postato il 7 Aprile 2012 | in "Politica, Spunti di riflessione"

«Subito nuove regole, anche per decreto»

Pubblichiamo dal ‘Corriere della Sera’ l’intervista a Pier Ferdinando Casini
di Andrea Garibaldi

«Le forze politiche che accedono ai rimborsi devono accettare il controllo della Corte dei Conti»

ROMA — Una volta, fino a cinque anni fa, Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, aveva due alleati, Berlusconi e Bossi. Uno ha dovuto lasciare la guida del governo, l’altro si è appena dimesso da segretario. «Né l’uno né l’altro sono caduti per via giudiziaria. Berlusconi non ha fatto la rivoluzione liberale che aveva promesso. Bossi non ha saputo trasformare la protesta in proposta, ha continuato con le ampolle e le ronde padane, anziché puntare sulla rivoluzione federale».

Bossi ha detto: «Colpiscono me per colpire la Lega». Berlusconi, a proposito della Lega, parla di «giustizia a orologeria».
«Difendersi attaccando i giudici è una prova di debolezza. Tuttavia, a Bossi, che mi ha spesso coperto di insulti, concederei l’onore delle armi. Non è un ladro di polli, non ha usato la politica per arricchirsi. Ha solo perso il controllo di ciò che avveniva attorno a lui».

La Lega potrà ancora avere un ruolo politico?
«Un film è finito. Le occasioni storiche difficilmente si ripresentano».

Qual è la differenza fra l’era di Tangentopoli (1992) e le inchieste di oggi sui fondi mal gestiti dai partiti?
«Credo che Severino Citaristi, allora segretario amministrativo della Dc, colpito da oltre 70 avvisi di garanzia e da vari anni di condanna, non si mise in tasca nemmeno mille lire. L’esempio di Lusi, invece, è sotto gli occhi di tutti. La differenza è fra finanziare manifestazioni politiche e comprare appartamenti».

Lei ha qualche buona idea per ridare fiducia al sistema?
«Una cosa da fare subito- i presidenti di Camera e Senato identifichino una società di revisione e chiedano ai partiti di accettare una verifica immediata. Così si vedrà chi usa i fondi per la politica e chi acquista palazzi»

Questo per l’emergenza. E poi?
«Ho presentato una proposta di legge a metà febbraio. Prevede che i partiti che accedono ai rimborsi pubblici debbano dimostrare di avere un’organizzazione democratica e trasparente su congressi, iscritti, elezione dei dirigenti, con controllo degli statuti da parte di un’Authority statale. E prevede la verifica della Corte dei Conti sui bilanci. Inoltre, si possono rendere pubblici i nomi di chi finanzia i partiti sopra i 1o mila euro o anche sopra i 5.000: basta che poi questi “donatori” non siano esposti al pubblico ludibrio».

Oggi se una legislatura finisce dopo tre anni, i rimborsi arrivano come se fosse regolarmente finita dopo cinque. E si sommano a quelli della nuova legislatura.
«Questa regola va abolita. Vanno aboliti anche i rimborsi per i partiti che non esistono più, come la Margherita e i Ds. Giustamente Rutelli si è impegnato a restituire allo Stato i soldi percepiti dopo la chiusura della Margherita. E vanno aboliti i rimborsi per i partiti che superano l’1 per cento e non sono rappresentati in Parlamento».

Lei è favorevole a mantenere il meccanismo del rimborso elettorale?
«Per me sì può anche cambiare, ma io sono a favore di un finanziamento pubblico. A meno che non vogliamo abolire i partiti. Altrimenti, solo chi ha grandi finanziatori o grandi mezzi propri potrà fare politica. Non credo che sia un grande passo avanti…».

I partiti, nel loro Insieme negli ultimi anni, hanno incassato una cifra quattro volte superiore alle spese che hanno documentato?
«Questa è una grande ipocrisia. Ci sono le spese elettorali e quel che resta viene accantonato per la gestione corrente del partito. Eventualmente, col nuovo sistema di controlli si potrebbe scoprire se le somme erogate siano esagerate e diminuirle».

Di Pietro propone un referendum per abolire del tutto il fi- nanziamento pubblico.
«Dico soltanto che un conto è finanziare la politica e un conto rubare. Se compro la Porsche con i fondi del partito sono solo e semplicemente un ladro!».

Bersani ha scritto una lettera a lei e ad Alfano per dire che questo tema è «di assoluta priorità».
«Sono completamente d’accordo. Possiamo mettere la norma sulla società di revisione per l’emergenza e poi sul controllo sistematico della uorte dei Conti nella legge anticorruzione che il ministro Severino sta sparando. Oppure il governo può are un decreto ad hoc».

La credibilità del sistema dei partiti sta rischiando molto
«Se non cambiarne presto le norme rischiamo di essere travolti tutti. Le vicende di questi giorni le paga la politica intera. Bisogna aprire le nostre case, mostrare i bilanci, che tutti vadano dentro a vedere come spendiamo i soldi».

L’Udc in questi anni ha certificato in qualche modo introiti e spese?
«Non ho responsabilità dirette nel partito da quando sono stato presidente della Camera. Ma sono sicuro che l’Udc è pienamente disponibile a verificare i propri bilanci immediatamente con ogni società di revisione che si voglia incaricare».

Lei ha rinunciato ai benefici che spettano agli ex presidenti della Camera. Si aspettava un maggiore consenso per questa decisione?
«Ho assunto in coscienza questa decisione dopo aver pensato a lungo, vista la situazione particolare che il Paese sta attraversando. Le reazioni erano l’ultimo dei miei problemi».

