postato il 8 Luglio 2009 | in "Terremoto"

Terremoto, L’Aquila: dove sono finite le tante promesse?

Gloria Colantoni, volontaria UDC, ci manda un sentito contributo sul suo stato d’animo di cittadina abruzzese nei giorni di svolgimento del G8.

Palazzo Carli, L'AquilaA soli 3 mesi dal sisma del 6 aprile che ha sconvolto L’Aquila e provincia, l’attenzione della stampa e dei media è decisamente calata, abbandonando città e popolazione al suo triste destino.

Ormai più niente si dice su quando accade effettivamente nelle tendopoli del capoluogo abruzzese; più alcuna immagine, testimone della realtà cruda e meschina, appare nelle televisioni nazionali; più nulla si dice se effettivamente le tante promesse del governo hanno iniziato a concretizzarsi.
Sento il bisogno di denunciare quanto sta succedendo, quante ingiustizie la nostra popolazione sta subendo: SOLO TANTE BELLE PAROLE, MA POCHI FATTI!!!

Una delle prime promesse e stanziamenti varati dal governo Berlusconi, riguarda un’indennità pari a 800 euro al mese per i lavoratori autonomi rimasti senza lavoro: un’indennità che ancora alcun lavoratore ha percepito, restando privo di reddito.

L’Aquila, come è ben noto, è una città che fonda la sua ricchezza sul sistema universitario. Forti sono state nei giorni passati, le proteste condotte dagli studenti universitari, nei confronti dell’Assessore alla formazione (Paolo Gatti), che ha rifiutato di incontrare i rappresentanti delle facoltà dell’Ateneo per discutere sulle problematiche relative alla riattivazione della macchina universitaria: ancora non è ben chiaro dove verrano svolte le lezioni del prossimo anno accademico, ci sono borse di studio e dottorati sospesi; per non discutere poi sul problema degli alloggi, dato che il 70% degli studenti, sono pendolari.

E ancora: emergenza TENDOPOLI!!!

La pioggia che da settimane si sta abbattendo sulla città, sta rendendo insostenibile la convivenza nelle tendopoli: ai forti problemi igienici si affianca il timore che le temperature possano scendere bruscamente già a fine agosto (ricordo che L’Aquila è una delle città più fredde d’italia) e che non si riesca più a viver nelle tende fino al 15 settembre, giorno in cui DOVREBBERO essere pronte le prime abitazioni!!!

A tutto questo disagio, l’intelligenza del capo di Governo, ha ben pensato di spostare il G8 ,dalla Maddalena (dove già erano stati conclusi i lavori per ospitare i grandi del mondo) a L’Aquila, che è stata adeguata ad accogliere il summit del 8-9 luglio con opportuni interventi, ulteriori dispendi di energia e di danaro.

L’Aquila resterà blindata sino al 15 luglio; sarà possibile accedere nella città con permessi ed autorizzazzioni speciali e, cosa più assurda, è stata limitata la circolazioni delle greggi.

Non si esclude la possibilità di scontri e violenze, così come non si esclude la possibilità di ulteriori scosse che potrebbero determinare lo spostamento del vertice a Roma; ieri tuttavia, una fonte riservata dell’agenzia Ansa, ha chiarito alcuni aspetti del fantomatico piano d’evacuazione, decretandone l’inapplicabilità. La fonte sottolinea come dietro l’impossibilità di traslocare il vertice, via siano ostacoli organizzativi e logistici, tali da impedire che questa ipotesi sia presa in considerazione.

Probabilmente il G8 a L’Aquila è stato pensato per non dimenticare la città e la gente aquilana: la realtà è che di noi tutti, nessuno più ne parla.

Siamo stanchi delle menzogne del Governo! E’ ora che lo Stato faccia sentire il suo peso! E’ ora di intervenire concretamente!

