postato il 27 Novembre 2011
Casini, che trovate sul Messaggero, ribadisce quanto abbiamo sostenuto fino ad oggi: il Governo Monti non è una parentesi della politica italiana; è un vero e proprio spartiacque. Noi, infatti, faremo alleanze politiche solo con chi sosterrà le riforme di questo esecutivo: in base a questo, e non più alle vecchie categorie della politica, si delineeranno le coalizione future (sulla stessa linea anche l’intervista che Susanna Turco fa al nostro Gianluca Galletti, su l’Unità). Da non perdere, poi, il sondaggio pubblicato sul Sole e commentato dal prof. D’Alimonte: continua la nostra crescita, oggi siamo dati all’8,4% insieme a un Terzo Polo, in splendida forma, al 17%. E siamo solo all’inizio.
Casini: sull’appoggio al governo si giocano le alleanze future (Il Messaggero)
D’Alimonte – Il sondaggio. Cala il Pdl ma il Pd non «cresce». UDC all’8,4% (Roberto D’Alimonte, Sole24 Ore)
Intervista a Gianluca Galletti: «Nuove alleanze Nasceranno dalle riforme di oggi» (Turco Susanna, L’Unità)
“Sì a un’Italia presidenzialista” Nasce il movimento della Craxi (Maurizio Giannatasio, Corriere)
Saraceno: “Sì alla flex security ma con stipendi più alti” (Vladimiro Frulletti, l’Unità)
Perché il governo deve privatizzare Eni, Enel e Finmeccanica (Roger Abravanel, Corriere)
postato il 24 Novembre 2011
In una lunga e interessante intervista a Panorama, Pier Ferdinando Casini rilancia la centralità dell’Udc e del Terzo Polo nei recenti sviluppi politici – “noi non vogliamo fare il sindacato di Monti e creargli trabocchetti lungo lavia. Gli abbiamo dato una delega e dobbiamo avere fiducia, non era il primo che passava, era il numero uno” – e lancia la proposta di una Große Koalition con Pd, Pdl e Terzo Polo per governare il Paese dopo il voto – “sarebbe stato molto difficile vedere Alfano e Bersani nello stesso governo. Ma a me piacerebbe che stessero insieme per presa volontà e che le ali estreme vengano in qualche modo emarginate”. Tutto è in movimento e noi saremo protagonisti dei grandi cambiamenti, “al Centro dell’Italia”, per riprendere il titolo di una bella intervista al Prof. Giovagnoli, che trovate su Liberal: i sondaggi ci danno in crescita costante e continua, ci sono tutte le carte in regola per fare qualcosa di importante. Infine, leggete l’intervista al Sen. Ichino su Studio (visto che, probabilmente, la prossima riforma del mondo del lavoro sarà strutturata sulla sua concezione di flexsecurity) e l’editoriale – come al solito, imperdibile – di Alesina e Giavazzi sul Corriere: l’euro è sull’orlo del baratro, per salvarlo serve l’intervento forte di una BCE forte.
Casini: “Ci penso io al nuovo compromesso storico” (Emanuela Fiorentino, Panorama)
Casini lancia il premier al Quirinale: “Di sicuro non rimarrà disoccupato”. (Goffredo De Marchis, la Repubblica)
«Al Centro dell’Italia». (Gabriella Mecucci, Liberal)
Sondaggio: cade il Pdl, Terzo Polo al 15 % (QN)
Dal convegno di Todi alla prudenza del governo Monti, sono queste le basi per la futura rifondazione cattolica in politica. (Bruno Vespa, Panorama)
Caro Rutelli, ma lo ha deciso lei che il bipolarismo ha fallito? (Cerasa Claudio; Rutelli Francesco, Il Foglio)
Pietro Ichino. Cosa deve fare il governo Monti in materia di lavoro secondo il Senatore del PD (Anna Momigliano, Rivista Studio)
C’è una sola via d’uscita (Alberto Alesina e Francesco Giavazzi, Corriere)
postato il 23 Novembre 2011
Il Terzo Polo continua compatto la propria strada nel Paese e in Parlamento: ieri, alla presentazione del nuovo libro di Rutelli, Casini ha ribadito il sostegno forte e incondizionato all’operato del Governo Monti e ha sottolineato che faremo tutto quanto è in nostro potere per “sminare” il suo cammino. Cammino che ci riguarda da vicino, perché – come sosteniamo da tempo – gli recenti sviluppi politici rappresentano l’inizio di una nuova fase, che riguarderà da vicino anche la stessa struttura del nostro sistema politico: vi potete fare un’idea più accurata leggendo gli articoli che abbiamo selezionato per voi, specialmente quelli sul “dopo-Todi”. Su Twitter, nei giorni scorsi, è circolata una simpatica battuta: “i cattolici di Todi dovevano fare un partito e invece hanno fatto direttamente il Governo”; ecco, noi proviamo a ragionare sulle prospettive che si sono aperte e che sono grandi e importanti. C’è, innanzitutto, una diaspora da ricomporre (leggete dal Corriere): ecco perché “quelli di Todi” (interessante Cocconi su Europa) non si fermano, e sfruttano lo slancio e l’impegno del “governo amico” per tradurre in azione politica concreta una riflessione “teorica” durata 17 anni (leggete su Liberal l’opinione della Binetti).
