postato il 12 Settembre 2012 | in "Politica, Riforme"

Sulla legge elettorale bisogna trovare un’intesa

Si può trattare sul premio, non sulle preferenze

Bisogna trovare un’intesa sulla legge elettorale. Siamo pronti a venire incontro al Pd sulla richiesta del premio di maggioranza alla coalizione ma per noi le preferenze sono un punto fondamentale per restituire ai cittadini la possibilità di scegliere i parlamentari. Bisogna sedersi intorno a un tavolo  e, nel giro di ottobre, arrivare con un testo in Aula. Nelle trattative si mostrano i muscoli, ma ora e’ il tempo della testa e non credo che il Pd abbia perso il senno.

Pier Ferdinando

3 Commenti
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freeskipper
12 anni fa

Riforma elettorale: alla gente non gliene frega gnente!
“La riforma della legge elettorale è un impegno inderogabile, basta rinvii!”. Così tuona il garante della Costituzione, il primo cittadino d’Italia, l’Uomo senza macchia e senza peccato, di ritorno dal suo soggiorno a Stromboli. Il Presidente della Repubblica, si dice “inquieto nel non vedere ancora vicine ad un approdo le discussioni su una nuova legge elettorale”, in un dibattito che procede fra alti e bassi. Sulla riforma elettorale il Presidente della Repubblica nota che “rimane ancora bloccato il progetto di sia pur delimitate modifiche costituzionali che era stato concordato prima di un’improvvisa virata sul tema così divisivo di un improvvisato cambiamento in senso presidenzialistico della Costituzione”. Da qui l’intenzione di “seguire più da vicino il processo che dovrebbe portare all’attuazione dell’impegno ormai inderogabile di non tornare alle urne con la legge elettorale del 2005. Nel partire registro con piacere – osserva Napolitano – che c’é stata una schiarita nei rapporti tra il governo e le forze politiche che lo sostengono. Anche nel che si è gettato uno sguardo su progetti significativi per i prossimi mesi, quelli di un autunno che già si preannuncia impegnativo”. Rientrato a Roma dal suo soggiorno estivo alle Eolie, che è durato, spiega il Presidente, “poco più di otto giorni, più o meno come lo scorso anno”, Napolitano spiega che cercherà “di seguire più da vicino l’evolversi sia della tematica europea e della politica finanziaria ed economica, sia per l’appunto il processo che dovrebbe portare all’attuazione dell’impegno ormai inderogabile di non tornare alle urne con la legge elettorale del 2005”. Ma veda, Illustrissimo Presidente, nel Belpaese, che Ella rappresenta sì degnamente, fatta la legge trovato l’inganno! Non è di una “nuova legge” elettorale che i cittadini italiani hanno bisogno, ma di una classe dirigente capace ed onesta, di stipendi e pensioni dignitosi, di scuole, ospedali e tribunali che funzionano. Delle vostre illustrissime “chiacchiere” la gente-per-bene di questo Paese non sa più che farsene!!!

IL COMMENTO. di Fabio La Cayenne. Ma davvero c’è ancora ‘qualcuno’ in giro per l’Italia tanto pazzo da credere che con una eventuale riforma elettorale anche un modesto impiegato, un operaio, un bidello, insomma “uno di noi” abbia qualche minima probabilità di essere “ELETTO” nel “LORO PARLAMENTO”??? Se quel ‘qualcuno’ esiste, gli consiglio io un bravissimo psichiatra, ma penso che se c’è sia già ricoverato in qualche centro d’igiene mentale!!!

salvatore
salvatore
12 anni fa

… concordo pienamente con freeskipper … ormai è chiaro a tutti gli italiani pensanti in buona fede che non c’è più spazio per i partiti in perenne litigio tra loro, cosa che credo dispiaccia anche all’Europa ed all’America … occorre un nuovo Parlamento di unità nazionale abc con un programma snello prestabilito ed un Presidente del Consiglio individuato prima delle elezioni [l’On. Casini, per esempio, con tutti i ministri attuali, tra i quali il Presidente Monti ministro dell’economia] … poi completamento del risanamento economico con l’azzeramento del debito pubblico e varo delle riforme essenziali già configuratesi nel tempo [elezione diretta del Presidente della Repubblica, una sola Camera senza doppi e tripli passaggi per approvare una norma di legge, riduzione al minor numero possibile dei parlamentari, abolizione della figura istituzionale della provincia, regole precise per i sindacati, per gli scioperi, per i partiti, per l’ingresso e per l’uscita dal lavoro, sussidio per i giovani disoccupati che siano disposti a svolgere mansioni anche le più umili] … la riforma elettorale non è affatto una priorità e si può fare dopo, in vista del ritorno ad una democrazia perfetta con soli due schieramenti, uno moderato ed uno progressista … ovviamente, quale azionista della vecchia alitalia auguro una cura ricostituente risolutiva per riportare all’antico splendore la nostra compagnia di bandiera con l’ingresso dei risparmiatori traditi dal piano fenice perché sfruttati e lasciati fuori con un misero rimborso …

Gattestro
Gattestro
12 anni fa

Buonasera Presidente

Concordo con lei. La legge elettorale, dal mio punto di vista, è assolutamente prioritaria, in quanto è l’unico strumento concreto per costringere i partiti a fare un passo indietro. Solo così quando i partiti formeranno le liste dovranno tener conto della loro credibilità e presentabilità agli elettori. Solo così potremo finalmente riavere un Parlamento abitato da meno “nominati” e più “eletti”. Solo così si potrà finalmente ricostruire un legame vero e diretto tra gli elettori di una circoscrizione e i propri rappresentanti inviati in Parlamento.

La legge attuale (non certo da me) definita “porcellum”, al contrario, ha consentito ai vertici dei partiti di mettere sul seggiolone chi volevano loro. Con tutto quello che ciò ha comportato.

Francamente non capisco come non si riesca a vedere una cosa così evidente.

Cordiali saluti



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