La foto è di Pablo Moroe ed è sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 2.0

16 Commenti
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Valentina Ottobre
Valentina Ottobre
14 anni fa

Emblematica è la frase sistemata sulla collina di Roio dai comitati cittadine de ‘L’Aquila in occasione del G8: “YES WE CAMP”. Cosa dire altro?

giovanni pelliccia
giovanni pelliccia
14 anni fa

Cara Gloria, mi ricordo bene della tua lamentela già quando ci siamo incontrati e sentire le tue parole dal vivo suonano come tuoni nella coscienza di chi, come noi in Basilicata, ha vissuto l’incubo di un sisma e oggi si trova in una zona ad alta attività sismica. Io, personalmente, non ho vissuto il sisma ma conosco molto bene gli effetti disastrosi ch’esso riflette nelle vite delle persone e nelle città che rimangono per sempre segnate.
La cosa indecorosa è che famiglie con bambini ancora alloggiano nelle tendopoli senza una risposta che lo Stato è tenuto a dare. Io credo che sia davvero uno scandalo usare la sciagura altrui per secondi fini, soprattutto pubblicitari. Noi non dimentichiamo il terremoto e non dimentichiamo voi dell’Abruzzo che vivete questo dramma. Da noi dopo due mesi dal sisma erano già pronti, a Potenza, i prefabbricati per accogliere le famiglie temporaneamente. Forse una soluzione piu’ dignitosa poteva trovarsi per queste povere persone a cui va tutta la nostra solidarietà. L’importante è che le soluzioni d’emergenza, come i prefabbricati da noi, non diventino soluzioni definitive. Teniamo tutti sotto controllo i lavori, che vengano effettuati nei centri storici in maniera conservativa e che, per una volta, in questo paese si facciano le cose a norma di legge.
Grande la macchina di primo soccorso, ma a volte sai Gloria, è meglio spendere in prevenzione che in soccorso, ma ora il danno c’è e questo governo non può piu’ nascondersi dietro maschere mediatiche, noi siamo qui con te per non dimenticare e non far dimenticare che i problemi vanno concretamente risolti, con valori e serietà, chi non è capace di fare ciò è giusto che vada a casa.

giovanni pelliccia
giovanni pelliccia
14 anni fa

anzi perchè non proponiamo al Presidente di riaccendere un po i riflettori in vista del G8, sul tema del terremoto?

gloria colantoni
gloria colantoni
14 anni fa

vero Vale, la scritta sulla collina è proprio il simbolo dello stato d’animo degli aquilani: che qualcuno ne tenga conto

luciano marino
14 anni fa

Ormai gli annunci, le smentite, le promesse non mantenute ecc ecc sappiamo che sono per il presidente del consiglio l’unico modo di fare politica. La politica degli spot deve finire. Non si può giocare, come fa lui, con le esigenze della gente. Specia quando si tratta di terremotati.
Serietà e responsabilità, sono questi i valori che contraddistingue la nostra politica e tu Gloria con le tue parole hai proprio colto nel segno.

Livio Napoleone
Livio Napoleone
14 anni fa

Non c’è da meravigliarsi se la situazione è quella che ci descrivi, cara Gloria. Questo governo e il Presidente del consiglio, che pure è persona simpatica e che dal punto di vista imprenditoriale stimo tantissimo, ha delle caratteristiche pregnanti tipiche dei populismi d’ ogni tempo e luogo: grandi promesse,pochi fatti concreti,ma una grande capacità di presentarsi alla gente come un governo pragmatico, anche grazie al controllo della maggior parte dei media e della stampa. Così è accaduto in occasione del problema dei rifiuti in Campania e ahimè, credo così stia accadendo anche lì in Abruzzo. Certamente, nel caso campano non si può dire che il governo non abbia fatto nulla,ma non è certo vero, come ribadito più volte dai media nazionali e dalla stampa quasi unanime,nonchè in campagna elettorale, che il problema sia stato risolto. Tutt’ altro: alcuni comuni dell’ interland napoletano sono ancora sommersi nei rifiuti, e la stessa Napoli, tranne le zone centralissime della città, è una discarica a cielo aperto. Lo posso affermare con certezza in quanto testimone oculare,infatti qualche mese addietro mi sono recato in Campania E a Napoli e ho potuto constatare di persona la situazione. In questi giorni in Abruzzo c’è il G8, questo porterà grande visibilità al premier e, forse di striscio, a qualche sparuta èlite di persone, ma la stragrande maggioranza delle persone colpite dal sisma, resterà ad aspettare gli aiuti promessi dal governo e non ancora arrivati….Spero per te e per i tuoi conterranei più sfortunati, che non invecchiate…ASPETTANDO GODOT!!!

