Rassegna stampa, 28 gennaio 2011
A Todi inizia oggi l’assemblea dei Parlamentari del Nuovo Polo: Udc, Fli, Api, Mpa e Lib-dem gettano le basi della comune alleanza, in un clima – purtroppo – difficile. Lo scontro su caso Ruby è sempre più acuto, con la Giunta per le autorizzazioni che ha deciso, con un colpo di mano, di rinviare gli atti alla Procura di Milano, suscitando così lo sdegno e la reazione delle opposizioni. Casini, sul Messaggero, è durissimo: il Ruby-gate è “inquietante” e il rischio concreto è quello di una “deriva dittatoriale”. E, continua Casini, il polverone sulla Casa di Montecarlo è funzionale a sviare l’attenzione dai guai del Premier. Fini, infatti, dalle colonne del Corriere, si difende (“non me ne vado”) e contrattacca con forza (“Berlusconi vuole Camera e Colle”). E’ un quadro desolante, in cui spiccano la totale “assenza di valori” (Ainis sull’Espresso) e un “caos” assurdo che rischia di spaccare, ancora di più, il Paese (Geremicca su La Stampa): meglio tornare al voto e chiudere questa pagina di fango, scrive Pezzotta su Liberal. La fotografia più bella la scatta Severgnini sul Corriere: il Premier è debole, umanamente prima ancora che politicamente, circondato da adulatori e falsi amici che lo espongono – loro, non altri – al “pubblico ludibrio”. E’ la Politica, bellezza?Casini: “Un polverone per coprire i guai del premier” (Alberto Gentili, Il Messaggero)
Il Pdl preme per cambiare le regole dei talk show (Il Messaggero)
I tre alleati scelgono il nome (Corriere)
Caso Ruby: “Pm incompetenti”. La giunta decide. E’ scontro (Corriere)
Umana e italiana la debolezza del premier (Beppe Severgnini, Corriere)
Rodotà: “Internet. Sì, la Costituzione va cambiata” (Claudia Arletti, Il Venerdì di Repubblica)
Responsabili a caccia di poltrone (L’Espresso)
Ora è meglio per tutti andare a votare (Savino Pezzotta, Liberal)
Nel deserto dei valori (Michele Ainis, L’Espresso)
“Medio Oriente, Cristiani a rischio di estinzione” (Franco Serra, Avvenire)
Il rischio-caos che minaccia il Paese (Federico Geremicca, La Stampa)
Il leader di Fli: “Non me ne vado. Il premier vuole Camera e Colle” (Paola Di Caro, Corriere)
Il dovere di festeggiare il “nostro” Stato (Arrigo Levi, La Stampa)
Cedolare light, salta il bonus famiglia (Sole24Ore)