postato il 3 Marzo 2013 | in "app, In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo"

Il nuovo teatro dell’assurdo: aspettando Grillot

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

In questi giorni si assiste alla rinascita del teatro dell’assurdo, non con “Aspettando Godot”, ma con “Aspettando Grillot”, interpretato appunto da Grillo e, in alcune scene, dai suoi elettori.

Battute a parte, si sta verificando una situazione assurda: Grillo non si fa eleggere, però vuole essere lui a parlare con Napolitano; dice che nel suo movimento si decide collegialmente, ma poi è lui a decidere eventuali sostegni ad un ipotetico futuro governo, anche se la base sul suo blog ha fatto sapere che vuole partecipare al governo per cambiare le cose.

Insomma, si assiste a una serie infinita di giravolte, che però condannano l’Italia all’immobilismo assoluto.

La cosa più divertente è andata in onda nel programma di Santoro del 28/02/2013, con un dialogo tra la Carfagna, un minatore (che ha votato Grillo) e Santoro, che ha rasentato l’assurdo:

Grillino: “lei, Carfagna! è colpa sua e del suo capo (e non ho paura a dirlo) che io, minatore sardo, sono disoccupato. venite in Sardegna solo per fare le vacanze. Stia zitta. Non ha parlato? Stia zitta ugualmente”.

Santoro: “ma lo sa che Grillo ha detto che le miniere bisogna chiuderle tutte?”

Grillino: “no, allora su quello non sono d’accordo”.

Questo è stato il voto di Grillo: un voto di protesta che è legittimo, intendiamoci, ma che è stato completamente disgiunto da qualsiasi lettura del programma e delle dichiarazioni di Grillo stesso.

Peggio ancora, queste dichiarazioni Grillo le fece anche di fronte ai minatori del Sulcis quando affermò che bisognava chiudere le miniere, con i minatori che, esasperati da una attesa infinita sul loro destino, lo hanno applaudito senza neanche ascoltarlo.

In questa vicenda vi sono le due colpe della politica attuale: da un lato abbiamo i politici dei “partiti tradizionali” che non hanno saputo comunicare con le persone come i minatori del Sulcis, e che sono stati lenti nel recepire le loro istanze e agire di conseguenza; dall’altro abbiamo Grillo che ha raccolto il voto di protesta (ripeto legittima) con un programma che non è stato neanche letto bene dagli elettori che volevano semplicemente dare un segnale forte.

Queste colpe stringono oggi la politica in un maglio d’acciaio che rischia di stritolare la nostra nazione.

9 Commenti
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citoyenne
citoyenne
11 anni fa

Buongiorno, dott. Pezzati

Mi pare di ricordare che Grillo nel parlare dello smantellamento delle miniere di carbone del Sulcis, abbia anche detto che lo stesso sito va riconvertito … o sbaglio? Se è come io ricordo, forse per questo i minatori lo hanno votato, non peccando così di quella cieca stupidità che troppo facilmente si attribuisce a chi non la pensa come noi; anche perchè, ammesso che presi dalla foga i minatori abbiano applaudito, è lo stesso Grillo a non essere uno stupido ed è chiaro che se ha messo su un piatto della bilancia la chiusura delle miniere in quanto tali, deve per forza di cose avere messo sull’altro piatto un programma compensativo… o sbaglio?
Capisco che rientra nel ruolo delle varie parti in gioco denigrare l’avversario ma, per favore, cerchiamo almeno di guardare alle ragioni della gente e cercare di fare un’autocritica, invece di pensare che chi non la pensa come noi non “capisca” il messaggio dei sapientoni/professionisti della politica.
Con Grillo si andrà peggio di come stava già andando? possibilmente! ma almeno avremo cambiato gli attori, vedremo finalmente facce nuove!
Una citoyenne

Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
11 anni fa

Ho sempre apprezzato e apprezzo adesso quello che scrive, Pezzati, (pur non condividendo l’abbraccio stritolante di Casini con Monti e la sua amica Europa che nella pratica ha quasi demolito il Centro), ma su Grillo propri non ci siamo.
Non prendere atto che Grillo è l’evoluzione de pensiero di Gaber, un Gaber 2.0. non è da Lei.
Si raccoglie quello che si semina.
La politica ha seminato asbesto per due decenni. Nell’ultimo anno non ha fatto altro che girarsi dall’altra parte facendo finta che l’amianto non esistesse. E non si è accorta nemmeno di Grillo.

