postato il 26 Novembre 2012 | in "Economia, In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo"

La lotta all’evasione comincia dallo scontrino

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

La lotta all’evasione condotta dal governo Monti e da chi lo sostiene, è sempre più accesa. Oggi la Commissione Finanze del Senato ha dato il via libera alla Delega Fiscale. In particolare segnalo il “contrasto di interessi”. Cos’è?

Per molti è la panacea risolutiva per limitare l’evasione fiscale. In pratica si potranno portare in detrazione fiscale gli scontrini e le fatture. Intendo tutti gli scontrini e tutte le fatture. Perché si chiama “contrato di interessi”? Perché vi è un in interesse contrastante tra venditore e consumatore: il primo ha convenienza a non emettere scontrino, ma il consumatore ha convenienza a richiederlo perchè lo può portare in detrazione fiscale e pagare meno tasse. A parte pochi casi in cui la documentazione fiscale è necessaria per altre ragioni, oggi non c’è un vantaggio nel chiedere scontrino o ricevuta fiscale quando si paga un bene o un servizio. Soprattutto se il venditore propone uno sconto.

Ma ora si cambia. Con il nuovo principio gli scontrini diventano la via per ottenere sconti sulle tasse da pagare. Questo sistema funziona in molti paesi del mondo (giusto per citarne uno, gli USA), e dà un aiuto concreto alla lotta all’evasione. Infatti il cittadino ha convenienza a richiedere lo scontrino, perché così pagherà meno tasse, inoltre questo agevola anche le famiglie e i singoli rendendo il fisco più equo: alla fine ad essere tassato sarà il reddito non usato per vivere.

Mi spiego meglio: se io guadagno 100, ma spendo 80 per vivere, è giusto che pago le tasse sul 20 che resta. Proprio per questo motivo, gli italiani vorranno gli scontrini, perché avranno la possibilità di scaricare dalle tasse una parte delle spese regolarmente fatturate.
Nello schema contenuto nell’emendamento, viene data al governo una delega legislativa con il compito di fissare le regole del contrasto d’interessi all’italiana, disciplinando la misura prevedendo le «opportune fasi applicative» e le «eventuali misure di copertura».

Il contrasto d’interessi, comunque, dovrà essere «selettivo», ed essere concentrato «con particolare riguardo nelle aree maggiormente esposte al mancato rispetto dell’obbligazione tributaria».
Di sicuro, però, sarà conveniente ora chiedere lo scontrino al bar o la fattura fiscale al proprio dentista. Ora la passa alla camera dei deputati e poi, si spera di approvare tutto il pacchetto entro Natale per renderlo operativo già nel 2013.

3 Commenti
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Gattestro
11 anni fa

Finalmente una buona notizia 🙂
Questo sì, se correttamente studiato, che funzionerà più di mille redditometri !!!

E’ un primo significativo passo nella giusta direzione e spero che non ci siano marce indietro. Questo significa imboccare la strada giusta per quella riforma fiscale che molti italiani (me compreso) aspettano e richiedono da tempo.

citoyenne
citoyenne
11 anni fa

Buongiorno

“La lotta all’evasione comincia dallo scontrino”……

ma non finirà mai nei paradisi fiscali dove “grandi personaggi” vanno per mettere al sicuro il mal tolto.
Comunque, pare che già si profili qualche “distinguo”, qualche obiezione, qualche voto che potrebbe non essere positivo… sbaglio?
Una citoyenne

mario pezzati
mario pezzati
11 anni fa

veramente nessun distinguo su questa proposta. la commissione finanze ha approvato la proposta. ora tocca al parlamento. e li spetta ai singoli partiti. l’udc è a favore di questo provvedimento. chi si oppone sono pricipalmente lega e idv



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