postato il 20 Aprile 2012 | in "Economia, In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo"

Piccola guida all’IMU

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

Dopo mesi e settimane di discussioni, l’IMU è diventata una realtà. Certo una realtà amara per il contribuente italiano, ma è una delle ultime eredità del precedente governo Berlusconi, che con questa tassa voleva ripristinare l’ICI che era stata frettolosamente tolta dallo stesso Berlusconi due anni prima.

Ma l’IMU è solo il primo passo per una razionalizzazione e normalizzazione dell’ambito immobiliare, poiché nei prossimi anni entrerà a regime anche la riforma del catasto che aggiornerà il sistema di valutazione degli immobili, passando dal conteggio dei vani di un’abitazione alla metratura e adeguando al contempo i valori a quelli attuali di mercato (in questo momento vi sono immobili di pregio con rendite catastali bassissime perché risalenti agli anni ’70 e ’60).

Per quanto riguarda l’IMU è molto importante sottolineare l’avvenuta approvazione di un emendamento presentato dall’on.le Galletti che permette ai contribuenti di scegliere se pagare l’Imu sulla prima casa in due o tre rate. Questa scelta, sembra solo formale, ma non lo è se consideriamo che entro il 16 giugno, il contribuente potrà decidere se pagare il 33% e avere a disposizione altre due rate (settembre-dicembre) oppure pagare il 50%a giugno e l’altra a metà a dicembre.

Per gli immobili diversi dall’abitazione principale restano le due scadenze e l’aliquota base del 7,6 per mille invece che a quella del 4 (prevista per l’abitazione principale). Il problema si presenterà a Dicembre in ogni caso: non solo i Comuni renderanno operative le eventuali nuove aliquote (e considerando che la metà dell’introito sarà incamerato dallo Stato, è prevedibile che i Comuni punteranno alla aliquota massima), ma vi potrebbero essere, da parte del Governo, variazioni sulle aliquote standard e sulle detrazioni in base al gettito della prima rata.

Per quanto riguarda le modalità di pagamento, queste possono avvenire tramite il modello F24 bancario, mentre il canale postale sarà utilizzabile solo per l’ultima rata.

Infine, riguardo al nodo degli anziani che lasciano la propria casa per trasferirsi in un ospizio o in una casa di riposo, venendo meno la residenza l’abitazione non sarà più principale e dunque dovrebbe essere sottoposta all’aliquota del 7,6 per mille invece che a quella agevolata. In realtà già il decreto Salva-Italia lasciava ai Comuni la possibilità di considerarla comunque prima casa: ora questa opzione è stata ulteriormente esplicitata, sempre che l’immobile in questione non sia affittato. Uguale trattamento potranno avere le case lasciate libere dagli italiani residenti all’estero.

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freeskipper
12 anni fa

La vita è fatta a ‘rate’ c’è chi paga e chi evade!
Berlusconi togliendo l’Ici vinse le ultime elezioni politiche e salì al governo del paese. Mario Monti rimettendo la tassa sulla prima casa rischia di andare subito al mare, ancor prima delle ferie estive! Sembra non aver più fine la straziante e confusa querelle dell’Imu. E dacchè la stragrande maggioranza degli italiani campa di stipendio e compra quasi tutto a “rate”, i ‘tecnici’ hanno pensato bene di fargli pagare pure l’Imu a rate: 16 giugno, 16 settembre e 16 dicembre. Sarebbero queste le tre rate previste dal governo per il pagamento dell’imposta municiaple unica sulla prima casa. Del resto il ministro Corrado Passera ci aveva avvertito: “Non c’è un’ideona, ma bisogna affrontare le riforme e fare interventi forti in tutti i campi. Non ci sono scorciatoie, né bacchette magiche.”! Ed in effetti, bisogna dargliene atto, il governo dei professori non ha mai illuso nessuno in fatto di “ideone”, persequendo una politica economica alla pari di un qualsiasi “ragionier Fantozzi”! Quindi sacrifici e tasse. Muti, rassegnati e soprattutto… paganti. A rate, ma paganti! “Per l’anno 2012 l’imposta dovuta per l’abitazione principale e per le relative pertinenze è versata in tre rate” 16 giugno, 16 settembre, 16 dicembre. Lo prevede un emendamento del relatore al dl fiscale presentato alla Commissione Finanze della Camera. Nella prima e la seconda rata si pagherà, per ciascuna della tranche, un terzo dell’imposta calcolata applicando l’aliquota di base e la detrazione previste. Queste rate si pagano il 16 giugno e il 16 settembre mentre la terza rata, fissata al 16 dicembre, è a saldo dell’imposta complessivamente dovuta per l’intero anno con conguaglio sulle precedenti rate. Le agevolazioni Imu sulla prima casa si applicheranno solo sull’abitazione dove il contribuente “e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente” e “si applicano per un solo immobile”. Una cosa è certa. Tra calcoli e controcalcoli, detrazioni e maggiorazioni, anticipi e saldi, rivalutazioni e rendite catstali, stavolta per versare la tassa sulla prima casa bisognerà pagare pure un bravo commercialista!



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