Alluvione, l’ordine del giorno Udc per far ripartire il Veneto
Dopo l’alluvione che ha duramente messo alla prova la nostra Regione, dopo giorni di totale abbandono da parte delle istituzioni e dell’informazione nazionale, con una settimana di ritardo anche il Governo si è reso conto della gravità della situazione e ha deciso di intervenire.
Accolti tra le proteste sia a Verona che in prefettura a Padova, Berlusconi, Bossi (con figlio Renzo al seguito) e diversi ministri hanno visitato le zone maggiormente colpite e hanno promesso immediati stanziamenti di fondi.
Il clima di sfiducia è ampiamente giustificato, considerando che alcuni nostri comuni come quelli di Abano o di Albignasego, sempre in provincia di Padova, attendono già da tempo i rimborsi per i danni causati dalle trombe d’aria degli anni scorsi, rimborsi che però non sono mai arrivati!
Ma come avevo scritto nel precedente articolo, nonostante la capacità della popolazione veneta di rimboccarsi le maniche nel momento del bisogno sia proverbiale, questa volta questa volta la tenacia non basta: è necessario che alle promesse espresse dal Presidente del Consiglio e dai suoi ministri seguano fatti concreti. Per ripartire servono i “schei”(nel dialetto veneto sono i soldi) dello Stato.
L’ultimo appello per un immediato intervento da parte del Governo è stato sollevato proprio da un esponente del nostro partito, l’On. De Poli. Il Coordinatore regionale UDC del Veneto ha fatto esplicite richieste attraverso un ordine del giorno al ddl stabilità che propone di sospendere gli studi di settore, i pagamenti Ires e Irap di novembre e i contributi previdenziali per i contribuenti veneti.
“Ci aspettiamo” – ha detto Antonio De Poli- ”che la maggioranza lo voti per dare un segnale di concretezza alle solite promesse”.
Noi veneti ci aspettiamo che la risposta della maggioranza e del Governo sia nel segno dell’apertura e speriamo, inoltre, che in futuro possa esserci una più accurata gestione del territorio da parte degli amministratori sia locali che nazionali per evitare il ripetersi di queste tragedie.
“Riceviamo e pubblichiamo” di Francesco Ricco
Vogliamo concretezza! Avanti cosi bravo De Poli!