Tutti i post della categoria: Rassegna stampa

Rassegna stampa, 2 Settembre ’12

postato il 2 Settembre 2012
Pier Ferdinando Casini rincara la dose e torna a ricordare che con chi rifiuta l’Agenda Monti non c’è possibilità d’accordo né di alleanza. Questo Governo non rappresenta una parentesi e non è accettabile che nella prossima legislatura si lavori per smontare le riforme e i provvedimenti che ha varato: bisogna anzi procedere con più coesione e continuità sulla strada tracciata dall’attuale premier (ipotesi che dà fastidio a molti: leggete l’opinione di Mondo su La Stampa, secondo cui il vero bersaglio dell’attacco a Napolitano è proprio Monti). A proposito di strada tracciata, Rogari sul Sole indica i punti salienti della road map per la crescita del Governo, mentre Fornero – intervistata sul Corriere – spiega cosa proporrà all’esecutivo in materia di detassazione del lavoro e taglio del cuneo fiscale per le aziende più virtuose. Da leggere, infine, una serie di commenti che abbiamo selezionato per voi sul lascito morale, culturale e spirituale del Cardinale Martini.

Casini: mai con gli anti-Monti. Bersani cerca la mediazione. (Mario Ajello, il Messaggero)

Casini sfida i nemici del premier: mai intese con chi rifiuta la sua agenda. (Avvenire)

Casini: non mi alleo con chi è contro Monti. (il Sole 24 Ore)

L’agenda per la crescita: La road map della produttività. (Marco Rogari, il Sole 24 Ore)

Fornero: Il taglio del cuneo fiscale alle imprese che coinvolgono i lavoratori. (Antonella Baccaro, Corriere della Sera)

Mali antichi insidiano il nostro fragile Paese. (Eugenio Scalfari, la Repubblica)

I malumori dei grillini: Troppi poteri al leader. (il Messaggero)

Da incoscienti assalire Napolitano. (Giampaolo Pansa, Libero)

Ma il bersaglio vero è Monti. (Lorenzo Mondo, La Stampa)

La profezia del cardinale Martini. Un concilio per una Chiesa collegiale. (Alberto Melloni, Corriere della Sera)

Una federazione di popoli diversi. (Ernesto Galli Della Loggia, Corriere della Sera)

Martini, l’uomo della speranza. (Adriano Sofri, la Repubblica)

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Rassegna stampa, 1 settembre ’12

postato il 1 Settembre 2012
Ricca rassegna stampa, oggi. L’intervento alla festa democratica a Torino, ieri, di Pier Ferdinando Casini ha riscosso molto interesse nel mondo dell’informazione e su tutti i giornali trovate dettagliate cronache dell’incontro: da non perdere quelle di Geremicca su La Stampa e di Casadio su Repubblica (tra noi e chi pensa che il Governo Monti faccia macelleria sociale c’è un abisso; non è Vendola che non ci vuole, siamo noi a ritenerlo incompatibile con noi). Continua il lavoro del Governo: Monti ha dato la scossa ai suoi ministri, c’è poco tempo ma molto da fare, per cui non sono permessi ritardi o mollezze. Due interviste “ministeriali” da segnalare: Catania, ministro dell’Agricoltura, su Avvenire spiega che un Monti è l’unico che può salvare e trasformare il Paese; Profumo, ministro dell’Istruzione, spiega a Repubblica il nuovo (finalmente!) concorso pubblico per docenti che ha avviato. Sempre alta la tensione intorno alle intercettazioni di Napolitano: Grasso, sul Corriere, se la prende con le “menti raffinatissime” che starebbero pescando nel torbido per colpire il Colle e destabilizzare il Paese, mentre Prospero – su l’Unità – attacca i partiti e i giornali che si prestano a manovre simili (è il “Partito Unico dei Populisti”, scrive). Da leggere, infine, due ricordi del defunto Cardinale Martini: Mons. Ravasi, sul Sole, ne ricorda la vita e il magistero, mentre proprio il premier Monti, sul Corriere, sottolinea la dimensione europea e sovranazionale del suo operato. 

