postato il 30 Settembre 2011 | in "Economia, In evidenza, Media e tecnologia, Riceviamo e pubblichiamo"

Lo strano caso delle frequenze del digitale televisivo

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

L’asta per le frequenze 4G è andata a buon fine, ma c’è una domanda che sorge spontanea: se avessimo venduto anche le frequenze del digitale televisivo? Il quesito è più che legittimo, perché oggi si è chiusa l’asta per le frequenze 4G, con un incasso di 3,9 miliardi di euro, ovvero circa il 60% in più di quanto preventivato. Da mesi l’Udc sostiene che il governo doveva vendere e non regalare le 6 frequenze del digitale terrestre, soprattutto in un periodo in cui lo Stato cerca di racimolare soldi per rilanciare l’economia e pagare i debiti.

A tal proposito l’on. Roberto Rao si chiede “ora che si è conclusa l’asta per l’assegnazione delle frequenze 4G con un incasso di circa 4 miliardi di euro, circa il 60% in più di quanto previsto del Governo, ci chiediamo cosa sarebbe successo se non si fossero assegnati i sei multiplex delle frequenze radiotelevisive attraverso il beauty contest”.

Ricordiamo che una stima conservativa, attribuiva a queste 6 frequenze un valore complessivo di 3 miliardi di euro, ma il governo ha deciso di rinunciare a questi soldi. Incomprensibile risulta il balletto del ministro Romani a giustificazione dell’ingiustificabile. L’on. Romani afferma che “in caso di gara economica  i nuovi entranti avrebbero protestato sostenendo che il governo vuol far pagare barriere di accesso al settore e avvantaggiato chi è già dentro”. Inoltre, sostiene Romani, “in Europa nessuna concessione televisiva è mai stata data a pagamento”.

Ma allora perché Telecom, Vodafone e Wind hanno pagato oltre 500 milioni di euro per le stesse frequenze che Rai e Mediaset avranno gratis? Il ministro risponde che il “settore tv è diverso da quello delle Tlc, oggi chi fa tv deve poter competere con i nuovi entranti”. Ma quali nuovi entranti se le frequenze sono state regalate ai soliti noti? ovvero a Rai e Mediaset che sono da anni nel mercato televisivo?

Quindi per il Ministro, Rai e Mediaset dovevano avere le frequenze gratuitamente perché sono dei nuovi competitor, ma allora mi chiedo: Canale 5, Rete 4, Italia 1, non sono Mediaset? Per tutelare i nuovi favorisco i vecchi? Da questi quesiti, che non possono avere una risposta coerente, osserviamo che il governo è privo di logica, e, pur di nascondere la realtà, afferma tutto e il contrario di tutto.

I fatti parlano chiaro: avevamo delle frequenze che valevano 3 miliardi di euro, e sono state regalate a Rai e Mediaset, mentre gli altri attori hanno pagato. Poi però il governo parla di valorizzare il proprio patrimonio, potevano pensarci due settimane fa, adesso ci ritroveremmo con 3 miliardi di euro in più in tasca.

3 Commenti
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citoyenne
citoyenne
12 anni fa

Buongiorno

Ormai da troppo tempo se le notizie non vengono pubblicizzate dalla televisione, in trasmissioni con una vasta audience, queste non esistono. Ne conviene?
Ora io chiedo a lei e a tutto il partito, perchè il presidente Casini, primus inter pares nel suo partito, non ne ha fatto un cavallo di battaglia in tutte le sue apparizioni televisive che non sono state poche? Perchè ha lasciato tutto nelle mani del volenteroso onorevole Roberto Rao? (Carneade? Chi era costui?). Da quante persone è conosciuto il volenteroso (e la mia non è certo una facile ironia, ma una triste constatazione!) onorevole Rao? Perchè il presidente Casini non ha fatto sì che venisse lanciato in tempo utile e televisivamente, in programmi con alta audience, il grido d’allarme del suo onorevole? Anche scippandogli la paternità! Invece no! Non mi pare che se ne sia parlato in programmi con una vasta gamma di telespettatori!
E allora di che cosa stiamo parlando?
Una citoyenne

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

al di là di chi ne abbia aprlato (e comunque le assicuro che l’on.le Rao non è certo figura di secondo piano, anzi proprio il contrario), l’UDC ha fatto quello che poteva, presentando un emendamento.
è chiaro che escludendo il PDL, un partito dove berlusconi fa tutto (forse anche la hostess ai congressi, in cui fa contemporaneamente relatore e pubblico), negli altri partiti vi è una distribuzione di compiti. Nell’UDC abbiamo Rao che si occupa di quello che riguarda internet e telecomunicazioni, Libè e Galletti di economia e così via. Non che gli altri non se ne occupino, ma è anche giusto che ci sia una sorta di “specializzazione”.
Si poteva dare più pubblicità alla cosa? Forse, ma posso garantire che sui forum, il problema delle frequenze è stato lungamente dibattuto.
Ma anche facendo come dice lei, l’emendamento presentato sarebbe sempre stato bocciato… d’altronde romani (pdl) è molto chiaro in proposito.
Abbiamo però una buona notizia: può essere che tutto venga rimesso in gioco. La Rai ha presentato un ricorso contro l’assegnazione tramite beauty contest delle frequenze televisive in questione.

citoyenne
citoyenne
12 anni fa

“Abbiamo però una buona notizia: può essere che tutto venga rimesso in gioco. La Rai ha presentato un ricorso contro l’assegnazione tramite beauty contest delle frequenze televisive in questione.”

Mi fa piacere! Vorrei allora che il presidente Casini, e dico il presidente Casini perchè è uno che lo si vede sempre nelle tv e nelle trasmissioni d’informazione politica più popolari (anche a dispetto, si fa per dire, di un Buttiglione o di un Cesa, ecc.) se ne facesse carico e denunziasse pubblicamente il furto subito dai cittadini ad opera di questo governo!



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