Ahmed Aly
14 anni fa

Io vedo gente vestita di stracci o abiti usati distribuiti dalla caritas, occhi spauriti, anziani malati, donne incinte, bambini,in tende come animali da stalla.Donne anziane che debbono spogliarsi e lavarsi davanti a decine di persone, mamme che debbono fare la fila anche per portare in bagno i bambini, Intanto sui giornali tutto va bene… è tutto ripartito, la città già blindata diventa totalmente bloccata,ora pure il G8… perchè??? Per avere ancora più disagi??? Per far arrivare anche qualche altro elemento di dissesto???Non basta quello che ci ha riservato la vita?Il nostro destino non è già abbastanza miserando??? Dobbiamo rassegnarci anche alle più sordide strumentalizzazioni?.
Dove sono finiti i quattrini raccimolati con gli sms e con gli aiuti della gente e delle altri governi?Spero non nell’organizzazione del G8 de L’Aquila.I piccoli imprenditori e gli artigiani non hanno ancora ricevuto le sovvenzioni promesse. Dove sono finiti i fondi?

Edoardo Marangoni
Edoardo Marangoni
14 anni fa

Le parole non bastano, non possono più bastare.
E’ giunta l’ora del calcestruzzo e… dell’olio di gomito.
L’Aquila non può più essere la passerella del Primo Ministro.
Dal 6 aprile ad oggi in tv si è parlato spesso di Abruzzo e zone terremotate: si sono sempre e solo viste le tende. E le case? Gli ospedali? L’Università?
Forse, probabilmente, Angela Merkel, Obama, a tutti gli altri, si ricorderanno di Onna e delle altre zone terremotate. Ma Berlusconi, il Governo, l’Italia??
I riflettori sono stati accesi per 2 mesi. Che entrino ora in funzione le betorniere e i carpentieri.
La priorità è stata (purtroppo, aggiungo) costruire la caserma della GdF e la strada che la collega all’aeroporto.
Ora le priorità sono cambiate. Vanno costruite le case, ricostruita L’Aquila e i paesi limitrofi.
Non possiamo permettere che le zone e le persone colpite dal terremoto scivolino nell’oblio.
Agli amici aquilani un caro augurio che la drammatica situazione possa migliorare.
Possa il terremoto diventare un mesto ricordo e non l’insopportabile compagno di una vita.

angiolettosirchia
angiolettosirchia
14 anni fa

a dir poco vergognoso quello che sta succedendo. certo a sentire i giornali va tutto bene. l’Aquila è ripartita, tutti lavorano x l’Aquila, ecc ecc… eppure come mai è quasi impossibile trovare commenti di semplici cittadini? purtroppo piuttosto che pensare a chi vive e soffre lì, il governo ha semplicemente pensato di far bella figura con i media… penso ancora per esempio le immagini di quando è stato riaperto il centro storico: scena emozionante, se non fosse che nelle immagini nn c’era nemmeno un cittadino comune, ma solo “autorità”…

Niccolò Susini
Niccolò Susini
14 anni fa

Sono trascorsi tre mesi dal terremoto che ha coinvolto l’Aquila e i comuni limitrofi e la situazione è alquanto drammatica. Le famiglie aquilane, sono stanche di vivere nelle tendopoli nelle quali si convive anche in dieci persone sconosciute tra loro, dove le condizioni igieniche sono al limite dell’accettabilità. Ma soprattutto, sono deluse dalle promesse fatte dal governo, di un ritorno ad una vita normale in tempi brevi (una nuova abitazione per gli sfollati, la ripresa delle attività lavorative), che non sono state mantenute. Nella frase “yes, we camp” che i telegiornali ci mostravano in questi ultimi giorni, ripresa dallo slogan della campagna elettorale di Obama negli Stati Uniti, si percepisce la forza e la solidarietà tra i cittadini dell’Aquila colpiti dal sisma, nella speranza di ritornare a sorridere. Il G8 organizzato nel capoluogo abruzzese è stata l’ennesima passerella politica del premier italiano, che non si preoccupato minimamente di arrecare ulteriore disagio alla popolazione. Le istituzioni devono lavorare molto per risolvere concretamente e il più presto possibile, i problemi che questa regione meravilgiosa, ha attualmente.

