postato il 30 Settembre 2011 | in "Rassegna stampa"

Rassegna stampa, 30 settembre 2011

La nostra rassegna stampa di oggi è assai “succulenta”, con diverse “matrici” di lettura. Si parta da quella squisitamente politica, con i guai e i rimescolamenti interni al centrodestra: ieri il deputato Pdl Santo Versace ha abbandonato il suo partito, aderendo al Gruppo Misto (anche se voci insistenti lo danno prossimo a un passaggio con l’Udc), che ormai è in fase di “sbriciolamento” (così come spiega a Roncone sul Corsera): altri 15 deputati starebbero meditando un passaggio simile e Monica Guerzoni ci racconta di un pranzo con Pisanu di 12 senatori “inquieti”, delusi dalla linea attendista e inconcludente del governo e orientanti verso nuovi lidi politici (“c’è il rischio di qualche sgradita sorpresa”). Quali siano, però, questi lidi politici non è semplice definirlo: dopo la prolusione del Card. Bagnasco al Consiglio permanente della Cei, molti opinionisti si sono detti convinti che il rapporto politico che c’era tra la Chiesa e Berlusconi possa dirsi definitivamente concluso e che, molto presto, il centrodestra potrebbe riarticolarsi in modo assolutamente nuovo, mettendo finalmente da parte il berlusconismo: come spiega bene, infatti, Damilano sull’Espresso, il vero succo del discorso di Bagnasco non sta nell’attacco sferrato al Premier (ormai da molto tempo i vescovi italiani non lo considerano più un interlocutore) ma nell’esplicita richiesta ai cattolici di riorganizzarsi e tornare ad essere centrali in uno schieramento politico ben definito (tesi contestata dal direttore dell’Unità, Claudio Sardo). Ma come? Rifacendo la Dc, forse? No. Un partito cattolico monolitico non serve più a nessuno: l’esempio da seguire c’è e si chiama PPE (Labate sul Riformista ci racconta delle strategie a tal proposito di Angelino Alfano). È senza dubbio una strategia affascinante, ma che non ci convince in pieno: Alfano ci ha deluso più volte, non riuscendo a dimostrare un’autonomia di pensiero e di azione politica che gli permetta di superare la “sindrome del berlusconismo” e finché il centrodestra non si decide a chiudere questa deludente fase politica e ad aprirsi a nuove sfide, un dialogo tra noi e loro (come auspicato da Balardinelli sul Foglio) è impensabile, oltre che impossibile. Altra matrice di lettura è quella economica: ieri il contenuto della lettera inviata da Draghi e Trichet al Governo italiano è stato svelato e ha dimostrato, ancora una volta, come Berlusconi e Tremonti siano stati incapaci di affrontare adeguatamente la crisi – che pure poteva essere, come abbiamo sempre ripetuto noi e sostiene oggi Sofri su Repubblica, un’occasione (vi abbiamo selezionato tre commenti da leggere a tal proposito: uno di Palmerini sul Sole, un altro di Sabatucci sul Messaggero e un ultimo di Menichini su Europa); il grave è che questa incapacità cronica si riflette in ogni azione del governo: prova ne è la mortificante gestione della successione alla Banca d’Italia: non si riesce a scegliere tra Grilli e Saccomanni, minando così l’autonomia gestionale di Palazzo Koch.

Casini: “Non devono scegliere il direttore di un Tg” (Il Giornale)

Versace: “Esco dal Pdl, si sta sbriciolando tutto” (Fabrizio Roncone, Corriere della Sera)

A pranzo con Pisanu 12 senatori ribelli. Il rischio di sorprese (Monica Guerzoni, Corriere)

Alfano a Bruxelles per sposare il Ppe (Tommaso Labate, Il Riformista)

Ricomincio dalla Tecno-Dc (Marco Damilano, L’Espresso)

Cattolici dopo Berlusconi (Claudio Sardo, l’Unità)

Il pubblico decoro non basta, ci vuole la politica (anche con il Pdl e l’Udc) (Sergio Balardinelli, Il Foglio)

Pensioni e liberalizzazioni, lettera Bce senza risposte (Lina Palmerini, Sole24Ore)

La lettera della BCE senza risposte (Giovanni Sabbatucci, Il Messaggero)

Una lettera indirizzata anche a noi (Stefano Menichini, Europa)

L’occasione della crisi (Adriano Sofri, La Repubblica)

Cellulari, l’asta delle frequenze porta allo Stato 3,9 miliardi (Sara Bennewitz, Repubblica)

«No alla legge bavaglio», la protesta arriva in piazza (Ettore Colombo, Il Messaggero)

Tg1, Minzolini indagato per il caso della Ferrario (Fabrizio Caccia, Corriere della Sera)

Geremicca – Terzo polo, una chimera per il Pd (Federico Geremicca, La Stampa)

Buttiglione – Una proposta da prendere sul serio (Rocco Buttiglione, Liberal)

Nel partito assedio a Tremonti. E Saccomanni resta in pole (Amedeo La Mattina, La Stampa)

Fuori dal tunnel (Massimo Gramellini, La Stampa)

Perché Bersani s’è infilato in quel radicale pasticcio (Salvatore Merlo, Il Foglio)

Ma che si aspetta? (Luigi Campiglio, Avvenire)



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