole Ventura ma sintetizzando la cosa potremmo dire: «meglio una cattiva manovra che nulla». [Continua a leggere]

Commenti disabilitati su No convinto alla Manovra, ma pregiudiziale Idv è irresponsabile

L’intervento alla convention di Chianciano

postato il 13 Settembre 2011

L’intervento integrale [Continua a leggere]

Commenti disabilitati su L’intervento alla convention di Chianciano

Rassegna stampa, 12 settembre ’11

postato il 12 Settembre 2011
Chianciano è finita, e si ritorna alla politica di tutti giorni: dal Messaggero trovate un pezzo di Alberto Gentili sul discorso di Cesa che ieri ha concluso la nostra convention; il nostro segretario è stato chiarissimo: Berlusconi deve dimettersi, perché è la causa principale della disastrosa situazione in cui ci troviamo (l’altra, manco a dirlo, è il bipolarismo selvaggio) e solo quando ci saremo liberati di un tale ingombro, allora riusciremo a risalire la china e a modernizzare questo Paese una volta per tutte. Una presa di posizione convinta e inequivocabile, che ha stupito molti: Cicchitto, per esempio, intervistato da Lorenzo Fuccaro sul Corriere, si dice “allibito” dalle parole di Cesa, che, a suo dire, contraddirebbero quelle di Casini nel discorso di sabato; ci dispiace per il capogruppo Pdl, ma evidentemente non è stato attento: la linea dei due discorsi è perfettamente compatibile, visto che Casini, Cesa e l’Udc in generale considerano ormai controproducente la permanenza del premier al Palazzo Chigi, e non certo per una questione di “antiberlusconismo militante”, come vorrebbe far credere qualcuno, ma perché è ormai sotto gli occhi di tutti che così non si può più andare avanti, che così si va tutti a fondo. E, mentre Alfano continua a ripetere che “o questo governo o elezioni”, sempre più big del Pdl si spostano su posizioni responsabili e vicine a quelle di Pisanu: Alemanno chiede un nuovo candidato nel 2013, la Polverini un’intesa forte con l’Udc, la Meloni giura che le primarie si faranno sempre e comunque, anche con Berlusconi candidato. Il tutto mentre oggi ricomincia per molti studenti la scuola: Giovanni Bachelet, su l’Unità, ragiona del fallimento della riforma Gelmini, mentre Cesare Segre sul Corriere augura un buon inizio d’anno scolastico, con l’invito a scoprire tra i banchi la più grande nostra ricchezza: l’integrazione e le differenze.

Cesa: il Cavaliere aiuti il Pdl facendo un passo indietro (Alberto Gentili, Il Messaggero)

Cicchitto: “Apprezzo i toni di Pier, ma il Cavaliere resta lì” (Lorenzo Fuccaro, Corriere)

Il partito non chiude su Casini. D’Alema: il Pd vince anche senza (Dino Martirano, Corriere)

Fini non si dimette: “Non vogliamo andare al governo” (Andrea Garibaldi, Corriere)

Da Bersani, a Letta e Casini, a messa tanti big della politica (Corriere)

Alfano richiama all’ordine il Pdl: “Basta martellate, fuori chi ha dubbi” (Silvio Buzzanca, La Repubblica)

Milanese appesso ai voti dei leghisti e di Casini (Francesco Grignetti, La Stampa)

Maggioranza appesa al rito padano (Lina Palmerini, Sole24Ore)

Le verità nascoste dello Stato sociale (Maurizio Ferrara, Corriere)

Le nostre metamorfosi (Barbara Spinelli, La Repubblica)

Cari studenti, tra i banchi imparate la ricchezza delle differenze (Cesare Segre, Corriere)

La riforma Gelmini è fallita, ecco da dove ripartire (Giovanni Bachelet, l’Unità)

Il Papa contro il precariato: “Restituire dignità al lavoro” (Alfredo Quarta, QN)