mario pezzati
mario pezzati
11 anni fa

@ citoyenne: se si sprofonda, non ha importanza farlo con facce nuove o vecchie. per evitare di sprofondare, semmai, serve un programma realizabile e grillo semplicemente non lo ha. quando parla di reddito di cittadinanza, ad esempio, dice dove prendere i 36 miliardi per finanziarlo? badi bene, 36 miliardi l’anno. e queso se pensiamo solo come sussidio di disocupazione, se invece seguiamo le ultime affermazioni di grillo, con l quale vuole dare soldi a tutti i cittadini italiani, andiamo peggio, la somma necessaria si dilata e nn è certo togliendo pensioni e stipendi agli statali che risolviamo nulla (togliere pensioni e stipendi è affermazione di grillo). sulle miniere, grillo non è andato meglio. ha deto che vuole chiuderle, e poi? bisogna bonificarle e poi chiuderle. con quali soldi? vogliamo riconvertirle? ok, in cosa? discariche? siti turistici? in ogni caso, cosa va a fare il minatore sla fabbrica chiude? perchè grillo nn parla di rendee moderne le miniere: grillo parla di togliere acciaierie, miniere, per fare cosa? bho. sempre grillo afferma (e i dati lo smentiscono, ma lui nn se ne cura) che la crescita economica è un male, che ingermania il progresso economico ha tolto,posti di lavoro. è credibile una cosa del genere?

@ Tassinari: non dico che la protesta non sia legittima, come ho detto più volte è legittimo protestare e ci sta tutta. Ho anche detto che la politica ha le sue colpe. Però non si può pensare di protestare solamente, bisogna anche proporre in maniera costruttiva e cose fattibili. Tantissimi hanno, amio avviso (e sentendo in giro la gente parlare) votato grillo per protesta senza neanche leggere il suo programma, salvo poi accorgersi di non condividerlo o che le sue proposte sono difficilmente realizzabili.
Siamo al discorso di Parma, quando il M5S promise di bloccare il termovalorizzatore salvo poi doversi rimangiare la promessa.

citoyenne
citoyenne
11 anni fa

Buongiorno, dott. Pezzati

Lei parla sempre dei 38 miliardi ai quali io contrappongo i 124 miliardi dei costi politici, “i non so” quanti miliardi per gli alti burocrati di Stato, “i non so” quanti miliardi che si pagano per l’affitto di interi palazzi al centro di Roma da mettere a disposizione dei cosiddetti “onorevoli”, quindi è facile parlare di un Grillo che fa i suoi bravi comizi. Lo so, perchè li abbiamo sentiti tante volte dire che ci vuole “ben altro”, mentre gli Italiani di buonaltrismo muoiono.
Io non so se quando si parla di “tagli” a pensioni e stipendi ai dipendenti pubblici, Grillo non si riferisca alle suddette categorie, mentre, visto le premesse, forse invece era la Fornero a volere tagli a stipendi e a pensioni alla base della PA, lasciando indisturbati gli alti burocrati.
Gli otto milioni e rotti di elettori saranno stati tutti ciechi? sordi? analfabeti?
Per favore guardiamoci tutti allo specchio prima di puntare il dito accusatore verso categorie esterne alla propria.
Una citoyenne

mario pezzati
mario pezzati
11 anni fa

io parlo sempre dei 38 milairdi, perchè sono fatti.
Sono cifre dette da grillo.
E sono cifre desumibili da una banale operazione amtematica: 1000 (euro) * 3 milioni (disoccupati) * 12 (mesi).
I 124 miliardi dei costi politici, li ho cercati, non li ho trovati. neanche con il cannocchiale. Come si arriva a questa cifra? Da dove la prende? Da una ricerca svolta su internet, le cifre totali sono ben più basse di quelle da lei citate: 23 miliardi annui, comprensivi anche di affitto di palazzi per gli uffici.
Contrariamente alle leggend eurbane, non risulta che l ostato italiano paghi l’affitto agli onorevoli parlamentari italaini.

come vede, resta sempre quel punto: dove trovare i soldi?
certo azzeriamo tutto il costo della politica, però, a quel punto gli unici a potersi permettere di fare politica saranno solo i berluschini e grillo, perchè i grillini non possono certo lavorare gratis per 5 anni (non avendo altri redditi).
Inoltre, pure con l’azzeramento dei costi della politica, mancano 13 miliardi di euro per coprire il famoso ssussidio di disoccupazione di grillo.
Che per altro avrebbe effetto anche sugli stipendi (perchè lavorare per 800-1000 euro, se ho 1000 euro per non fare niente???). Se invece del sussidio di disoccupazione, parliamo di reddito di cittadinanza vero e proprio, allora la cifra aumenta. Perchè Grillo ha anche parlato di reddito di cittadinanza per tutti i cittadini inoccupati 18milioni di italiani inattivi o disoccupati, di età compresa tra i 15 e i 64 anni (dopo, generalmente, si va in pensione) e allora passiamo a 18 miliardi al mese….

