Tutti i post della categoria: Economia

Le chiacchiere stanno a zero, per la famiglia non c’è nessun sostegno nel ddl stabilità

postato il 18 Novembre 2010

Sulla famiglia siamo al ‘redde rationem’: c’e’ un emendamento dell’Udc che propone detrazioni e che si puo’ votare o non votare, senza tante scuse.
Qui le chiacchiere stanno a zero: la social card non esiste piu’, il bonus famiglie nemmeno, si fanno grandi convegni nei quali si dicono cose anche condivisibili, ma poi si fa niente in Parlamento.
E’ gia’ importante che almeno oggi, grazie all’Udc, si sia discusso di famiglie in Aula: poi gli atti parlamentari chiariranno chi ha votato a favore o contro la famiglia.

Pier Ferdinando

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Ipotizzare ora le elezioni è da irresponsabili

postato il 17 Novembre 2010

In presenza di una situazione critica dell’euro e di tutta l’economia europea è da irresponsabili fare ipotesi sulla data del voto anticipato. Questa non e’ la Repubblica delle banane, siamo ancora una Repubblica parlamentare ed e’ il Presidente della Repubblica ad avere il compito di sciogliere le Camere. Questo toto-elezioni, così come la compravendita di parlamentari, denuncia la grande irresponsabilità di uomini di governo che dovrebbero guardare cosa accade in Europa. Ieri il Presidente dell’Ue ha lanciato un allarme sul rischio che salti l’euro e l’Unione. E noi sembriamo sulla luna, sembriamo dei fantasmi che non si rendono conto di cosa c’e’ nel mondo. Andando avanti cosi’ non so dove finiremo.

Pier Ferdinando

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Una campagna degli stracci è una perdita di tempo enorme

postato il 14 Novembre 2010

Bisogna trovare una soluzione diversa

Mi auguro che Berlusconi non ci costringa al voto. Ma questa e’ una scelta sua. Se vuole costringerci a votare, voteremo. Dopodiché, mi auguro che tutti troveremo una soluzione dignitosa che serva al Paese dal momento che una campagna degli stracci che duri cinque mesi, che presumibilmente dara’ gli stessi risultati che abbiamo oggi in Parlamento sara’ una perdita di tempo enorme, che non ci possiamo consentire.
Bisogna trovare una soluzione diversa. Anche le forze economiche e sociali del Paese, dalla Marcegaglia a Bonanni, sostengono che sarebbe una pura follia andare a votare. Con la situazione economica internazionale,  una crisi che porti alle elezioni e che faccia perdere cinque mesi al Paese e’ del tutto irresponsabile. C’e’ la necessita’ di svelenire il clima, al Paese non serve galleggiare, non serve ne’ alla maggioranza ne’ all’opposizione perdere tempo.  Proprio per questo proponiamo un percorso accelerato per l’approvazione della legge Finanziaria e dopo per una verifica parlamentare.

Pier Ferdinando

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Premier si dimetta dopo l’approvazione della legge di stabilità

postato il 10 Novembre 2010

Tirare a campare e galleggiare non serve a nessuno: il governo  non c’è più perché una componente ha già detto che lo abbandona è perché ieri in Aula si è visto che non ha una maggioranza. Per cui penso che Berlusconi prima si dimette meglio è, per il Paese e per lui: in questi casi l’accanimento terapeutico non giova al paziente, anzi produce l’aggravamento della malattia.
Il problema è se Berlusconi riesce a fare un sussulto di consapevolezza della situazione o se continua in questa sorta di ridicolo delirio di autosufficienza. Il problema vero è capire se questa legislatura ha ancora un orizzonte temporale abbastanza ampio o se siamo agli sgoccioli.
Finché non si apre la crisi, l’Udc è e resta una forza di opposizione. La prossima settimana ci sarà il voto sulla legge di stabilità che va votata, perché tutti sanno che il rischio della Grecia è dietro l’angolo e  nessuno vuole compromettere la stabilità finanziaria del Paese.
Dopodiché, o Berlusconi scioglie la situazione o lo farà il Parlamento. Io sono per parlamentarizzare la crisi, per riportarla nel luogo dove si fa la politica.

Pier Ferdinando

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Alitalia… l’avevamo detto

postato il 2 Novembre 2010

Ieri…

Pier Ferdinando Casini, 13 gennaio 2009

Oggi…

Rocco Sabelli (Ad Alitalia), 2 novembre 2010

ALITALIA: SABELLI, DOPO LOCK UP PROPORRO’ FUSIONE CON AIR FRANCE =

(AGI) – Roma, 2 nov. – L’amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, “raccomandera” agli azionisti della compagnia l’ipotesi di una fusione della stessa Alitalia con Air France una volta scaduto il periodo di lock up nel 2013. E’ quanto ha detto lo stesso manager a Bruno Vespa nel libro ‘Il cuore e la spada. 1861-2011′.”La mia opinione personale – ha detto Sabelli – che trasformero’ in una raccomandazione agli azionisti, e di costruire un ‘merger’ tra le due compagnie per confluire in un aggregato piu’ grande. L’azionariato che controlla Air France – ha aggiunto – e’ per il 14 per cento in mano al governo francese e per il 12 in mano al personale. Non e’ detto che i nostri soci non possano avere una partecipazione sull’aggregato, se non superiore a quella del primo azionista, almeno del secondo, in modo da mantenere a un livello rilevante il peso della proprieta’ italiana”.

