Ecco il “Percorso famiglia” del governo
“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati
Il governo Monti prosegue la sua attività e ha lanciato il progetto “Percorso Famiglia” con lo scopo di lanciare una serie di misure urgenti per sostenere i nuclei in difficoltà, e associa misure strutturali e misure di emergenza.
Questo progetto, presentato lo scorso 31 luglio dal Ministro della Cooperazione Internazionale e dell’Integrazione, con delega alla Famiglia, Andrea Riccardi, dal Presidente dell’ABI, Giuseppe Mussari e da alcune associazioni dei consumatori firmatarie dell’accordo (Acu, Adiconsum, Adoc, Asso-Consum, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori), è stato quasi totalmente ignorato dai grandi media, pur presentando delle misure molto importanti per le famiglie. Questo progetto è la risposta a quanti accusano questo governo di inerzia verso i problemi delle famiglie.
Sostanzialmente cosa prevede questo “Percorso Famiglia”?
Prima di tutto un sostegno per l’acquisto dell’abitazione, tramite la modifica del Fondo Per la Casa, un fondo consente alle giovani coppie di ottenere un mutuo agevolato per l’acquisto della prima casa anche se sono precari. Le modifiche renderanno l’accesso più semplice e renderà i tassi maggiormente in linea con il mercato attuale, abbassando il tasso di interesse. Concretamente, le associazioni prevedono di sbloccare 1 miliardo di euro di mutui per le giovani coppie italiane (in cui uno dei due componenti ha un contratto precario).
Il punto successivo è la proroga triennale (proroga che è stabilità dall’articolo 12 della legge di stabilità 2012) del Fondo di credito per i nuovi nati. Il fondo risale al 2009 e nacque con lo scopo di permettere, ai genitori di figli nati tra il 2009 e il 2014, di richiedere prestiti a tasso agevolato fino ad un massimo di 5mila euro. Per inciso, la domanda deve essere presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di nascita o di adozione del figlio per cui si richiede il prestito (quindi fino a giugno 2015), indipendentemente dal reddito e dalle motivazioni alla base della richiesta.
Dal 1 gennaio 2010 al 30 giugno 2012, le banche hanno confermato 25.986 garanzie e sono stati erogati finanziamenti per 127.266.226,70 euro, concessi da 141 banche in tutte e 20 le regioni.
Oltre che sul sito del fondo (di cui abbiamo riportato il link) maggiori informazioni si possono avere al numero verde 803-164.
Il progetto prevede altri due punti denominati “crescita della famiglia” e “maturità della famiglia”.
Il primo prevede un sostegno per lo studio dei figli facilitando l’erogazione dei finanziamenti del Fondo Studenti (sbloccando finanziamenti per 400 milioni di euro).
Il secondo, invece, prevede la proroga della sospensione dei mutui per le famiglie con difficoltà a pagare le rate. La sospensione ha validità per un anno e si può attivare in caso di perdita del posto di lavoro, cessazione del contratto a termine, morte, grave infortunio, entrata in cassa integrazione. Su invito del governo, inoltre, le associazioni di categoria e l’ABI si sono formalmente impegnate a trovare misure aggiuntive a sostegno delle famiglie che, scaduto l’anno di moratoria, abbiano ancora problemi con le rate e tale impegno ha prodotto dei risultati concreti fin da subito, infatti, hanno determinato che:
– le domande possono essere presentate entro il 31 gennaio 2013
– la scadenza entro cui si devono verificare gli eventi che determinano l’avvio della sospensione, è prorogata al 31 dicembre 2012
– sulla base delle disposizioni di vigilanza per le banche, per l’accesso alla misura di sospensione, l’arco temporale per la definizione di ritardo nel pagamento delle rate è rimodulata a 90 giorni;
– alla sospensione delle rate dei mutui potranno essere ammesse soltanto le operazioni che non ne abbiano già fruito.
Secondo i dati forniti, al 31 marzo 2012 i mutui sospesi dalle banche sono circa 68.000 (8 miliardi di debito residuo). Questo ha garantito alle famiglie interessate una liquidità aggiuntiva di circa 7mila euro a nucleo, 513 milioni di euro in totale.
Buongiorno, dott. Pezzati
Perchè io resto sempre diffidente quando mi si raccontano le mirabilia di questo e degli altri governi precedenti?
