Tutti i post della categoria: Rassegna stampa

Rassegna stampa, 21 dicembre

postato il 21 Dicembre 2010
Il Polo della Nazione non rinnega la propria vocazione di “responsabilità”: Casini rilancia infatti l’atteggiamento aperto e collaborativo (alla luce del sole, cioè) sui provvedimenti utili per il Paese e i giornali di oggi ce ne danno ampiamente atto (e niente tatticismi, noi su quella scialuppa non saliamo più). Nel frattempo, torna alta la tensione tra Berlusconi e Fini, dopo una “battuta” (si dice così, no?) del Premier, mentre il Giornale di oggi ci anticipa il ritorno di Forza Italia: Pdl in soffitta! Domani poi, al Senato, va in votazione definitiva il DDL Gelmini e lo scontro tra le parti è altissimo: continuano gli appelli al buon senso e alla protesta pacifica agli studenti da parte della politica migliore. Per non dare adito a certe assurde proposte targate Gasparri (che ora parla addirittura di “potenziali assassini”).

Il terzo polo si blinda sulle scelte in Aula. Udc verso il dialogo anche sulla giustizia (Paola di Caro, Corriere della Sera)

Casini: non entro nel governo, ma sarò responsabile (Claudio Sardo, Il Messaggero)

Sì al decreto rifiuti, vince Casini (Celestina Dominelli, Sole24Ore)

Il punto di Folli – La stabilità della legislatura dipende da una politica operosa (Stefano Folli, Sole24Ore)

«Studenti, isolate i violenti» Il Colle: c’è un disagio reale (Diego Motta, Avvenire)

Lettera agli studenti. Un poliziotto: «Siamo come voi» (La Stampa)

Berlusconi: patto tra Fini e Anm. Il leader Fli: un’altra barzelletta (Carmelo Lopapa, Repubblica)

In Italia la famiglia è l’ombrello anti-crisi (Rossella Bocciarelli, Sole24Ore)

Internet – La rete giusta è a doppia velocità (Sole24Ore)

Una predica utile che non bisogna ignorare (MF)

Tra Casini e il Cav. c’è un grande solco (Il Riformista)

Si riuniscono i 22 “responsabili”. E già tutti vogliono comandare (Libero)

Quasi la metà della ricchezza è in mano al 10% delle famiglie (La Repubblica)

In Italia la famiglia è l’ombrello anti-crisi (Sole24Ore)

Gasparri non fa marcia indietro: “Nei cortei potenziali assassini” (Il Giornale)

Addio Pdl, torna Forza Italia (Il Giornale)

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Rassegna stampa, 20 dicembre

postato il 20 Dicembre 2010
Casini lancia la ricetta del Polo della Nazione: dei posti di governo non sappiamo che farcene, l’unica richiesta al Cav. (per dare ossigeno a lui e al Paese) è quella di seguire il metodo Obama; dia ascolto alle opposizioni e sia pronto a confrontarsi con i migliori e i più responsabili, senza pensare a degradanti compravendite. Purtroppo, però, l’incomunicabilità di questo governo sembra essere sempre la stessa: ieri, il senatore Gasparri ha agitato la polemica politica invocando “arresti preventivi”: forse il DASPO (incostituzionale, ci ricorda Vietti) era troppo poco? Infine, dal Messaggero e dal Corriere leggete il ricordo di un grande economista, Tommaso Padoa Schioppa, morto improvvisamente sabato sera.

Casini a Bossi: i posti non ci interessano. Tensioni Fli-Udc sulla questione cattolica (Mario Stanganelli, Il Messaggero)

Casini al Cavaliere: trattaci come Obama con i repubblicani (Lorenzo Fuccaro, Corriere della Sera)

Gasparri vuole arresti preventivi. II Viminale: così si agita la piazza (Fabrizio Caccia, Corriere della Sera)

Vietti boccia il governo: “Il Daspo è impraticabile” (Milella Liana, Repubblica)

Caos neve, indaga l’Antitrust (Giovannini Roberto, La Stampa)

Straniero in Patria (Corriere)

Ora Casini alza la posta (La Repubblica)

L’uomo dell’Emergenza (La Repubblica)

L’Europa si inchina all’italiano che si è battuto per creare l’euro (Il Messaggero)

L’Europa deve guardare verso Sud (La Stampa)

Produrre e creare insieme per far emergere i talenti (Corriere)