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Il governo non parli di quoziente familiare se azzera i contributi alle famiglie

postato il 28 Ottobre 2010


E’ inutile che il governo parli di quoziente familiare se poi azzera i contributi alle famiglie italiane, che scivolano dal cento medio all’area della povertà. Siamo preoccupati. Oggi incontrando la Cisl abbiamo posto sul tavolo queste questioni, e naturalmente c’è stata una grande condivisione della preoccupazione per l’azzeramento del welfare. Questo non è accettabile.
Tassiamo dunque gli speculatori e con questi fondi rispristiniamo il welfare. Incontreremo sindacati, parti sociali e Confindustria, nella speranza che si possa ricostruire un tessuto di solidarietà per i più deboli.

Pier Ferdinando

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Tassare speculazioni finanziarie per aiutare le fasce deboli

postato il 27 Ottobre 2010

Sotto la scure dei tagli del ministro Tremonti sono finiti capitoli di spesa di estrema delicatezza, a partire da quelli per il sostegno ai disabili, la ricerca per la sanità pubblica, le politiche sociali delle Regioni, le politiche familiari e le politiche per la gioventù. Il governo ha tagliato i contributi già previsti per le scuole non statali, violando in questo modo il principio costituzionale di libertà di educazione.
Non possiamo pero’ accettare che lo stato sociale venga azzerato. Per questo, con un emendamento alla legge di stabilità, proponiamo di tassare le speculazioni finanziarie, per ritrovare fondi da investire per le famiglie e le fasce deboli della popolazione.
La nostra non è una proposta demagogica, ci siamo fatti carico di trovare coperture reali. Le rendite finanziarie riguardano anche i risparmiatori, mentre il “mordi e fuggi” in borsa dà sì guadagni legali, ma che possono e devono essere tassati.

Pier Ferdinando

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Fiat: Marchionne ha ragione e non va demonizzato

postato il 25 Ottobre 2010

Marchionne non va demonizzato, anche se la Fiat ha ricevuto ingenti contributi dallo Stato, ha cento ragioni, come quando parla di perdita della competitività in Italia o degli stranieri che non investono nel nostro Paese o della grande angoscia in cui versano i giovani costretti ad andare all’estero.
Dice cose sacrosante, non riesco a dargli torto. Bisogna guardare in faccia la realtà, non illudersi che sia diversa. Altrimenti l’alternativa per i lavoratori italiani e’ che si tiri giù la saracinesca delle aziende targate Fiat in Italia e si vada in Serbia.

Pier Ferdinando

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Governo: forze responsabili prima o poi insieme

postato il 25 Ottobre 2010

Se domani si votasse, noi andremmo da soli

Se in questo nostro Paese non mettiamo insieme, prima o poi, le forze responsabili non riusciremo ad affrontare in modo concreto, con provvedimenti anche impopolari, le tante emergenze. La paura e lo sguardo costante puntato verso le elezioni non portano a nulla. Se il premier e Bossi in modo irresponsabile, al cospetto di una situazione di grave crisi economica e finanziaria internazionale, decideranno di sciogliere le Camere, le altre forze presenti in Parlamento non faranno le belle statuine ma si prenderanno la responsabilità di governare questo Paese.
E se domani si votasse noi andremmo da soli, non abbiamo intenzione di allearci con il Pdl o con il Pd. Li avevamo avvertiti che il bipartitismo e il bipolarismo avrebbero consegnato il Paese nelle mani di Bossi da un lato e di Di Pietro dall’altro. Non esiste proprio un’alleanza con due partiti perdenti.

Pier Ferdinando

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Governo Berlusconi: tante promesse, un intenso sapore di bugie

postato il 25 Ottobre 2010

on the road di mammamirkaBerlusconi celebra se stesso e il suo Governo attraverso i suoi successi e con nuove promesse (ricordate i 5 punti), e allora mi pongo la domanda: ma è davvero così?

Vediamo come stanno le cose e lasciamo giudicare alle persone, analizzando i cavalli di battaglia di Berlusconi. Per oggi limitiamoci a 4 punti: Alitalia, Autostrada Salerno – Reggio Calabria, Riforma della scuola, emergenza rifiuti.

