Ci penso io al nuovo compromesso storico
postato il 24 Novembre 2011Pubblichiamo da ‘Panorama’ l’intervista a Pier Ferdinando Casini
di Emanuela Fiorentino
Piero Gnudi, Paola Severino, Andrea Riccardi, Lorenzo Ornaghi. E poi ancora Corrado Clini, Roberto Balduzzi… Piace a Pier Ferdinando Casini un governo che qualcuno ha definito un monocolore Dc.
Non so se queste persone vengano dall’esperienza democristiana, ma certo il mondo cattolico svolge una funzione aggregante. In questi anni la Chiesa è stata una ricchezza per la nazione. Ma quando sento che c’è l’idea di rifare la Dc… La Dc è stata una casa troppo grande per farne una caricatura. Non voglio una simile Dc.
Perché un manager come Corrado Passera secondo lei ha deciso di lasciare un posto sicuro e uno stipendio strabiliante per fare il ministro? Che cosa ha in mente?
La politica è come quando ci si innamora di una donna, è una chiamata. Se uno deve spiegare perché è innamorato, magari di una donna brutta, non lo sa. Persone che hanno vissuto agiatezze economiche sentono una chiamata forte all’impegno pubblico; che le competenze concorrano a superare la crisi della politica è un fatto positivo.
E se Passera tra un anno e mezzo le rubasse la scena?
Me lo auguro, e questo vale per Passera e per tanti altri. Il politico che ha paura della concorrenza ha già perso.
Lei pensa che ministri e sottosegretari debbano dire apertamente che non si candideranno alle prossime elezioni?
Non mi piace questa autodifesa della politica. Le elezioni sono un evento democratico, perché escludere chi vuole entrare in campo? Noi politici dobbiamo proteggerci? Non mi piace… Faceva bene il presidente Mario Monti a volere i politici, ma in questo caso i partiti non li hanno voluti.
Passera, insieme con Riccardi e Ornaghi, ha partecipato al Forum di Todi. Possono essere loro il nocciolo duro del nuovo partito cattolico?
Loro e altri, che tutti si impegnino a spingere! Spingiamo e smettiamola di evocare demiurghi. [Continua a leggere]