Casini: “Se Renzi vince le primarie il Pd si spacca” (Federico Geremicca, La Stampa)

Casini incalza il Pd sulle alleanze: “Tra voi e Vendola c’è un abisso” (Giovanna Casadio, la Repubblica)

Carta d’identità elettronica e crescita. Monti dà la scossa ai ministri (Olivia Posani, QN)

“Prima c’è l’anticorruzione”. Palazzo Chigi non cambia le tappe del pacchetto Severino (Goffredo De Marchis, la Repubblica)

Catania: “Monti resti o sarà una catastrofe” (Marco Iasevoli e Vincenzo Spagnolo, Avvenire)

Profumo: “Scuola, addio alle graduatorie d’ora in poi in cattedra per concorso” (Corrado Zunino, la Repubblica)

Grasso: “Come nel ’92, attacco di menti raffinatissime a giudici e Quirinale” (Maria Antonietta Calabrò, Corriere)

Il partito unico dei populisti (Michele Prospero, l’Unità)

Non blocchiamo la riforma del lavoro prima ancora d’averla provata (Federico Vione, Avvenire)

La Memoria e il dilemma (Mario Monti, Corriere)

Le quattro stagioni di Martini (Gianfranco Ravasi, Sole24Ore)

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Rassegna stampa, 31 agosto ’12

postato il 31 Agosto 2012
Sale al massimo la tensione politica, dopo l’articolo di Panorama sulle intercettazioni del Presidente Napolitano. Il Colle ha reagito con la massima durezza, ricordando che il Presidente non è ricattabile, mentre Palazzo Chigi ha diffuso una nota in cui ha invitato a opporsi “ad ogni tentativo di destabilizzazione del Paese, inteso a minare in radice la sua credibilità. Il Paese saprà reagire a difesa dei valori costituzionali incarnati in modo esemplare dal Presidente Napolitano e dal suo impegno instancabile al servizio esclusivo della Nazione e del suo prestigio nella comunità internazionale”. Anche il Ministro Severino, intervistata su Avvenire, esprime tutta la sua vicinanza a Napolitano, ricordando che la pubblicazione o meno del contenuto delle intercettazioni è una decisione che spetta solo alla Corte Costituzionale. Da leggere, a questo proposito, i commenti di Massimo Franco sul Corriere (è una campagna di illazioni ordita da pochi ma che danneggerà tutti) e Ezio Mauro, su Repubblica (che se la prende con Panorama e con una parte della destra che vuole minare la credibilità di Napolitano). Spazio poi all’economia: De Mattia, su MF, sostiene che gli apprezzamenti fatti da Merkel sullo stato del nostro Paese sono un invito a continuare su questa strada, non un motivo per rilassarsi; Penati, su Repubblica, è più pessimista e ricorda che, per la prima volta dallo scoppio della crisi, la BCE ha ammesso la possibilità che l’euro per come lo conosciamo possa finire (per questo bisogna ridurre i deficit nazionali e riequilibrare la crescita a livello europeo); Porro, sul Giornale, spiega bene l’equivoco di questi giorni sul Carbosulcis: quelle miniere hanno assorbito e sperperato miliardi di fondi pubblici in tutti questi anni, la scelta è quindi tra il suo salvataggio o la sua chiusura, con conseguente salvataggio dell’economia del nostro Paese.

Il Quirinale: ricatti impossibili. Solidarietà dal premier Monti (Alessandro Trocino, Corriere)

Napolitano: non sono ricattabile (Umberto Rosso, la Repubblica)

Severino: “Contro il Colle campagna di illazioni” (Vincenzo Spagnolo, Avvenire)

Il gioco di pochi, il danno di molti (Massimo Franco, Corriere)

Verità e demagogia (Ezio Mauro, la Repubblica)

Dopo il paluso della Merkel l’Italia non si rilassi (Angelo De Mattia, MF)

Il vero euro-rischio (Alessandro Penati, la Repubblica)

Cosa bianca, si lavora senza fretta. Passera alla festa Udc (Il Messaggero)

