Tutti i post della categoria: Politica

Le pretese di “patron” Berlusconi: comandare (anche) in casa d’altri

postato il 18 Gennaio 2010

Pubblichiamo da Polisblog.it il post di passator cortese

Può essere più o meno simpatico o antipatico Pierferdinando Casini e si può condividere o rifiutare la linea dell’Udc. Ma quel che Pdl (soprattutto) e (anche) Pd sostengono, è paradossale, per non dire “ridicolo”.

In particolare Silvio Berlusconi (con il codazzo dei vari Capezzone, Bondi, Bonaiuti, Cicchitto e per fare abbassare le orecchie a Bossi) pretende di dare gli ordini ad alleati ed avversari, come se Casini fosse un dipendente del Cavaliere e l’Udc la dependance del partito del predellino. La stessa cosa vale per le pretese del Pd.

Non da ieri l’Udc dice di voler superare questo bipolarismo (secondo Casini responsabile della crisi generale italiana) e di voler contrastare i due maggiori partiti (Pdl e Pd) su cui il bipolarismo/bipartitismo si regge.

I centristi tendono quindi a rimanere “autonomi” “, alleandosi con chi a loro conviene di più, per prendere più potere e rafforzarsi, e dopo le regionali costruire quel terzo polo pronto a dare la spallata al bipolarismo bislacco e coatto. Posizione discutibile ma legittima politicamente.

Perché Berlusconi, Bossi (e anche Bersani) si arrabbiano tanto quando vedono che l’Udc si allea un po’ di qua e un po’ di là, o corre da sola? Perché invece di sbraitare tanto non giocano l’unica carta “legittima” che hanno in mano, cioè semplicemente decidere di non allearsi con l’Udc, togliendo a Casini la possibilità di scegliere in quale dei due forni prendere il pane? Tutto qui.

Ma non possono continuare a lamentarsi per non poter comandare in casa d’altri. Saranno poi gli elettori a dire la loro. Nell’urna.

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Regionali, c’è rischio di un nuovo cedimento del Pdl alla Lega

postato il 16 Gennaio 2010

Tutte le polemiche nei confronti dell’Udc e di eventuali alleanze sul territorio tra Pdl e centristi per le elezioni regionali non sono altro che una tappa di un ulteriore cedimento del Pdl alle ragioni della Lega. Prima la Lega ha imposto di escludere l’Udc, poi ha egemonizzato la politica del governo, si è presa il Nord con tutti i governatori, e infine l’ultimo cedimento alla Lega è di impedire che ci siano alleanze con l’Udc in altre parti del Paese. Così la Lega diventa artefice e regolatore di tutta la politica italiana, anche nelle zone in cui non è presente come il Mezzogiorno.
E’ chiaro che l’Udc non ha una linea che possa essere accettata dal Pdl, sennò saremmo al governo. E’ sacrosanto che Berlusconi non accetti la nostra linea, sacrosanto che noi non accettiamo la loro.

Pier Ferdinando

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Noi giovani, nati stanchi?

postato il 15 Gennaio 2010

Envelope, di Tim Morgan“Riceviamo e pubblichiamo”
Forse sì, è vero. Siamo nati stanchi perché, da quando siamo venuti al mondo, abbiamo sentito parlare tantissimo di noi, ad ogni competizione elettorale, ad ogni comizio, tribuna politica dopo tribuna politica. Peccato però che le parole siano rimaste aria al vento e nessun provvedimento si sia mai concretizzato.
Una legge che ci obblighi a uscire da casa a diciotto anni? Perché no! Subito dopo andiamo ad elezioni perché se un motivo c’è per scrivere una legge simile è tutto da imputare alla politica e in primis a questo governo.

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Dicono no ai due forni, ma poi vogliono i nostri voti

postato il 15 Gennaio 2010

Tutti dicono no alla politica del doppio forno pero’, dato che i nostri voti contano, mi chiamano per capire in quale dei due forni mettiamo il nostro pane. Noi non siamo arruolabili né comprabili. Se ci accettano così bene, altrimenti continuiamo ad andare da soli. Non ci interessa andare alla corte della sinistra o della destra. Non c’è nessuna alleanza nazionale, e ciascuno dei rappresentanti del mio partito in sede locale decide la strada da prendere.

