Scacciare la paura con un voto
Non è un appuntamento elettorale sereno quello che ci apprestiamo a vivere: previsioni fosche e toni da Terrore giacobino sono stati i protagonisti degli ultimi giorni. Poi ci sono stati i sondaggi che fino all’ultimo anche sotto forma di corse di cavalli ci hanno detto come deve finire causando anche un senso di frustrazione come ha scritto Luca Sofri:
“non possiamo accettarlo, di essere prevedibili, e i piccoli fallimenti dei sondaggi ci eccitano e gratificano. Ci fanno sperare di essere noi, quelli diversi che non erano stati previsti. Io-sono-diverso.
Ma non è vero, e hanno ragione loro, per quanto inconcepibile sia: siamo qualunque”.
Tutto già scritto allora? No, il finale non è stato già scritto, al contrario possiamo scriverlo noi: quelli a cui i sondaggisti non telefonano mai, quelli a cui non è arrivato il “rimborso Imu” perché stiamo in affitto, quelli che non si fanno rincretinire dalla televisione, quelli che credono che nella vita come in politica non basta mandare a quel paese.
Domani e Lunedì i protagonisti saremo noi, con le nostre schede e le nostre matite sfidando anche le intemperie di un improbabile voto invernale. Saremo noi a decidere del nostro futuro, saremo noi a fare la differenza. Solo noi possiamo scacciare le nostre paure più grosse.