«Unire le forze moderate, primarie per il leader»
Berlusconi non ceda alla propaganda di Salvini
L’intervista di Paolo Mainiero pubblicata sul Mattino
Costruire un centro moderato che raccolga le forze che aderiscono al Ppe. È la proposta di Pier Ferdinando Casini, fondatore di Centristi per l’Europa, per sfidare il populismo di M5s e Lega.
I sondaggi danno il M5s m crescita: primo partito, al 32 per cento.
«Scopriamo l’ acqua calda. Siamo succubi culturalmente e psicologicamente dei grillini. Mi limito a due esempi: l’Europa e la politica».
Cavalcare l’ antieuropeismo porta voti?
«Siamo vittime di una incapacità a spiegare che l’Europa, pur con tutti i problemi, è una storia di successi e che procedere in ordine sparso significa condannarsi all’ irrilevanza. Negli anni ’50 l’Europa produceva circa il 50 per cento del Pil mondiale, oggi è al 20; l’Europa copriva la gran parte della popolazione mondiale, oggi è appena 1’8 per cento. Serve più Europa, non meno Europa e invece siamo sballottati di qua e di là dalla propaganda sul nulla di Grillo e Salvini. Dobbiamo uscire da una logica di complesso di inferiorità come se gli europeisti dovessero farsi perdonare qualcosa».
Il voto olandese dice che il populismo può essere battuto?
«In tutto il mondo vincono i partiti di opposizione. Ma come dimostra l’Olanda e, spero accadrà in Francia, arriva il momento in cui la gente si accorge che la propaganda non risolve i problemi. I populisti agitano i problemi per ingrossare il consenso ma raramente li risolvono».
Il secondo esempio, la politica. Dove nasce la sudditanza culturale e psicologica a Grillo e più in generale ai populisti?
«Il mio amico Renzi per sorreggere la campagna referendaria ci ha spiegato che per abbattere i costi della politica andava soppresso il Senato. Io ho votato sì, tuttavia non mi è sembrata una scelta saggia inseguire i grillini sul terreno dell’antipolitica. Così come c’è una classe politica che rincorre i cinque stelle nella battaglia per l’abolizione dei vitalizi, che sono già stati aboliti. Tra una copia e un originale, gli italiani sceglieranno sempre l’originale».
Dunque il M5s va combattuto con la politica?
«Bisogna avere il coraggio di mettersi di traverso alla propaganda del M5s e dire che i grillini sono i peggiori di tutti, dire che in Parlamento sono un impasto di incompetenza e dilettantismo. Parlano di democrazia e hanno un solo uomo al comando. La sinistra accusava Berlusconi di essere il padrone di Forza Italia, ma rispetto a Grillo Berlusconi è un esempio di democrazia».
La risposta politica a quest’impasto quale?
«Si sta saldando un patto. Da un lato i grillini, dall’ altro componenti del centrodestra come la Lega che usano i loro stessi argomenti su temi decisivi come l’Europa, l’appartenenza all’euro, le politiche di accoglienza e integrazione, la lotta al terrorismo. Contro questo patto e per fermare la propaganda dei Grillo e dei Salvini, occorre che le forze moderate che si riconoscono nel Partito popolare europeo trovino l’orgoglio e la dignità per andare avanti insieme».
Ma la sensazione è che Forza Italia preferisca un’alleanza con Salvini e Meloni.
«Forza Italia esprime un leader autorevole e apprezzato come il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani che non a caso non ha ottenuto i voti della Lega. Tajani è un profilo intorno al quale si può costruire un progetto moderato. Ma temo che non sarà così».
Angelino Alfano invece ha sciolto Ned e fondato Alternativa popolare e, rispetto a Forza Italia, ha già chiarito che non sarà mai alleato di Salvini.
«Alfano sta facendo un percorso coerente con la sua storia. C’è un centro da costruire mettendo insieme tutte le forze moderate, da Stefano Parisi ad Alfano, da Fitto a Carlo Calenda se riterrà di fare qualcosa. Insieme, con le primarie, si dovrà scegliere il leader così da radicarci nel Paese perché non si può costruire un’area moderata verticisticamente».
Immagina un centro autonomo o un centro che può allearsi con il Pd?
«Nel momento in cui, come appare ormai chiaro, si andrà al voto con il proporzionale, ognuno si presenterà con la propria identità. Le alleanze verranno dopo».
Esclude la possibilità di un premio di coalizione?
«Mi limito a constatare che Renzi non lo vuole. Per me, fa un grande errore. Poi, se cambia idea discuteremo. Ma, al momento, le forze che aderiscono al Ppe debbono mettersi insieme, fare primarie a settembre e uscire dalla logica delle alleanze fatte a tavolino».
L’area di centro si farà anche senza Forza Italia?
«Mi auguro che Forza Italia ci sarà. Tuttavia nessuno può esercitare un diritto di veto».
Perché Berlusconi dovrebbe preferire l’intesa con Salvini?
«L’alleanza con Salvini sarebbe una scelta di comodo e di convenienza. Anche se Berlusconi sa bene che il pericolo è Grillo e anche certe possibili convergenze coi suoi alleati. Speriamo si autonomizzi e lasci la Lega al suo destino. Ma non ne sono convinto».
In questo progetto, lei che ruolo avrà?
«Ho contribuito a fondare un movimento, Centristi per l’Europa, nel quale non ho alcun incarico. Il mio sarà un ruolo di facilitatore. Aiuterò la costruzione di quest’area, parlerò con tutti per favorire un percorso delle primarie che non deve escludere nessuno e dare a tutti l’opportunità di competere».
Condivido in pieno l’intervista di Pierferdinando Casini
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