Le elezioni e la legge che non c’è (Franco Debenedetti, Sole24Ore)

Benzina, allo studio ritocchi alle tasse (Lorenzo Salvia, Corriere)

Se salviamo quella miniera uccidiamo l’economia (Nicola Porro, il Giornale)

Romney sfida Obama al centro (Mario Platero, Sole24Ore)

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Rassegna stampa, 30 agosto ’12

postato il 30 Agosto 2012
Ieri faccia a faccia tra Monti e Merkel, a Roma. Il cancelliere tedesco si è detto soddisfatto del lavoro portato avanti dal nostro governo (Valentina Conte, su Repubblica, lo riassume eccellentemente, mostrando la netta inversione di tendenza dopo anni di imperdonabile lassismo), ma si dice preoccupato per il futuro: chi governerà dopo le prossime elezioni sarà in grado di continuare sulla strada tracciata da Monti? Per questo Carlo Bastasin, sul Sole, ricorda che il vero scudo di cui ha bisogno l’Italia non è quello della BCE, ma è quello di un “fare sul serio”, senza lasciarsi trascinare dagli eventi o dalla paura di perdere il consenso. Il Governo per ora procede spedito: sul Foglio, Michele Arnese racconta di come i provvedimenti ispirati dall’economista Giavazzi rimoduleranno gli incentivi pubblici ed eviteranno un aumento delle tasse; mentre il senatore dem Morando, intervistato da La Mattina su La Stampa, ammonisce il centrosinistra a non buttare a mare l’Agenda Monti (per questo leggete l’intervento di Simoni sul Sole, che se la prende con la proposta Camusso di rivitalizzare un’industria di Stato – sigh).

E Angela interroga Mario sul dopo-tecnici: “Ci preoccupa l’ondata dei populismi” (Francesco Bei, la Repubblica)

In pensione più tardi di tutti, via l’articolo 18, così l’Italia ha rispettato i patti con la Ue (Valentina Conte, la Repubblica)

Il vero scudo è fare sul serio (Carlo Bastasin, Sole24Ore)

Così grazie al lavoro di Giavazzi il governo eviterà altre tasse (Il Foglio)

Morando (PD): “Vendola sbaglia, dobbiamo riprendere l’agenda di Monti” (Amedeo La Mattina, La Stampa)

Vietti: “Abusi sulle intercettazioni, una riforma ormai è indispensabile” (il Giornale)

Bagnasco: “Riforma dello Stato e rifondazione della politica” (Gian Guido Vecchi, Corriere)

Le 161 crisi, perché i malati non sono tutti uguali (Dario di Vico, Corriere)

La vista corta di ci vuole l’industria di Stato (Marco Simoni, Sole24Ore)

Invece sarebbe meglio che il welfare si affidasse di meno allo Stato (Stefano Scabbio, MF)

Rai, i blitz a sorpresa e le riunioni ristrette di Gubitosi-Tarantola (Virginia Piccolillo, Corriere)

L’ultima polemica che turba il Colle (Marzio Breda, Corriere)

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Rassegna stampa, 29 agosto ’12

postato il 29 Agosto 2012
Intervista centrale di Pier Ferdinando Casini, oggi. Il nostro leader risponde a Bersani, che ieri aveva detto di preferirgli Vendola, spiegando che è chiaro che noi e il PD stiamo facendo una gara diversa: alle elezioni sinistra, destra e centro saranno avversarie e se la sinistra modello Vasto andasse al governo, anche solo con Bersani e Vendola, noi saremmo naturalmente all’opposizione: «abbiamo detto alt a un bipolarismo primitivo che ha prodotto solo delusioni. E ribadisco che non ci arruoleremo mai in eserciti già sconfitti. Noi seguiamo un altro disegno: il prossimo dovrà essere un governo sì politico, ma capace di recuperare l’ispirazione dell’attuale. Il governo Monti ha evitato che l’Italia precipitasse verso un baratro greco». Solo in questa chiave «un patto tra progressisti e moderati è inevitabile», come sembra confermare però lo stesso Bersani (leggete il retroscena di Maria Teresa Meli, sul Corriere). Continua poi il lavoro di Monti, che oggi ha incontrato Merkel, e ha ribadito ancora una volta i punti cardine delle sua azione futura: leggete l’analisi di Giannini su Repubblica e le parole del ministro Patroni Griffi, che conferma che l’anticorruzione sarà la prossima primaria riforma.