Io adesso le racconto brevemente un fatto accaduto a persone che conosco: Una famiglia di “poveri” (dove poveri sta per poveri) pensionati deve alla serit, per vari disguidi accaduti negli anni precedenti, 60.000 euro. Già la metà del debito è stato pagato detraendo 1.000 euro al mese dalle due pensioncine. Ma ora i tempi sono sempre più stretti e gli anziani sempre più anziani con molti acciacchi. Allora, in base alle ultime disposizioni, vanno alla serit per cercare di ricontrattare i rimanenti 30.000 euro dimezzando la rata mensile. Cortesisssimi gli impiegati della serit, rifanno i conti e stabiliscono che è possibile dilazionare le rate, ma rifacendo i conti si avvedono che la nuova rata a tempi raddopiati sarà di 960 euro, questo perchè il riconteggio degli interessi non partirebbe più da ora ma dall’inizio della questione.
Questo per dirle che delle dilazioni in caso di insolvibilità io diffido enormemente.
Colgo l’occasione per sollecitare un suo intervento su quanto approvato nella spending review, insieme a tutte le altre cosucce:
“Spending review, tra tagli a sanità e enti regalo da 10 milioni ai partiti
In tempo di tagli in tutti i settori i senatori garantiscono comunque un aumento del fondo spesa per i gruppi parlamentari. Una norma che non potrà essere modificata alla Camera. Il gruzzolo inizialmente previsto era di 150 milioni: viene ridotto di 30 milioni subito (da 100 a 70), ma aumentato di 40 nel 2013 (da 50 a 90)”
Ecco che cosa hanno fatto per il bene del Paese il governo dei tecnici e il parlamento dei partiti. Dovremmo dire grazie?
Una citoyenne
I cittadini italiani debbono ringraziare qualche milione di volte per primo il Presidente della Repubblica, poi, a seguire, Monti e tutti i politici che hanno permesso la formazione del governo tecnico e soprattutto quelli che poi hanno continuato ad appoggiarne con convinzione e lealtà l’ azione. Grazie a Napolitano che con un’ azione “decisionista” (ma pienamente entro la Costituzione), mai presa prima nella nostra Repubblica, nel giro di pochi giorni ha nominato Monti senatore a vita e poi lo ha incaricato di formare il governo. Queste mosse, evidentemente ispirate dalla situazione disperata nella quale ci trovavamo a Novembre scorso, l’ accantonamento di Berlusconi, la responsabilità dimostrata dal PD che ha rinunciato ad andare subito alle elezioni che probabilmente avrebbe vinto, hanno permesso al governo Monti di far riacquistare all’ Italia la necessaria credibilità internazionale per non fare la fine della Grecia. Certo lo spread è ancora troppo alto, ma a quali livelli sarebbe se avessimo ora al governo sia gli antieuropeisti- populisti-ballerini del passato CDX che gli antieuropeisti- populisti-estremisti del passato CSX? Come si fa a non pensare che lo spread sia così alto proprio perché all’ estero “temono” il ritorno al governo in Italia dei suddetti elementi inaffidabili del recente passato? Se Napolitano, Monti ed i politici più responsabili, che fino ad ora ci hanno salvato dal disastro, vogliono davvero farci rimanere in Europa da protagonisti, alla pari dei paesi più avanzati, dovranno dare agli Italiani la possibilità di avere un’ alternativa alle due coalizioni (in via di riedizione) che ci hanno così bene “SGOVERNATO” in questi ultimi 20 anni. Se ci riusciranno certamente li ringrazieremo qualche altro milione di volte. Cittadino.
Salve,desideravo sapere se i mutui agevolati o per meglio intenderci quelli che usufruiscono di agevolazioni pubbliche(contributi in conto interessi/capitale e provvista agevolata) possono essere sospesi per un anno in caso di perdita di lavoro, o di C.I.G.S.
per quanto riguarda i privati (quindi non le aziende), non possono usufruire della sospensione dei mutui, i mutui agevolati, ossia quelli che sono ottenuti con agevolazioni pubbliche come ad esempio i mutui ricevuti in conto interessi oppure in conto capitale. I mutui in parola vi rientrano poiché l’agevolazione è relativa soltanto ad un tasso di favore.