Pier Ferdinando

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A Rosarno lo stato è morto

postato il 9 Gennaio 2010

A Rosarno lo Stato non c’è, lo Stato è morto. E’ la ‘ndrangheta che regola i rapporti sociali. La Lega ha parlato delle ronde, ma la verità è che a Rosarno aspettavano le forze dell’ordine e non le ronde, che non risolvono nessun problema. E le forze dell’ordine non sono arrivate prima di 24-48 ore.
Bisogna che ci facciamo naturalmente carico dell’indignazione della gente, pero’ bisogna anche ricordare che ci sono degli italiani che sfruttano questi poveracci e li fanno vivere come delle bestie. Se un italiano affitta una casa a 50 poveracci è giusto che l’appartamento venga sequestrato, la legge c’e’ ed è sacrosanta. Non dobbiamo guardare la realtà solo dalla parte che ci fa comodo.

Pier Ferdinando

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Gli scontri di Rosarno

postato il 9 Gennaio 2010

Rivolta di Rosarno, di Antonello ManganoTorna al centro del dibattito politico il tema dell’immigrazione, dopo le tensioni e gli scontri che a Rosarno, in Calabria, hanno avuto per protagonisti centinaia di immigrati. Scontri nati da un atto di aggressione contro la comunità degli immigrati del posto, che a violenza hanno risposto con violenza, mettendo a soqquadro la città.

Da un lato la rabbia di chi, da anni, lavora in condizioni di sfruttamento, prestando le proprie braccia ai campi, spostandosi dove serve e vivendo nell’indigenza totale (anche i silos diventano delle case). Dall’altro la preoccupazione degli abitanti di Rosarno, dopo la rivolta nella quale la città è stata messa sottosopra nonostante, sottolineano, con gli immigrati i cittadini si siano sempre comportati bene, tralasciando l’aggressione compiuta da pochi sconsiderati. [Continua a leggere]

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In Puglia il primo laboratorio, ma non guiderò un’armata Brancaleone

postato il 8 Gennaio 2010

L'intervista a Repubblica“Pubblichiamo da La Repubblica”

di Francesco Bei

“La Puglia è la cartina di tornasole”. Pier Ferdinando Casini ne è convinto, quella regione “può essere davvero un laboratorio nazionale” per capire come evolve l’assetto politico. L’ l’Udc sostiene il candidato del Pd Francesco Boccia, mentre nel Lazio la scelta è caduta su Renata Polverini. [Continua a leggere]

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Facciamo le riforme

postato il 7 Gennaio 2010

Insieme maggioranza e opposizioni per il bene del Paese
Io sono per fare le riforme. Credo che ci convenga accompagnare Berlusconi in questo percorso riformista che ha annunciato, in un processo di riforme che servano al Paese, e non fargliele fare da solo. Spero che il Pd voglia fare altrettanto.

Pier Ferdinando

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“Non sarò il nuovo Prodi, ma il futuro è incerto”

postato il 7 Gennaio 2010

Convegno“Pubblichiamo da Il Corriere della Sera”
di Paola di Caro
Al centro dell’attenzione da settimane, oggetto del desiderio di centrodestra e centrosinistra, ambito, corteggiato, blandito, perché quel 6,5% e rotti di cui è accreditato fanno gola, nonché la differenza tra una vittoria e una sconfitta. Ma siccome Pier Ferdinando Casini è politico smagato, sa che le parole flautate di oggi possono diventare le accuse di domani e sa che la decisione dell`Udc di schierarsi in alcune regioni con il Pd, in altre con il Pdl, in altre di correre in solitudine, alla fine avrà un prezzo.
Che però non lo spaventa: «Tutti ci tirano da una parte o dall`altra, e inevitabilmente tutti saranno scontenti dell`esito finale. Lo so, mi dispiace, ma non è che, per fare contenti gli altri, possiamo cambiare una politica perla quale veniamo da 4 anni di sacrifici. E poi – aggiunge con un sorriso – se anche ci fossimo alleati in 14 regioni su 15 con il Pdl, non sarebbero stati contenti lo stesso… Come anche il centrosinistra: devono capire che non ci interessano formule alla Prodi, non vogliamo ricostruire l`Ulivo facendo la ciliegina moderata di uno schieramento in cui c`è tutto e il contrario di tutto».

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Puglia, ok a Boccia ma lunedì presenti la sua coalizione

postato il 5 Gennaio 2010

Assemblea delle regioniL’Udc è disponibile ad appoggiare Francesco Boccia a patto che entro lunedì presenti la coalizione che lo sostiene. Non perdiamo altro tempo, basta inutili esplorazioni, evocazioni di primarie e altri diversivi.
Vendola faccia quello che vuole ma usciamo da questo gioco che ci sta impantanando e sta delegittimando la politica pugliese. Il Pd deve scegliere tra la strada del riformismo e quella che la tiene paralizzata dai veti dell’ultrasinistra. [Continua a leggere]

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