Commenti disabilitati su Rassegna stampa, 12 settembre ’11

Rassegna stampa, 11 settembre 2011

postato il 11 Settembre 2011
Oggi conclusione in grande stile della nostra convention annuale a Chianciano. Ieri discorso “conclusivo” di Pier Ferdinando Casini, che si è veramente superato, puntando l’obiettivo contro le gravi e croniche insufficienze della maggioranza e rilanciando l’urgenza di costruire un nuovo governo che faccia le riforme strutturali improrogabili che servono al Paese. Serve un’intesa di fine legislatura, che leghi le forze responsabili e riformiste dentro un comune programma e all’interno di un governo che non sia “tecnico” ma “istituzionale”, come il Ciampi del ’93: il passo indietro del Premier è fondamentale per lanciare una stagione di larghe intese anche con il Pdl, come del resto ha sostenuto ieri anche Pier Luigi Bersani, che concludendo la Festa nazionale del PD a Pesaro, ha aperto a un governo di transizione. E, come ci raccontano Buzzanca su Repubblica e Guerzoni sul Corriere, i supporter di questa soluzione aumentano anche a Destra: oltre a Pisanu, infatti, le aree di Scajola e Formigoni, insieme a quella degli ex An di Alemanno e Meloni, sono dati in pressing su Berlusconi affinché accetti; imperdibile, poi, l’intervista di Flavio Tosi al Corriere che chiede chiaramente al Cav. di dimettersi, perché “questo ciclo è finito”: per il sindaco di Verona la fiducia nel governo è al tracollo, non si può più aspettare il 2013 e il cambio alla guida del Paese potrebbe anche portare nuovi “consensi” alla maggioranza (boh, forse). La verità è che qui non si può più perdere: la strada è impervia, le cose da fare sono tante. Ma, così come ha ribadito Casini ieri e oggi ripete De Bortoli sul Corriere, l’Italia ha tutte le carte in regola per farcela da sé. Ha tutte le carte in regola per ritornare ad essere il grande Paese che è sempre stato. Per riuscirci, però, bisogna cambiare, serve l’alternativa. Alternativa che c’è già.

Casini: un passo indietro da premier e opposizioni (Barbara Fiammeri, Sole24Ore)

Casini: tutti un passo indietro per la pacificazione nazionale (Pier Luigi Fornari, Corriere)

Casini: “Serve un’intesa di fine legislatura” (La Stampa)

Casini: per salvare l’Italia passo indietro da premier e Pd (Alberto Gentili, Il Messaggero)

Casini: “Facciamo tutti un passo indietro” (Lorenzo Fuccaro, Corriere)

Ma Casini offre un patto a Silvio: “Armistizio, poi governo dei migliori” (Annalisa Cuzzocrea, La Repubblica)

L’offerta di Casini: se Silvio lascia larghe intese col Pdl (Brunella Bolloli, Libero)

L’attacco di Bersani: “Via il Premier o ci porterà a fondo” (Andrea Garibaldi, Corriere)

Festa Udc: “Raccogliamo l’invito di Bagnasco” (Avvenire)

E nel Pdl si infrange il tabù del dopo Silvio. “Niente ricandidatura” (Monica Guerzoni, Corriere)

Tosi: “Un ciclo si è chiuso. Basta con il Cavaliere” (Corriere)

Pdl, ecco il documento dei filo-Pisanu: il passo indietro piace ai cattolici (Silvio Buzzanca, La Repubblica)

O la borsa o Lavitola (Micaela Bongi, Il Manifesto)

I big veneti delusi dal Premier: faccia un passo indietro (Giovanni Viafora e Gianni Sciancalepore, Corriere di Verona)

Confindustria: “Da noi nessun voltafaccia” (Paolo Baroni, La Stampa)

Ce la facciamo (anche da soli) (Ferruccio De Bortoli, Corriere)

Altra manovra in vista, ma stavolta siate seri (Maurizio Belpietro, LIbero)

La carica dei costituenti per caso (Michele Ainis, Corriere)

Commenti disabilitati su Rassegna stampa, 11 settembre 2011

Serve uno sforzo di pacificazione nazionale

postato il 10 Settembre 2011

Concordare con il premier l’agenda di fine legislatura

Il presidente del Consiglio deve fare un passo indietro, ma deve farlo anche l’opposizione che non puo’ salvarsi la coscienza solo proponendo a Berlusconi di andarsene via. Dobbiamo essere disponibili a concordare con lui e con il Pdl l’agenda di fine legislatura, perché si realizzi un grande sforzo di pacificazione nazionale: nelle divisioni e nelle liti c’è la rovina dell’Italia e di tutti noi.
Non possiamo essere ridotti a mendicare fuori dalla porta la benevolenza dei governanti europei. Non aspettiamo che ci salvino gli altri, siamo noi che dobbiamo farlo. Ma maggioranza e opposizione insieme non bastano se non ci sarà un coinvolgimento della società civile: non l’evocazione di uomini della provvidenza ma la chiamata al lavoro di personalità già sperimentate a livello europeo che siano garanzia per i mercati, gli investitori e i nostri partner comunitari di un’Italia che finalmente vuole fare sul serio. Un governo politico con le migliori energie del Paese.