Ma i diritti non sono tutti uguali (La Stampa)

Nel decentramento a due velocità in gioco 16 miliardi (Sole24Ore)

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Rassegna stampa, 18 dicembre

postato il 18 Dicembre 2010
Oggi, Casini al centro della nostra rassegna stampa: il Polo della Nazione prende forma e il leader Udc tira dritto (noi non siamo in vendita), avvertendo che le “alleanze sui valori” (così come auspica qualcuno) prescindono dalla collocazione politica, senza bisogno di inutili alchimie. Parole che fanno tremare il Premier, come ci racconta la Stampa: la paura concreta per B. è che perda i voti dei moderati, attirati da questa nuova creatura politica, pronta anche ad un’alleanza anche con il PD (che, intanto, dice addio – o quasi – alle primarie); per questo, Berlusconi avrebbe pronta un’esca per attirare Casini: promettergli la leadership ereditaria (stai fresco!). Certo, il rischio concreto è che tra altalene continui di vincitori e vinti (leggete Ostellino), chi ci rimetta sul serio sia il Paese, sempre più insoddisfatto e in crisi: Giuseppe De Rita sul Corriere ci spiega perché agli italiani non piace il Welfare di oggi, mentre su La Repubblica Maltese e D’Avanzo analizzano le proteste degli studenti e mettono l’accento su cosa vogliono davvero i ragazzi. Un Futuro.

Casini tira dritto: non siamo in vendita (Celestina Dominelli, Sole24Ore)

Casini avverte: le alleanze sui valori prescindono dai poli (Fabrizio Rizzi, Il Messaggero)

L’incubo del premier- Casini “nuovo Prodi” (Amedeo La Mattina, La Stampa)

Un’esca per Pier Potrebbe diventare il Delfino del Cavaliere (Marcello Sorgi, La Stampa)

Famiglia, l’Udc chiama e il Pdl risponde. Casini: sui valori si può trovare unità (Pier Luigi Fornari, Avvenire)

Battista: L’altalena del Pd tra Di Pietro e Casini (Pierluigi Battista, Corriere della Sera)

Fioroni: “Il segretario ora cambia rotta su Fini il giudizio va sospeso” (Repubblica)

Primarie addio, c’è il terzo polo (Paola Zanca, Il fatto Quotidiano)

La parola chiave: Garante della famiglia (Il Messaggero)

Sindaci al test dei 20 incarichi (Sole24Ore)

Se tra vincitori e vinti, chi perde è il Paese (Corriere)

La speranza e i manganelli (La Repubblica)

La Prestigiacomo dà l’aut aut a B. (Il Fatto)

Cosa vogliono quei ragazzi (La Repubblica)

De Rita: questo welfare preoccupa gli italiani (Corriere)

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Rassegna stampa, 17 dicembre

postato il 17 Dicembre 2010
Il Polo della Nazione comincia a muoversi e fa già paura: Fini va all’attacco della maggioranza, mentre Casini rilancia l’agenda dell’opposizione responsabile (senza fare sconti, però).  Dopo la vittoria numerica del Cav (e le continue campagne acquisti), infatti, i giochi si sono riaperti: alle porte c’è il possibile tracollo del bipolarismo così come lo abbiamo conosciuto, con delle forze centrifughe che mirano dritte alla confluenza in nuovi schemi politici. Nel Pd i cattolici e i moderati sono già pronti (infastiditi dalle uscite di Di Pietro e di Vendola), ma anche dentro al PDL sono in molti quelli in movimento; nel frattempo, la coalizione di Centrodestra rimodulata dal voto di fiducia si ritrova con ben 13 partiti: basteranno mai le poltrone promesse? A Roma, intanto, le proteste contro il Governo continuano: il voto sulla riforma Gelmini dovrebbe arrivare entro il 22, mentre sul Messaggero troverete il racconto della detenzione di una ragazza. Infine i temi dell’economia: l’Europa approva il fondo salva-stati; Colannino lancia la provocazione, “più lavoro, più competitività”; l’Espresso mette in guardia dal rischio default per lo Stato.