Marta Romano
Marta Romano
14 anni fa

Gloria,hai ragione e noi possiamo soltanto lontanamente immaginare il disagio di voii Aquilani. Purtroppo le nostre paure sono diventate realt… Visualizza altroà: le promesse sono rimaste tali, alle parole non sono seguiti i fatti. E oggi l’Aquila si ritrova con un G8 improvvisato, che distoglie l’attenzione dal vero dramma Abruzzese: le tendopoli. Ma non per questo bisogna scoraggiarsi, bisogna urlare all’Italia che c’è una Regione come la tua che aspetta ancora risposte concrete al problema.. Uniti sarà più facile essere ascoltatI!
Marta

Marta Romano
Marta Romano
14 anni fa

Correggo il messaggio di prima..
Gloria,hai ragione e noi possiamo soltanto lontanamente immaginare il disagio di voii Aquilani. Purtroppo le nostre paure sono diventate realtà: le promesse sono rimaste tali, alle parole non sono seguiti i fatti. E oggi l’Aquila si ritrova con un G8 improvvisato, che distoglie l’attenzione dal vero dramma Abruzzese: le tendopoli. Ma non per questo bisogna scoraggiarsi, bisogna urlare all’Italia che c’è una Regione come la tua che aspetta ancora risposte concrete al problema.. Uniti sarà più facile essere ascoltatI!
Marta

Paoletti Nicolò
Paoletti Nicolò
14 anni fa

La difficile situazione che sta vivendo la popolazione acquilana è comprensibile. In Italia le risorse sono sempre poche, certamente non si potrà far passare le persone civili in tenda il prossimo inverno.

gloria colantoni
gloria colantoni
14 anni fa

Ragazzi, volevo ringraziarvi di cuore delle belle e affettuose parole che avete speso nei vostri commenti.
Avete colto nel pieno qual è il vero problema: la distorta informazione che media e stampa lasciano girare in tutt’Italia.
Sembra che il peggio sia passato; che la macchina del lavoro abbia ricominciato a funzionare: ma è solo un apparenza, che è cosa ben diversa e lontana dalla reatlà.
Lo stesso sindaco de l’Aquila, Cialente, Ha denunciato di aver paura che una volta concluso il G8 e giunta l’estate, i riflettori su l’Aquila si spegneranno e gli aquilani saranno costretti a farsi carico di tutti i loro problemi.
Non possiamo permettere che accada ciò: L’Italia non può permetterlo!

nicola sirchia
nicola sirchia
14 anni fa

Spero, che dopo tutto il polverone che si sta formando da quel tragico giorno ad oggi si possa vermante cambiare. Spero che le popolazioni di quella terra possono riavere tutto cioò che hanno costruito con il tempo a costo di tanti e tanti sacrifici e perso in pochisimi istanti. Bisogna dare una svolta a tutto questo sia per dare un significato a tutte quelle povere vittime morte a cuasa di avidi impresari che non utilizzarono prodotti a norma, sia per tutte quei sopravvisuti che hanno il diritto del riscatto, il diritto ad una vita serena.

Ahmed Aly
14 anni fa

La vera volontà: Siamo come gocce d’acqua su un finestrino; dobbiamo arrivare per forza primi per soddisfare gli occhi del bambino che da dentro ci guarda.
Finché avrò vita in questa terra vorrò vivere ogni istante della stessa con l’istinto di un leone a caccia della sua preda, con la forza di un gladiatore in continua lotta per la sopravvivenza, sfruttando appieno tutte le doti e i mezzi che, la stessa, vorrà donarmi e con l’intensità e la passione dell’istinto degli istinti; l’amore: sino alla fine dei miei giorni, quando non rimarrà della mia materia solo che “aria e polvere”, affinché non rimanga inerme e abbia la forza “di continuare a volare” con energia nuova.



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