Il Terzo Polo: smineremo il cammino del governo. Casini e Fini alla presentazione del libro di Rutelli. (Claudio Terracina, il Messaggero)
Napolitano e il nodo immigrati: «Cittadino chi nasce in Italia». (Alessandro Trocino, Corriere della Sera)
Riccardi: «Quei bimbi sono parte del nostro futuro». (Giovanni Grasso, Avvenire)
Cattolici, preferenze e lavoro, il manifesto per il dopo Todi. (La Repubblica)
Quelli di Todi non si fermano. (Giovanni Cocconi, Europa)
Cattolici italiani in politica: «Una diaspora da ricomporre». (Ubaldo Casotto, il Riformista)
Dopo Todi c’è fermento anche nel Pd. (il Riformista)
Il dopo Todi è già iniziato. (Paola Binetti, Liberal)
L’Italia arriva alle elezioni del 2013 con un panorama politico inedito (Francesco Costa, Il Foglio)
postato il 19 Novembre 2011
Il Governo Monti non è e non sarà una parentesi, un incidente di percorso della politica italiana; lo andiamo ripetendo da tanto tempo: questo sarà l’inizio di una nuova fase, civile e sociale, ancora prima che politica. Lo ha ribadito anche Casini, nel suo intervento alla Camera di ieri, tornando a votare la fiducia a un governo dopo “5 anni di digiuno”: bisogna lavorare insieme seguendo un disegno comune e, pur sapendo ciò che ci divide, punteremo a valorizzare ciò che ci unisce – mandando in soffitta, almeno temporaneamente, gli scontri ideologici e le posizioni preconcette. Che questi giorni precludano a grandi novità sul campo, lo spiegano anche il neoministro della Cultura, Lorenzo Ornaghi, intervistato dal Corriere, e Mariantonietta Colimberti, su Europa: quest’estate si è parlato a lungo di un rinnovato impegno dei cattolici in politica ed ecco che questo nuovo Governo ha rappresentato il primo e utile banco di prova in tal senso. Superato, almeno per ora, a pieni voti.
Casini: dal sostegno al governo nasceranno nuove alleanze. (Nino Bertoloni Meli, il Messaggero)
La politica non perda questa occasione. (Pier Ferdinando Casini, Liberal)
Ornaghi: “Il governo Monti segna il risveglio dei cattolici in politica”. (Goffredo De Marchis, la Repubblica)
Casini: esecutivo non poteva affrontare ora i temi etici. (Corriere della Sera)
E Casini apre al Pd: si può fare insieme la legge sul fine-vita. (Simone Collini, l’Unità)
Bagnasco «riunisce» i leader: la vita non divida! (Carlo Marroni, il Sole 24 Ore)
Cosa può cambiare Todi al governo. (Mariantonietta Colimberti, Europa)
L’entropia del Pdl, fra montiani e anti montiani, ex finiani, pretoriani pentiti e già sedotti dal Terzo polo. (Salvatore Merlo, il Foglio)
Twitter, 50 italiani da seguire. Giornalisti, politici, influencer della Rete: a chi dare il follow? (Gaia Berruto, Wired)