Fini all’attacco. Casini: convergenza dove serve (Lorenzo Fuccaro, Corriere della Sera)

L’Europa approva il fondo salva-Stati (Ivo Caizzi, Corriere della Sera)

Dopo il big bang, il Cavaliere sostenuto da 13 partiti. Prodi dipendeva “solo” da 11 (Il Messaggero)

Il Polo moderato alla prova. Fini insiste: serve una svolta (Rizza Claudio, Il Messaggero)

Il punto di Folli – Il Pd sotto pressione deve ritrovare al più presto un’iniziativa (Stefano Folli, Sole24Ore)

“Sposiamoci”. E Di Pietro inguaia Bersani (Carlo Bertini, La Stampa)

A Montecitorio: il voto finale sul ddl rifiuti rinviato a martedì (Sole24Ore)

“Vogliamo essere competivi? Lavoriamo di più” (Corriere)

Una ragazza rimessa in libertà: “In 18 nella stanza fredda, per 23 ore senz’acqua né cibo” (Il Messaggero)

“Tentati? Forse, ma non ci muoviamo”. Malessere e rabbia fra i cattolici del Pd (Corriere)

Tagli e straordinari, il sit-in al Senato (Corriere)

Si è dissolto il patto con gli italiani (La Repubblica)

Se fallisce lo Stato (L’Espresso)

Finiani, centristi e piddini nel mirino del Cavaliere (Il Fatto Quotidiano)

Con l’iPad è tutta un’altra news (L’Espresso)

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Rassegna stampa, 15 dicembre

postato il 15 Dicembre 2010
The Day After: il giorno dopo l’ennesima vittoria (di Pirro) per il Premier Silvio Berlusconi. Alla fine, il Gov. è uscito vincitore (ma non vittorioso) con 314 voti a favore contro 311 di sfiducia. Pierferdinando Casini, parlando ai giornali, rivendica la coerenza e la compattezza di tutto il gruppo Udc e parla di una “partita nuova”, “tutta da vincere”: provi a governare il Cav, noi ci occupiamo del rilancio del Polo Moderato (leggete dal Messaggero) e nessun tipo di avances potrebbe farci cambiare idea; né quelle di Silvio (a cui rispondiamo, “no grazie”), né quelle delle gerarchie ecclesiastiche (sarebbe bene ricordare, però, che la Chiesa è estranea alle beghe politiche). Delusione poi in casa Fli per i “tradimenti” a sorpresa di Moffa, Siliquini e Polidori: una delusione umana e politica per Fini, che però è così libero dall’obbligo che veniva dalle colombe di restare nel Centrodestra e può, quindi, immaginare anche strade diverse. Da leggere anche tre editoriali: Concita De Gregorio sull’Unità (che ci racconta il Paese sconfitto); Stefano Menechini su Europa (che ci spiega da dove dobbiamo ripartire); Gian Antonio Stella sul Corriere (che, invece, scrive del bunker parlamentare di ieri).

Casini, dopo il voto partita nuova (Lina Palmerini, Il Sole 24 Ore)

Casini: il Cavaliere non ci ha ascoltato ora governi. Se si vota, alle urne col Fli (Claudio Rizza, Il Messaggero)

Casini chiude al premier: vada avanti da solo (Alberto D’Argenio, La Repubblica)

Casini: “Caro Silvio, no grazie” (Paolo Festuccia, La Stampa)

Il leader centrista: la Chiesa estranea a beghe politiche (Avvenire)

Polo dei moderati, vertice per il rilancio (Il Messaggero)

Moffa sparisce, Catia tradisce, Casini resiste (Il Riformista)

Nell’arena di Montecitorio (Gian Antonio Stella, Corriere della Sera)

La Lega “apre” all’Udc ma ha un sogno: le urne (Antonella Rampino, La Stampa)

Pier ringrazia con l’sms (Il Tempo)

Strasburgo: una soluzione per gli eritrei (Diego Motta, Avvenire)

Un Paese sconfitto (Unità)

Tutta la tv digitale già nel 2011 (Sole24Ore)

Le Poste diventano banca al Sud (Libero)

“Fini ha commesso troppi errori, a noi la guida del Polo moderato” (Il Tempo)

Da dove si ricomincia (Europa)

Così parte da Lisbona l’offensiva dolce della Cina in Europa (Il Foglio)