Pier Ferdinando

11 Commenti

Rassegna stampa, 9 settembre 2011

postato il 9 Settembre 2011
A Chianciano il nostro appuntamento entra nel vivo: Casini (che oggi trovate sull’Avvenire) è tornato sulla spinosa e urgente questione della riforma elettorale, criticando un ritorno al Mattarellum e chiedendo un’iniziativa parlamentare per una legge proporzionale sul modello tedesco, per far sì che le grandi coalizioni tornino a convergere verso la moderazione, anziché essere condizionate dalle forze estreme. Ma ieri il grande protagonista è stato il senatore Beppe Pisanu, che, dialogando con il nostro Presidente Rocco Buttiglione e il prof. Ernesto Galli Della Loggia, ha rilanciato la sua idea di un nuovo esecutivo di “responsabilità nazionale” per fare le riforme strutturali indispensabili per il nostro sistema Paese: su Liberal Errico Novi vi fa un ottimo resoconto del dibattito (siamo come nel ’43, alla fine di una guerra: bisogna uscire insieme dalle macerie della crisi), mentre Buttiglione torna a rivolgersi direttamente al Pdl, rimarcando che “l’era di Silvio è finita”, visto che a fronte di un’insoddisfazione sempre maggiore di mercati e BCE, si continua a non combinare nulla di buono: ecco perché ora servono “un periodo di grande coalizione” e una “riorganizzazione dell’area moderata” (ma il segretario Pdl, Angelino Alfano, fa muro: “dopo questo esecutivo solo il voto”). Proprio a questo proposito sui giornali di oggi ci sono alcuni gustosi retroscena: uno, a firma di Salvatore Dama su Libero, assicura l’esistenza di un “patto” che ci sarebbe tra Alfano e Casini in vista di una ricomposizione del centrodestra nel 2013 (ipotesi “suggestiva” e manco tanto, ma che da parte nostra non trova riscontri); un secondo, dal Foglio, che analizza le mosse di chi lavora per il superamento dell’attuale situazione di stallo (e non solo all’opposizione: B. avrebbe addirittura messo in conto la possibilità di dimettersi a patto che venga affidato un mandato esplorativo a Schifani e che si piloti in tal modo l’arrivo di Alfano a Palazzo Chigi); un terzo, di Marco Damilano sull’Espresso, che fa una rosa di possibili candidati alla successione di Berlusconi (all’interno dell’articolo trovate anche un sondaggio sul Terzo Polo). Due interessanti interviste, poi: Giuliano Cazzola, deputato Pdl, si “ascrive” all’area dei “pisaniani”, invocando un nuovo esecutivo per evitare di “affogare nel fango”; e Carmelo Briguglio, coordinatore siciliano di Fli, che auspica invece un rafforzamento del rapporto tra Fli e Udc, magari con la costruzione di una comune “Casa della Nazione”. Spazio, infine, alle opinioni: Federico Geremicca, su La Stampa, torna a criticare l’inconsistenza del governo, elogiando la figura di Napolitano, “Presidente supplente”; Enrico Cisnetto se la prende con CGIL e lo sciopero “come riflesso incondizionato per il centrosinistra”; Massimo Franco e Angelo Panebianco, con due pezzi sul Corriere, analizzano attentamente la crisi della maggioranza e le prospettive future del nostro Paese.

Casini: “Sistema tedesco per sbloccare il Paese” (Avvenire)

Amici del Pdl: dite a Silvio che la sua era è finita (Rocco Buttiglione, Liberal)

Pisanu: “È come dopo la guerra, uniamoci” (Errico Novi, Liberal)

Patto Alfano-Pier per il dopo Cav (Salvatore Dama, Libero)

Alfano stoppa la fronda pdl. “Dopo questo esecutivo il voto” (Paola di Caro, Corriere)

Quelli che tutto è pronto per sostituire il Cav. (Ma poi chi glielo dice?) (Il Foglio)

Dopo il Cavaliere chi? (Marco Damilano, L’Espresso)

Cazzola: “Meglio un esecutivo di alto profilo che affogare nel fango” (Tommaso Montesano, Libero)

Briguglio: “Una Casa della Nazione: Fli e Udc non bastano a raccogliere il consenso” (Alessandro Calvi, Il Riformista)

Il Presidente supplente (Federico Geremicca, La Stampa)

Governo sempre a rischio tra inchieste giudiziarie e incognite economiche (Massimo Franco, Corriere)

Due letture per una crisi (Angelo Panebianco, Corriere)

La tassa occulta che paga il Paese (Fabrizio Forquet, Sole24Ore)

Sciopero generale, un riflesso condizionato che fa perdere l’occasione al centrosinistra (Enrico Cisnetto, Il Mondo)

Che cosa mi ha insegnato il dolore dell’11 settembre (Barack Obama, La Repubblica)

Commenti disabilitati su Rassegna stampa, 9 settembre 2011

Serve una legge elettorale proporzionale

postato il 9 Settembre 2011

Quando Berlusconi uscirà di scena sarà necessario che quanto di ragionevole c’è intorno a lui non finisca nella deriva demagogica e populistica, allo stesso modo occorre che quanto di buono esiste nel Pd si emancipi da Di Pietro e Vendola.
L’unico modo per fare questo è una legge elettorale alla tedesca che avrebbe il grande effetto di rendere possibile in Parlamento una situazione in cui ogni partito risponde di se stesso e non degli alleati che si è portato dietro.

Pier Ferdinando

1 Commento


Twitter


Connect

Facebook Fans

Hai già cliccato su “Mi piace”?

Instagram