In memoria di Rocco Chinnici
Il 29 luglio 1983 la Mafia uccideva con una Fiat 127 imbottita di esplosivo il giudice Rocco Chinnici, gli addetti alla sua sicurezza, maresciallo Mario Trapassi e appuntato Salvatore Bartolotta, e il portiere dello stabile dove abitava Chinnici, Stefano Li Sacchi.
Nel marzo 1983, quattro mesi prima di essere ucciso, il consigliere istruttore di Palermo Rocco Chinnici rilasciò un’intervista al giornale degli universitari della Fgci, Mobydick. A porgli le domande, sulla nuova legge riguardante la confisca dei beni ai mafiosi, era una giovane studentessa, Franca Imbergamo, oggi sostituto procuratore generale a Caltanissetta.
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