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Rassegna stampa, 13 dicembre

postato il 13 Dicembre 2010
D-Day -1. Ormai ci siamo, amici. Per tutti e quindici giorni che ci hanno separato dal voto di sfiducia vi abbiamo raccontato, con l’ausilio dei giornali, l’evoluzione delle dinamiche parlamentari: insieme abbiamo osservato – con un misto di sconcerto e incomprensione – la trasformazione del Parlamento in Piazza Affari, la compravendita di uomini (prima ancora che di parlamentari), la nascita e la consolidazione di una nuova Area di responsabili e moderati. Non sappiamo come finirà domani. Sappiamo però, come ha ribadito Pierferdinando Casini, che la fase politica e storica del Premier è finita: domani, qualunque sia il risultato, avremo vinto. I moderati sono pronti a costruire il Primo Polo, altro che il Terzo: Rutelli lo ribadisce forte e chiaro al Corriere e la Stampa ci racconta del nuovo patto tra i leader di Udc e Fli (che, però, come partito potrebbe “sgretolarsi”). Di questi tristi giorni, ci ricorderemo – purtroppo – anche di come l’Italia maschilista abbia trattato le tre deputate incinte del Pd e di Fli (Iacoboni su La Stampa ci racconta le loro storie) e di come la “Politica” sappia fornire (troppo spesso) pessime e inguardabili performance (Ostellino sul Corriere).

Casini sbarra la porta al premier: “Si dimetta, siamo il primo polo” (QN)

Rutelli: il terzo polo sempre più forte. Il progetto è ormai irreversibile (Corriere)

Nuovo patto Casini-Fini, ma il Fli può sgretolarsi (La Stampa)

Tredici domande alla Politica (comunque finisca la fiducia) (Corriere)

Ma l’euro da solo non basta (La Stampa)

La fiducia appesa a sette voti (Corriere)

Fini: Fli va all’opposizione (La Repubblica)

Federica, lo strano caso dell’onorevole incinta nell’Italia maschilista (La Stampa)

Federalismo e fisco con due velocità (Sole24Ore)

Che cos’è la sfiducia (La Stampa)

Bossi tentato dal dialogo con l’Udc: “Dopo il 14 si può discutere con Casini” (La Repubblica)

Azione Cattolica: “Le parrocchie? A chi fa politica chiudono le porte” (Unità)

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Rassegna stampa, 11 dicembre

postato il 11 Dicembre 2010
Caro Cavalier fracassa (copyright Europa), non tutti siamo in vendita. Così Pierferdinando Casini respinge al mittente le impresentabili avances del Centrodestra. Ma magari, signori miei, si trattasse solo di avances! Qui siamo di fronte a uno scandalo alla luce del sole, di proporzioni inimmaginabili: bene scrive su La Repubblica Massimo Giannini e il Fatto sintetizza “Onorevoli vendesi”; mancano – ormai – solo i codici a barre abbinati a ogni deputato. La Stampa e Il Messaggero ci raccontano la triste vita di un peones, emblema di questa Seconda Repubblica delle quaglie, mentre Piercamillo Falasca “spiega” loro i motivi della sfiducia e Concita De Gregorio su L’Unità ironizza sulla “normale” dialettica parlamentare di questi giorni. Il tutto mentre la Procura di Roma ha scelto di aprire un’indagine. Nel frattempo: Giorgio La Malfa paga il suo no alla fiducia con la sospensione del Pri (che è un po’ “come se la Fiat cacciasse gli Agnelli”, scrive Libero); il Sole 24 Ore pubblica un interessantissimo dossier sui posti di lavoro che vengono dalla Green Economy; a Oslo viene assegnato il Premio Nobel “a una sedia vuota” (leggete Venturini dal Corriere).

Casini: “Non tutti siamo in vendita” (QN)

“Si sono portati via 100 nostri compagni” (Avvenire)

L’ultimo mesto show del Cavalier fracassa (Europa)

La Fiducia spiegata ai tacchini (Secolo d’Italia)

Via La Malfa: il Pri sospende la sua storia (Libero)

Se anche Enel perde la campagna di Russia (La Repubblica)

Scandalo in Parlamento (La Repubblica)

Quel Nobel a una sedia vuota (Corriere)

Onorevole vendesi (Il Fatto Quotidiano)

Normale dialettica (Unità)

Morta l’Ideologia così trionfa il sato della quaglia (Il Messaggero)

L’occupazione si tinge di verde (Sole24Ore)

L’occasione mancata dopo una vita da peones (La Stampa)

Il Pdl attacca i pm: “grave la loro intromissione”. Controdenuncia pronta (Corriere)

“Dalla parte della vita”: la Binetti raccoglie le firme (Corriere)

Compravendita dei deputati. Inchiesta aperta (La Stampa)

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