postato il 30 Agosto 2011 | in "Rassegna stampa"

Rassegna stampa, 30 agosto ’11

Il Terzo Polo ha presentato ieri la propria contromanovra, che sarà inserita come un unico emendamento al decreto del governo in sede di votazione: si tratta – come vi avevamo largamente anticipato – di una serie di proposte concrete e (lasciatecelo dire) anche “coraggiose”: meno spesa e meno tasse, meno debito, evasione e corruzione, più crescita e coesione, più equità per donne e giovani. Come spiegato da Casini sul Sole, il grande difetto della manovra del Governo è l’assoluta assenza di riforme “strutturali”, l’assoluta incapacità di saper “approfittare” del momento di crisi per rilanciarsi e reinventarsi: si è preferito mettere una pezza qua e là, nella speranza di arginare la piena: e allora, visto che non lo hanno fatto loro, ci abbiamo provato noi e nella nostra manovra potrete trovare tutto, dalla riduzione della pressione fiscale alla riforma delle pensioni, passando per un grande patto generazionale e il quoziente familiare; l’abolizione delle province e la riduzione delle spese della pubblica amministrazione; la banda larga per il mezzogiorno, le deduzioni per le famiglie e la riduzione Irap per le imprese; le liberalizzazioni, la riforma della giustizia e una patrimoniale del 5 per mille sulle grandi attività finanziarie superiori ai 10 milioni di euro. Una manovra liberale e responsabile, che si è avvalsa del contributo dei nostri migliori parlamentari e del sostegno del senatore Nicola Rossi, presidente dell’Istituto Bruno Leoni (così come fa notare Susanna Turco sull’Unità). Abbiamo scelto, quindi, di dire no a un “compromesso al ribasso”, che pagheranno – così come accusa Falasca sul Sole – soprattutto le nuove generazioni, i “soliti ignoti” condannati sempre più a non avere futuro in questo Paese; e non è certo un caso che sia l’Europa («Ci saremmo aspettati delle decisioni rapide e soprattutto chiarezza, perché questo vogliono i mercati. Un continuo cambio di misure annunciate e un continuo allungamento dei tempi vanno nella direzione opposta»: leggete Del Re da Linkiesta e il commento di Gambrotta su MF) che i mercati siano rimasti delusi da questa “nuova” manovra governativa (Oscar Giannino sul Messaggero sostiene che Berlusconi ha forse evitato il peggio, ma che così non può ancora andare bene). E non è sempre un caso, così come ci racconta Andrea Tornielli su La Stampa, che l’ala moderata e cattolica del centrodestra (in primis, il popolo di Cl così come noi vi avevamo fatto notare giorni fa) si stia preparando a giocare una partita in proprio (incrociandosi addirittura con le opposizioni), per superare questi schemi e aprire a un nuovo contenitore. A un nuovo centrodestra.
Casini: decreto pasticciato, mancano interventi strutturali (Celestina Dominelli, Sole24Ore) 

Pd e Udc: i conti non tornano. Casini avverte: rischio baratro (Diodato Pirone, Il Messaggero)

Il Terzo Polo: molta confusione, poco coraggio (Carlo Bertini, La Stampa)

Il Terzo Polo presenta le sue proposte. C’è anche Nicola Rossi (Susanna Turco, l’Unità)

Il sospetto del terzo polo: questi conti non tornano (Caterina Maniaci, Libero)

“Compromesso al ribasso”. Le proposte del Terzo Polo (Il Riformista)

Si è scelto di rinviare le riforme strutturali (Giampiero Falasca, Sole24Ore)

Ma anche così piace all’Europa? (Gianni Gambrotta, MF)

La nuova manovra delude l’Europa (Giovanni del Re, Linkiesta)

I mercati chiedono certezze (Oscar Giannino, Il Messaggero)

Tremonti sveste i panni del prof per uscire dall’isolamento nel Pdl (Fabrizio de Feo, Il Giornale)

La congiura inesistente del capitalismo (Giuseppe Bedeschi, Corriere)

Basta leader demiurghi: “I cattolici oltre Berlusconi” (Andrea Tornielli, La Stampa)

Bisogno di onestà nel Paese dei Furbi (Umberto Ambrosoli, Corriere)



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