Per quanto riguarda gli stipendi e le pensioni, mi duole dirle che nel suo post, pubblicato sul suo blog, Grillo dice testualmente: “”Ogni mese lo Stato deve pagare 19 milioni di pensioni e 4 milioni di stipendi pubblici. Questo peso e’ insostenibile, e’ un dato di fatto, lo status quo e’ insostenibile, e’ possibile alimentarlo solo con nuove tasse e con nuovo debito pubblico, i cui interessi sono pagati anch’essi dalle tasse. E’ una macchina infernale che sta prosciugando le risorse del Paese. Va sostituita con un reddito di cittadinanza”.
Grillo però si rende conto che alla fine non cambierebbe nulla? Perchè moltissime famiglie hanno il sostegno di genitori statali o di nonni pensionati. togli a loro per dare ai figli?? e cosa cambia?

Grillo dice che in francia il modello funziona… veramente ha fatto male i conti…
perchè?
spieghiamolo subito: Nel 2009 – spiega l’articolo – la Francia ha introdotto il Revenu de Solidarieté Active (Reddito di Solidarietà Attivo), con l’obiettivo di dare supporto ai lavoratori disagiati e di incoraggiarne il ritorno nella forza lavoro”.

Come funziona il Reddito di Solidarietà Attivo? L’Rsa garantisce un reddito minimo modulato sul nucleo familiare: una coppia senza figli ha diritto a 470 euro al mese, mentre una con due figli a 980 euro. Cifre con ogni evidenza lontane dagli “800-1000 euro” a testa promessi da Grillo. “Il programma garantisce anche un reddito integrativo per le famiglie che lavorano ma che percepiscono un reddito basso attraverso l’RSA-Chapeau. Quest’ultimo è un sistema di integrazione del reddito per gli stipendi al di sotto di una certa soglia che incentiva fortemente la ricerca attiva del lavoro: per ogni euro di reddito da lavoro l’RSA garantisce 0,62 euro di reddito addizionale”.

L’ipotesi del Reddito di Cittadinanza secondo Grillo dovrebbe coinvolgere in Italia cittadini inattivi e disoccupati, cioè circa 18milioni di persone. Eppure il modello francese nel 2010 era usufruito da 1,8 milioni di famiglie, cioè circa 3,8 milioni di persone. “L’ammontare annuale stanziato per questo provvedimento è di circa lo 0,6% del Pil, ma rispetto ai vari benefici sociali che l’RSA ha sostituito, questa forma di sussidio costa solo lo 0,1% del Pil in più (circa 1.5 miliardi aggiuntivi). Questo costo aggiuntivo è stato finanziato da un aumento di 1,1 punti percentuali della tassa per contributi sociali sul reddito da capitale”. In Italia la proposta di Grillo avrebbe un costo pari a circa 172 miliardi di euro all’anno (800 euro per 18milioni, per 12 mesi): dove intende prendere quei soldi il Movimento 5 Stelle?

citoyenne
citoyenne
11 anni fa

Buona sera, dott. Pezzati

Io posso senz’altro avere sbagliato e i costi della politica in Italia si basano su cifre più ridotte… ma parliamo di cifre sui costi della politica. E quanto costano gli alti funzionari di Stato, a cominciare dalla magistratura; quanto costano i vari consigli di amministrazione e i vari presidenti, più o meno onorari, degli enti pubblici? Si ricordi che sono quelli che hanno portato in fallimento Alitalia, e tutto il resto, avendone grandi ricompense per la loro “naturale inefficienza”. (per quanto riguarda gli affitti di interi edifici, mi pare se ne parlò in una delle tante inchieste della Gabanelli che difficilmente parla se non è ben documentata). I 600 mila e rotti di euro che sarebbe l’appannaggio del capo della polizia fa parte dei costi politici o di quelli istituzionali? Insomma il non volersi rendere conto che gli Italiani sono stanchi di placare gli insaziabili appetiti delle varie classi dirigenti, sia esse politiche o istituzionali, vuol dire non voler capire il popolo che si ha la pretesa di governare…. e il popolo risponde con il voto a Grillo.
E’ la democrazia, bellezza…
Una citoyenne

citoyenne
citoyenne
11 anni fa

Buongiorno, dott. Pezzati

Agli sprechi sopra scritti, questa mattina se ne aggiunge un altro:

http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=175623

Che cosa aspettiamo a tirarci fuori dagli F35, visto che non servono allo scopo? pesteremmo i calli a qualcuno? oppure impediremmo l’arrivo di qualche mazzetta a chi li ha commissionati?
Una citoyenne

mario pezzati
mario pezzati
11 anni fa

a parte che quando si parla di nuove tecnologie gli inconvenienti ci sono (e si risolvono), andiamo solo a pestare i piedi alle aziende italiane che costruiscono gli f35 e ai 10.000 dipendent, tra lavoro diretto e indotto, che si ritroverebbero a spasso.
oltre a pagare una salatissima multa di alcuni miliardi di euro.

mario pezzati
mario pezzati
11 anni fa

dimenticavo: gli f35, circa 90, sostituiranno più di 250 euro prossimi alla pensione..



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