La vicenda Alitalia è stata un successo: non direi proprio. Gli stessi Sabelli e Colaninno ammettono che il 2009 è andato maluccio (a volere usare un eufemismo), il 2010 sta pure andando maluccio e se nel 2011 la situzione non migliora, Cai avrà grossi problemi (e di sicuro i “Patrioti azionisti” non intendono aggiungere altri soldi e i lavoratori mugugnano (per non dire che protestano apertamente) anche per i tagli al personale effettuati tanto che avevano dichiarato uno sciopero per il 26 novembre. 
Per quanto riguarda il rimborso agli obbligazionisti e azionisti della vecchia Alitalia, dobbiamo dire che il Ministro delle Finanze ha offerto agli obbligazionisti il 70% del nominale (che però scende al 50% del reale) e agli azionisti circa 0,27 centesimi per azione, ma doveva consegnare i BTZ già per fine novembre, data slittata a fine Dicembre. Dalle notizie di stampa si apprende che entro dicembre 2010 (al massimo per il gennaio 2011) verranno dati i famosi BTZ per il rimborso. C’è da registrare che questa vicenda è stata talmente gestita male che su internet sono fiorite leggende urbane senza alcun riscontro dei fatti: c’è chi scrive che il Governo aumenterà il rimborso senza però citare fonti, ma anzi millantando inesistenti rapporti con il Consiglio dei Ministri; chi invoca vere e proprie alchime segrete, ipotizzando che vi sia un accordo sottobanco per fare entrare i vecchi azionisti e obbligazionisti nella nuova CAI; c’è infine chi afferma, in spregio al codice civile, che si aumenterà il rimborso, ma solo per chi ha aderito e noin riaprendo i termini dell’adesione.

Ma dai fatti citati (rimborso mancato, lavoratori scontenti che scioperano, conti non eccellenti, scarsa liquidità della nuova Alitalia), non direi proprio che la vicenda Alitalia sia stata un successo per Berlusconi, nonostante le sue affermazioni.

Autostrada Salerno – Reggio Calabria: il Premier afferma che entro il 2013 l’autostrada sarà completata. Affermazione perentoria che non lascerebbe adito a dubbi, ma se andiamo a scavare a fondo osserviamo che questa affermazione non potrà mai realizzarsi e resterà un pio desiderio. Infatti lo stesso presidente dell’ANAS, l’ente che gestisce le autostrade, afferma che i soldi bastano solo per l’86% del tracciato e che anzi, per finire i 60 km che mancano all’appello servirebbero altri 2,5 miliardi di euro che al momento non ci sono. Quindi, nel 2013, l’autostrada non sarà completata perchè mancano i soldi, di conseguenza, la promessa del Premier è falsa già fin dall’inizio.

Non solo, ma se consideriamo che per i lavori appaltati sono stati destinati 7,36 miliardi di euro (ovvero 7360 milioni di euro) da distribuire per 383 km (esclusi quindi i 60 km che abbiamo già menzionato e non hanno copertura), otteniamo la cifra di 19,2 milioni di euro per km, una cifra che definire esorbitante è un eufemismo.

Riforma della scuola: Berlusconi ha lanciato una riforma della scuola per premiare il merito, ridurre le spese e migliorare i servizi.

Senza eufemismi direi che l’unica cosa che ha ottenuto è stato un taglio selvaggio delle spese per la scuola, peggiorando i servizi, come affermano le mamme dei bambini, che all’inizio avevano creduto in questa riforma e che sono rimaste profondamente deluse.

E questo stesso concetto lo ribadiscono gli studenti di ogni latitudine e i docenti di tutta italia. Se un intero popolo insorge contro una riforma, direi che questa riforma è tutto fuorchè un successo.

Emergenza rifiuti: premesso che sicuramente ci vuole una maggiore cultura della raccolta differenziata in Italia, è anche vero che la raccolta differenziata, per essere effettiva, prevece a valle la costruzione di un centro di riciclo della plastica, uno per il vetro, uno per i metalli, e un inceneritore per bruciare i rifiuti residuali e ottenendo energia. Berlusconi reputa un successo la risoluzione dell’emrgenza rifiuti a Napoli, ma in realtà si limitò a forzare la riapertura di alcune discariche, dando una soluzione (e un successo) temporanea, ma non duratura, vedesi Terzigno.

E’ troppo facile liquidare queste proteste solo dicendo che “c’è la camorra dietro ai protestanti”, ma bisogna riconoscere che l’emergenza fu affrontata con superficialità e senza un piano preciso. Solo riconoscendo questa mancanza, si può sperare di approntare un paino rifiuti valido.

Non affermerei quindi che questo sia stato un successo per Berlusconi.

Da quanto detto, resta ben poco, quindi, dei “famosi successi” e delle “promesse” di Berlusconi. Nei prossimi giorni vedremo che altri punti, come il piano casa, sono stati disattesi, nonostante il battage pubblicitario che è solito accompagnare le dichiarazioni del Premier.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Gaspare Compagno

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