Casini: “Noi, fabbrica dei moderati, con il Pd una gara diversa” (Stefano Cappellini, Il Messaggero)

Casini: “Bersani? Va bene così”. E lavora alla grande coalizione (Antonella Rampino, La Stampa)

Il leader Pd e il futuro: patto con l’Udc dopo le urne (Maria Teresa Meli, Corriere)

Monti all’Europa: la mia roadmap (Massimo Giannini, la Repubblica)

Patroni Griffi: “Subito l’anticorruzione” (Francesco Grignetti, La Stampa)

Welfare 2.0? Prevenire, non curare (Carlo Carboni, Sole24Ore)

Pd, la tentazione autoritaria (Luigi La Spina, La Stampa)

La Sicilia metafora dell’Italia (Davide Giacalone, Il Tempo)

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Rassegna stampa, 28 agosto ’12

postato il 28 Agosto 2012
Continua il cammino delle riforme: Monti è stato ricevuto da Napolitano, a cui ha ribadito la sua intenzione a portare a termine la road map tracciata in questi giorni (varando, prima possibile, l’anticorruzione e licenziando il decreto crescita entro il 20 settembre), e completando gli obiettivi precedenti: la priorità, in questo momento, è infatti la spending review. Scoppiano però nuove polemiche, perché il Governo ha studiato un aumento della tassazione delle bevande gassate e superalcoliche, scatenando l’ira dei consumatori e il disappunto di molti (da incorniciare il commento perfetto di Fabio Chiusi, così perfetto che è un peccato che si rivolga solo a “sinistra”: perché è tutta la politica che dovrebbe liberarsi dalla maledetta idea di trattare i cittadini come sudditi). Oscar Giannino, sul Messaggero, indica quindi quali i passi da compiere per mettere in campo una credibile strategia per la crescita (agli occhi giustamente diffidenti del mercato la differenza tra il dire e il fare sta tutta nel realismo e nell’irreversiblità delle riforme – leggete anche il pezzo di Soave sulla riforma Fornero). Tutto questo mentre il leader Pd sembra aver rotto gli indugi e scelto di allearsi con Vendola, piuttosto che con Casini e l’Udc: poco male, noi lavoriamo per organizzare il campo moderato e liberale. Però, caro Pierluigi, se permetti: ti inviteremmo a fare questo ragionamento anche sul locale, partendo magari dalla Sicilia e dalla sfida tra Crocetta e Fava: così, giusto per dire.

Corruzione, il premier da Napolitano (Andra Garibaldi, Corriere)

Decreto crescita entro il 20 settembre (Carmine Fotina, Sole24Ore)

La priorità è attuare la spending (Eugenio Bruno e Antonello Cherchi, Sole24Ore)

Elsa Fornero contro la retromarcia (Sergio Soave, Il Foglio)

La spinta che serve al rilancio del Paese (Oscar Giannino, il Messaggero)

Bersani ha scelto: “Casini-Vendola? Meglio Vendola” (Annalisa Cuzzocrea, La Repubblica)

L’ipotesi listone agita i dem (Rudy Francesco Calvo, Europa)

Di sinistra, proibizionismo e progresso (Fabio Chiusi, il Nichilista)

Pizzarotti, 100 giorni tragicomici (Lucia Galli, il Giornale)

La svolta europea della Merkel (Adriana Cerretelli, Sole24Ore)