Si aspettava che Violante, Bertinotti e Fini avrebbero fatto lo stesso?
«Non pretendo di essere imitato. Rispetto le decisioni di tutti, come mi auguro gli altri rispettino la mia».

7 Commenti
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Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
12 anni fa

I tesorieri sono sempre le eminenze grigie di questo mondo politico sempre più grigio. Sceglierli bene è metà dell’opera. Poi un controllo a questo punto diventa obbligatorio. Quanto alla Lega era un bluff, un bluff che ha comandato il nord italia, cioè la regione più importante d’Europa per anni. Poi Trote e magie se la sono sbaffata. Mi meraviglio di Maroni, Zaia e Tosi che secondo me hanno dei numeri. Bossi.. beh Bossi è rimasto lì al suo posto dopo l’ictus solo perchè icona e anello di congiunzione con Berlusconi. E’ finito con l’ictus.

Francesco
Francesco
12 anni fa

C’è stato un referendum che eliminava il finanziamento pubblico ai partiti, ma i partiti si sono inventati il rimborso elettorale, che di fatto è la reintroduzione del finanziamento pubblico ai partiti.
La volontà popolare ancora una volta è stata stravolta, dall’arroganza della casta, tutte le attenuanti possibili, non giustificano tale comportamento.
Ditemi ora cosa deve pensare la gente di questi partiti, quando già è ridotta alla disperazione da un sistema fiscale asfissiante, e da un settore pubblico parassitario, corrotto ed ipertrofico?

admin
admin
12 anni fa

Ciao Stefano Tassinari, possiamo pubblicare il tuo commento come nuovo post su EstremoCentro.net? se sì, in che regione abiti?
La Redazione

Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
12 anni fa

Se ritenete sia il caso pubblicate pure. Vivo in Emilia-Romagna.

trackback
12 anni fa

[…] questo punto, come ha sottolineato nell’intervista al Corriere della Sera Pier Ferdinando Casini, servono quanto prima nuove regole e l’UDC ha già presentato una sua […]

citoyenne
citoyenne
12 anni fa

Buongiorno, presidente

Copio qua, quanto avevo scritto prima.

Buongiorno, presidente

Auguri di Buona Pasqua anche a lei, in tutta sincerità, malgrado i miei rimbrotti quasi giornalieri. Ma lei sa bene che soprattutto le critiche servono in politica, per sentire il polso di quella base non osannante, ma critica.
Anche oggi ho una critica e sono sempre le sue parole a sollevarla. Lei ha detto:

“la gente deve decidere se pensa che i partiti possono essere solo quelli finanziati da chi ha i soldi, allora aboliamo del tutto il finanziamento e Berlusconi il suo partito se lo farà,
altri no”.
“Io dico: quando i soldi non si spendono alla fine dell`anno, quelli in eccedenza vanno restituiti. Secondo, quando i partiti come la Margherita chiudono non possono più ricevere rimborsi, terzo ci vuole un controllo pertinente della Corte dei conti sui bilanci e le spese dei partiti. Io l`avevo già proposto con un disegno di legge, siamo
disponibili anche a un decreto legge sulla corruzione del ministro Severino”.

Nel primo pezzo lei dice che gli Italiani debbono decidere se tagliare il finanziamento ai partiti, lasciando solo a chi ha denaro a iosa la possibilità di entrare nell’agone politico. Ciò vuol dire che lei è favorevole affinchè il falso rimborso elettorale, stragonfiato a spese dei contribuenti, debba restare inalterato! Ma si rende conto che parla con cittadini che hanno l’acqua alla gola? Con i 2 miliardi e 254 milioni spesi per finanziare i vostri apparati, aggiungendo anche gli 850 milioni (si arriva così a più di tre miliardi) del finanziamento ai giornali di partito, si potevano salvare tante imprese dal fallimento, si potevano evitare tante nuove tasse e balzelli che pesano su un popolo che pensa al suicidio, non riuscendo più a tirare avanti! E lei mi dice che non dobbiamo dare spazio ai più ricchi, i soli che possono gestire la costosissima macchina politica?
Io le suggerirei una proposta di legge, questa sì che godrebbe dell’approvazione del popolo se non quella dei ricchi, che metta un tetto alle spese del partito e un tetto alle campagne elettorali, con bilanci assolutamente dettagliati e trasparenti e con il cambio annuale del tesoriere.
Questa sì che sarebbe una legge a favore degli Italiani!

Ma non basta! Lei dice che a fine anno i partiti dovrebbero rimborsare le eccedenze…. ma vuole farci ridere e questa volta morire suicidi per sghignazzate? Mi dica quale partito avrà anche un solo euro di eccedenza, a suo parere…

Sorvolo sul suo secondo punto, tanto è lapalissiana la decisione da prendere!

Passo al terzo punto: sul controllo della Corte dei conti e sulla sua magnaminità sulla legge anticorruzione! Ma va? Quanta generosità da una sola parte politica!

Mi perdoni, presidente, vivete veramente in torri d’avorio dalle quali non riuscite a percepire il “grido di dolore” che da tutte le parti d’Italia si leva, visto che dimostrate ancora tanta supponenza e tanta arroganza nel trattare temi così tanto detestati dalla vostra stessa base.
Ancora veri e sinceri auguri di Buona Pasqua, per lei e per tutto il suo entourage, visto che ve la potete permettere.
Una citoyenne

Postato da Stefano Tassinari il 7 aprile 2012

Buona Pasqua a Lei e a tutta la Redazione del blog.

Giacomo
Giacomo
12 anni fa

La mia curiosità è di sapere tutti i soldi pubblici dati all’UDC come sono stati spesi. chi è il tesoriere dell’UDC, perchè non lo intercettano…..



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