postato il 7 Settembre 2009 | in "Economia, Politica"

Pubblichiamo dal “Corriere della Sera”

Pier Ferdinando Casini«Sì a salari differenziati, ma niente toni muscolari»
di Paola Di Caro
26 agosto 2009
Le proposte del ministro del Lavoro Sacconi, a differenza di quelle «demenziali» della Lega sulle gabbie salariali, sono «incoraggianti», ed è bene che l’opposizione le valuti e incalzi il governo su quella che è la vera emergenza del Paese, la crisi economica. Ma lo stesso Sacconi deve stare ben attento a non lasciarsi andare ad una «politica muscolare» contro un sindacato come la Cgil che è bene coinvolgere nella contrattazione tra parti sociali, in vista di un autunno che non si annuncia affatto facile. Lo dice Pier Ferdinando Casini, che mantiene ben ferma la barra del suo partito nella «battaglia tra i poli» che ha caratterizzato l’estate e che ribadisce come l’Udc non abbia intenzione di stringere oggi alleanze strategiche con il Pdl o il Pd: «Quello che ci interessa è confrontarci sui programmi, sia sul piano nazionale che su quello locale. E in ogni caso, non faremo le crocerossine né per il Pd né per il Pdl».

 

Programmi significa soprattutto uscire dalla crisi, e come. La ricetta del ministro Sacconi la soddisfa?
«Intanto trovo positivo che sia stata scartata l’idea demenziale della Lega delle gabbie salariali: ci avrebbe portato a un dirigismo centralistico che è esattamente l’opposto di quello che serve al Paese».

Il ministro appunto parla di una contrattazione differenziata perché «non tutti siamo uguali».
«Ed è un bene che si guardi con coraggio al tema della produttività e del merito, e che si faccia di tutto per favorire un meccanismo che valorizzi l’autonomia delle parti sociali, determini una situazione virtuosa e incentivi la responsabilizzazione del sindacato perché si ottenga maggiore flessibilità».

Insomma, da lei arriva un bravo a Sacconi.
«Io dico che una opposizione che vuole concorrere a una alternativa non può tacere davanti alle parole del ministro, deve esprimersi, deve accettare la sfida. Ma anche a Sacconi ho qualcosa da dire».

Cosa?
«Dovrebbe evitare note stonate, come l’esibizione del tono muscolare nei confronti della Cgil. Non è interesse del governo continuare a spingere per emarginare questo sindacato, al contrario sarebbe bene riportarlo al tavolo».

Epifani ha detto che è pronto a sedersi a ogni tavolo, ma Sacconi non gli ha risposto.
«E ha sbagliato, è una politica miope quella che non mira a coinvolgere tutte le parti, con il rischio di spingere la Cgil verso una logica solo protestataria. Così come non capisco la minaccia da parte del ministro alle parti sociali di rivedere gli sgravi fiscali se la contrattazione non procede come si deve: in una situazione di emergenza come questa, la pace sociale dovrebbe stare più a cuore al governo che a chiunque altro».

I sindacati chiedono di azzerare le tasse sul secondo livello di contrattazione e Sacconi dice che sono «sogni»: chi ha ragione?
«Ognuno fa il suo mestiere, capisco i sindacati ma anche il governo che deve fare i conti con i fondi a disposizione. Ma i veri nodi sono altri: il salario, che a fronte del costo della vita deve aumentare; la necessità di un allargamento della fascia di chi gode delle protezioni sociali; il quoziente famigliare: le promesse della campagna elettorale devono diventare fatti concreti, perché le famiglie sono l’emergenza. Ecco, su questi temi l’opposizione deve dire la sua con chiarezza, o si isola drammaticamente».

Questo significa che vedremo l’Udc più vicina alla linea del governo, e magari disposta ad accordarsi col Pdl alle Regionali?
«Ci muoveremo su temi concreti, siamo indifferenti alle polemiche stucchevoli, anche perché l’ideologia delle alleanze a tavolino ha prodotto tanti danni, basta guardare agli estremismi dall’una e dall’altra parte».

Ma alle Regionali alla fine dovrete scegliere con chi stare.
«Certo non abbiamo fatto voto di castità! Ma è singolare che tutti ci chiedono di scegliere proprio mentre, ogni giorno di più, certificano il proprio fallimento… Se lo mettano in testa Pd e Pdl: non siamo crocerossine, e non lo diventeremo ora che i fatti cominciano a darci ragione».

5 Commenti
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Marta Romano
Marta Romano
15 anni fa

Oggi siamo i più corteggiati, i più ricercati. Questo perchè sia PD che PDL hanno capito che vincere senza di noi diventa ogni giorno più difficile, ora che i cittadini iniziano a capire qual è l’unico partito capace di parlare di progetti e di iniziative. La gente ci dà sempre più fiducia, come dimostra il gran numero di firme raccolte fin ora, e tutti vogliono noi. Ma noi, oggi, possiamo scegliere, con libertà e intelligenza. Possiamo scegliere ciò che ci sembra migliore per l’Italia e per gli Italiani. Non avremo paura di scegliere la strada più difficile, se questo significherà non tradire i nostri ideali a favore delle poltrone. Ce l’hanno già proposto e abbiamo rifiutato, e rifiuteremo 1000 altre volte, perchè noi abbiamo una coscienza fatta di valori e idee, che non possiamo barattare con delle postazioni favorevoli.MAI.
Marta

udc
udc
15 anni fa

Formigoni di da ragione: quoziente familiare

http://udcbergamo.splinder.com/post/21189583/Formigoni+e%27+ci+da+ragione….

Udc bergamo
15 anni fa

La Lega costringe un quotidiano di Bergamo a modificare il titolo on line per non urtare Bossi in visita a Bergamo.

http://udcbergamo.splinder.com/post/21196779/liberta%27+di+stampa+addio%3F

Enrico
Enrico
15 anni fa

PDL e PD sono solamente cartelli elettorali, costituiti in nome del Berlusconismo da una parte e dell’anti-Berlusconismo dall’altra; questa diatriba dura da 15 anni: federalismo, riforma delle pensioni, riforma del bicameralismo, quoziente famigliare, ecc… sono cose che ormai tutti propongono da tempo ma nessuno attua, perchè la politica è divantata un gigantesco pasticcio, dove vincono i demagoghi inconcludenti da una parte e i faccendieri intrallazzatori dall’altra. Perchè questo??? Perchè i maggiori partiti di questo bipolarismo si fondano sul voler sconfiggere l’avversario e difendere i propri interessi campanilisti piuttosto che fondarsi su valori profondi e idea programmatiche di ampio respiro x l’interesse del paese!!! Tutto ciò apre la strada ad un grande Centro che abbia come stella polare i grandi Valori e la politica delle cose concrete!!

Domenico SAVINO
Domenico SAVINO
15 anni fa

sono daccordissimo con Enrico….ANDIAMO SOLI OVUNQUE…per il potere c’è sempre tempo…..Domenico SAVINO



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