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Rassegna stampa, 27 agosto ’12

postato il 27 Agosto 2012
Come vi avevamo anticipato nei giorni scorsi, il Premier Monti non ha affatto intenzione di rassegnarsi a una conclusione affrettata della sua esperienza di governo (ammesso che si possa circoscrivere a una sola esperienza): come ci raccontano Galluzzo e Trocino, sul Corriere, il Governo ha pronto uno sprint finale sulle riforme da portare a casa (in primis, l’anticorruzione). Il ministro della funzione pubblica, Patroni Griffi, spiega di aver preparato un cronoprogramma, al fine di rendere irreversibili le riforme fatte e quelle che restano da fare (da non perdere pure l’altra intervista “ministeriale”, quella a Riccardi, che sottolinea come l’esperienza tecnica abbia ridato cultura di governo al Paese). Ma la partita di Monti (e la nostra, va da sé) non si gioca solo in Italia: è in Europa (più che altro tra i falchi tedeschi della BuBa) che ci sono resistenze e difficoltà da superare e vincere; leggete, pertanto: l’analisi di Tonia Mastrobuoni, sul ruolo di Mario Draghi nel convincere Merkel a rinunciare alla linea dura, in favore di maggiore collegialità; il commento di Massimo Giannini, proprio sull’ostacolo che i falchi della BuBa rappresentano.

Dopo le critiche Monti prepara lo sprint finale (Marco Galluzzo, Corriere)

Dalla giustizia all’economia, pressing (e veti) della maggioranza (Alessandro Trocino, Corriere)

Berlino teme per il dopo Monti: “Si rischia governo anti-euro” (la Repubblica)

Riccardi: “La stagione dei tecnici ha dato cultura di governo” (Marco Conti, il Messaggero)

Patroni Griffi: “Così garantiremo l’irreversibilità delle riforme” (Antonella Baccaro, Corriere)

Fini: “Il prossimo governo sarà politico ma sul premier deciderà il Colle” (Francesco Bei, La Repubblica)

Ma per il presidente BCE è più importante l’appoggio di Angela (Tonia Mastrobuoni, La Stampa)

Atti sediziosi (Massimo Giannini, la Repubblica)

Addio laboratorio nazionale. Oggi la Sicilia balla da sola (Amedeo La Mattina, la Stampa)

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Rassegna stampa, 25 Agosto ’12

postato il 25 Agosto 2012
Ieri CDM sulla crescita: 9 ore fiume, con le relazioni di tutti i ministri per mettere a punto, insieme, una nuova strategia della crescita. La cronaca migliore della riunione la fa Martini su La Stampa: le idee di Passera e Fornero, l’equilibrio di Monti (e anche i suoi timori), l’ok – tra le riserve – di Grilli e la sintesi fulminante di Riccardi; è andato in scena un rituale assolutamente nuovo, forse più da Consiglio di facoltà che da CDM, ma con punti cardine ben precisi. Pare che Monti abbia ripetuto che se i partiti vogliono tornare al voto già a novembre, può andare bene, ma la sua determinazione nel completare la legislatura è totale: e ha intenzione di farlo con un ultimo, deciso sprint sulle riforme. Forquet sul Sole è categorico, a questo proposito: bisogna fare chiarezza col Paese; l’esperienza del Governo attuale (che non è una semplice parentesi non ripetibile, caro Bersani) può ancora dare molto, ma ci vuole l’impegno e la disponibilità di tutti gli attori in causa. Abbiamo riguadagnato la fiducia dei mercati, non sprechiamo l’occasione.

Il verbale delle 9 ore. Idee, richiami e battute. Poi un vassoio di panini. (Andrea Garibaldi, Corriere della Sera)

Monti ai suoi ministri: Penso che finiremo la legislatura. (Fabio Martini, La Stampa)

Digitale e start up, il dossier di Passera. (Andreina Baccaro, Corriere della Sera)

Scuola, concorso per 12mila docenti. (Claudio Tucci, il Sole 24 Ore)

L’obbligo della concretezza (Fabrizio Forquet, il Sole 24 Ore)

Quel filo spezzato con gli elettori. (Michele Ainis, Corriere della Sera)

L’Udc sfida Bersani: Monti anche nel 2013. (Silvio Buzzanca, la Repubblica)

Un’inchiesta che non sta in piedi. (Enrico Deaglio, Il Foglio)

A domanda risponde. Bravo. (Giuliano Ferrara, Il Foglio) 

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