Il nostro programma è la pacificazione nazionale
Il nostro programma è la pacificazione nazionale. Basta con queste risse che vedono tutti contro tutti, siamo in una crisi sociale enorme dove, ad esempio, il 5 per cento della famiglie non riesce a pagare il mutuo,
Chi sta governando ha fallito, si e’ rotta la speranza: fino a ieri i nostri padri speravano che noi stessimo meglio di loro, oggi noi speriamo che i nostri figli riescano a mantenere il livello di vita che abbiamo acquisito noi.
La politica non si può appaltare ai ragionieri, come quando si decide di fare i tagli lineari. La politica deve scegliere dove c’è da investire: scuola, ricerca, università, giovani, famiglia. E scegliere dove c’è datogliere, magari anche tagliando gli enti inutili: cosa che non si riesce a fare perché poi la Lega, una volta arrivata al Governo, si guarda bene dal tagliare una parte di sé.
Pier Ferdinando
Buongiorno, presidente.
Lei parla di pacificazione nazionale? Ma lei è di questo mondo? Ma lei appartiene a questa Italia?
Mi pare che la pacificazione non ha resistito nemmeno nel suo partito che in Sicilia si è diviso in mille rivoli, allora come può parlare di una pacificazione estesa all’intera nazione? Mi scusi poi, ma se il magnetismo “animale” del cav., fin dal primo giorno, l’avevo capito io che sono una nullità, come ha fatto lei a non capirlo… per anni. Tutti i giornali di oggi, sia di partito sia di opposizione, parlano del bagno di folla (io lo definirei bagno di “massa”) del cav. e lei spera che questa massa abbia capito che il cav. la sta prendendo per i fondelli? Ma suvvia…
Una citoyenne
Inoltre, caro presidente, nell’essere d’accordo con lei che il governo deve tagliare sulle cose inutili, io al suo posto avrei messo in cima il rimborso stragonfiato delle spese elettorali, gli emolumenti di platino della classe politica, i vitalizi d’oro degli ex politici, tutti gli extra sempre dei politici… e poi avrei parlato della soppressione degli enti inutili. Se non si comincia da dove le ho detto la Politica, proprio quella con la p maiuscola, non albergherà mai in Italia.
Ma tutti voi, indistintamente, siete dei superman e nessuno è disposto a fare un passo indietro, e allora perchè dovrebbero farlo i leghisti?
Caro Presidente Casini,non sono un suo elettore,ma nonostante ciò,mi preme chiederle con tutto il cuore di non allearsi con il PDL!!
Si dimostri,come ha sempre fatto,un uomo politico accorto,intelligente e coerente fino in fondo,difensore delle regole democratiche e costituzionali di questo nostro Paese!
Non permetta che l’Italia resti nelle mani di questo sciagurato politicante da quattro soldi,che di democratico non ha proprio nulla!!
Confidando nel suo amore per il Paese e per gli Italiani,ormai stanchi del Ventennio Berlusconiano,La Saluto cordialmente!
Presidente, non ceda alla lusinghe del Cavaliere, non entri in maggioranza. Provi a far nascere questo Nuovo Polo.
Grazie e buon lavoro.
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