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“Abbiamo evitato di finire come la Grecia” titolo azzardato, che non è confermato dal testo, che giustamente dice invece: “Il governo ha il compito di evitare all’Italia di fare la fine della Grecia” quindi deduco che l’ottimismo eccessivo per lo scampato pericolo espresso dal titolo non è pienamente da lei condiviso. Comunque preferirei che il governo oltre a non farci arrivare al punto in cui si trova la Grecia, getti anche i presupposti per l’inversione di tendenza. Finora abbiamo visto che si è mostrato forte con i deboli, aspettiamo che faccia altrettanto con i forti. La pressione fiscale continua ad aumentare perchè si stà anche riducendo la base imponibile, con il calo del PIL. Non abbiamo visto coraggio di osare che la situazione richiede. Continuiamo a restare ingabbiati nelle vecchie vischiose logiche sociopolitiche, dobbiamo fare la rivoluzione per avere una inversione di rotta?
oltre 26000 partite iva chiuse, solo nel primo trimestre del 2012. Mi rifiuto di pensare che siano diventati tutti pensionati o che possano vivere di rendita. E’ Più probabile che tartassati e perseguitati dal fisco, abbiamo deciso di tornare nel sommerso per campare …. Come già fanno una infinità di lavoratori in nero e di dipendneti con doppi e triplo lavoro (rigorosamente in nero). Questo è il primo e più clamoroso risultato della cura dei professori della bocconi, tanto caldeggiata dall’UDC, ma che sta portando risultati CATASTROFICI per la gente e per le casse dello STATO, che avranno sempre meno contribuenti da torchiare.
Tutto senza fare davvero pulizia …….
Buonasera Presidente,
a mio modesto parere la questione della pressione fiscale è mal posta.
Purtroppo nel nostro Paese esiste un problema di evasione fiscale come in pochi altri al mondo. Al di là degli alibi che ogni cittadino evasore si da, per giustificare un comportamento obiettivamente riprovevole, e senza indagare sulle cause storiche o sociali che hanno contribuito a diffondere questo mal costume in ampie fasce della popolazione attiva, l’alleggerimento che tutti auspicano potrà ragionevolmente arrivare solo se si verificheranno almeno due condizioni: una riforma fiscale seria e rigorosa e l’incentivazione degli investimenti per far nascere nuove attività produttive nel nostro Paese.
Con la prima si potranno finalmente recuperare in gran parte le ingenti somme sottratte alle casse erariali e troppo spesso cercate nelle tasche dei più deboli (lavoratori dipendenti e pensionati). Per inciso non è realistico pensare che la ricchezza stia nel materasso di chi percepisce uno stipendio fisso mensile.
Ovviamente se a questo si aggiungeranno la nascita di nuovi investimenti e quindi di nuove attività produttive, potrà finalmente rimettersi in moto per davvero tutta l’economia del Paese.
Purtroppo il fenomeno della delocalizzazione non è solo figlio dell’avidità di chi fa impresa, ma spesso anche di una oggettiva difficoltà costituita da una selva di adempimenti e tempi burocratico-tecnici obiettivamente ingiustificabili, quando si tratta di far partire e gestire una nuova attività.
A mio parere quindi soltanto a questo punto, dopo aver preso di petto almeno questi due gravi problemi, sarà ragionevole pensare ad un alleggerimento (vero) della pressione fiscale.
Cordiali saluti
Oltre 26.000 partite iva chiuse, solo nel primo trimestre del 2012. Mi rifiuto di pensare che siano diventati tutti pensionati o che possano vivere di rendita. E’ Più probabile che tartassati e perseguitati dal fisco, moltissimi abbiamo deciso di tornare nel sommerso per campare …. Come già fanno una infinità di lavoratori in nero e di dipendenti con doppi e tripli lavori. Questo è il primo e più clamoroso risultato della cura da cavallo (verso i più deboli) dei banchieri professori della Bocconi, che sta portando risultati CATASTROFICI per la gente e per le casse dello STATO, che avranno sempre meno contribuenti da torchiare. Tutto senza fare davvero pulizia ……. con disoccupati e delinquenza alle stelle. Una generazione di giovani bruciata e di anziani che perdono il lavoro alla fame. Non possiamo stupirci dei suicidi, che sono ancora pochi, perché siamo maestri nell’arte di arrangiarsi, ma fino a quando ??
Infine una riflessione : La politica deve essere intesa come servizio, come volontariato,come tante persone spontaneamente fanno da sempre mettendosi a disposizione del paese. Chi si candida deve poterlo fare una sola volta. Al massimo ottenere un rimborso spese come premio per il tempo dedicato agli altri e perso nel proprio lavoro. Basta truffe e rimborsi milionari. Finirebbe così il sottobosco di milioni di falsi imprenditori e veri ladri che girano attorno ai politici di ogni schieramento. Appalti truccati, fasulli, collusioni, pazzesca corruzione e sperpero di pubblico danaro. Gli attuali politici che hanno clamorosamente fallito nel loro compito, facendo solo danni immensi, devono andare tutti a casa, ovviamente senza premi e vitalizi.
Credo che sia sotto gli occhi di tutti che abbiamo una classe politica davvero non alla altezza del ruolo istituzionale, piena solo di arrampicatori sociali nullafacenti.
Buongiorno, presidente
Ieri sera l’ho visto e sentito ad “otto e mezzo” e mi sono chiesta se tutti gli Italiani che seguivano quella trasmissione hanno colto “l’assurdo” delle sue affermazioni. Lei ha detto che voleva chiamare con il suo vero nome il furbastro “rimborso elettorale”, cioè “finanziamento pubblico ai partiti”. Dico bene? (mi scusi se sintetizzo così grossolanamente) Dopo di che, con la sua scandente dizione, ha voluto segnare quella netta divisione che vi separa da chi fa un uso disonesto (?) di questi finanziammenti e da chi ne fa un uso trasparente (?). Mi scusi, ma lei non nota il suo paradosso? Rivendicare “l’onestà” dell’uso dei fondi a voi destinati e il fatto che questi fondi ve li “prendete, ormai da decenni, contro il risultato referendario”? Non c’è una contraddizione in termini? Avete avallato (tutti quanti i partiti, non voi soli) una legge truffa che aggirava il risultato referendario e mi venite a parlare di trasparenza sull’uso che ne avete fatto? So bene che in questo “paradosso” opacità/trasparenza non siete soli, anche la Bindi, proprio dalla Gruber, ebbe a dire qualcosa di simile. E vi sentite puliti???? e vi sentite onesti??? Vi sentite diversi dagli altri???
Non so se lei, tanto impegnato, ha potuto sentire ciò che ha detto Erri De Luca, sulla stessa rete, subito dopo il programma a cui lei ha partecipato. De Luca ha detto che i politici che ci ritroviamo (non parlava di partiti che sono associazioni, ma proprio di uomini politici) non meritano “per raggiunti limiti di indegnità”. (le parole virgolettate sono quelle espressamente dette da De Luca).
Ecco, mi pare che il pensiero di De Luca sia più che condivisibile.
Questo commento vuole, come sempre, essere un avvertimento sull’aria che tira nel Paese.
Una citoyenne