postato il 15 Novembre 2016 | in "Politica, Rassegna stampa, Riforme"

«Casini contro Salvini: aiuta i 5 Stelle. I moderati devono allearsi col Pd»

«La sfida di Parisi è impossibile. Per il centrodestra la partita è finita»11370467404_f60a564cea_o

L’intervista di Antonella Coppari a Pier Ferdinando Casini pubblicata su QN

«Salvini e il centrodestra sono fuori dalla partita. Non saranno loro a determinare i giochi in futuro».
Ma come, presidente Casini: con la vittoria di Trump non scatta l’ora dei populisti al governo?
«Non c’è dubbio che oggi il grande confronto è tra chi ha una ricetta per risolvere i problemi e chi li agita per prendere il consenso popolare. A quale categoria appartiene Trump lo vedremo nei prossimi mesi. in Italia, mi pare già tutto chiaro: il grande scontro sarà fra Grillo e la coalizione di governo».

E perché mai Salvini non dovrebbe incassare il dividendo elettorale di questa ondata anti-sistema? In fin dei conti, il leader della Lega cavalca il No al referendum come Grillo.
«Lui semina ma il raccolto andrà ai Cinquestelle, e questo oramai l’hanno capito tutti. La forza anti-sistema più credibile è la loro. L’unico effetto che otterrà Salvini sarà quello di minare irrimediabilmente la credibilità del centrodestra, impedendo che si trasformi compiutamente sia in un senso che in un altro».

Non ha fatto i conti senza Stefano Parisi?
«Francamente la possibilità che il centrodestra si coaguli intorno a lui mi sembra impossibile. Glielo auguro ma non ci credo. Per questo motivo, ritengo che i moderati oggi abbiano una sola strada: aiutare Renzi ad evitare che il Paese finisca nelle mani di Grillo».

Darà dunque vita a un’alleanza stabile con il Pd sul sì al referendum?
«Ritengo questa alleanza inevitabile per chi, come me, non vuole la Raggi sindaco d’Italia».

Ma il centro non è superato? Trump insegna che non servono i moderati per vincere.
«Tutte le categorie ideologiche del passato sono superate: anche destra e sinistra».

Fino a qualche mese fa escludeva un’intesa organica con Renzi: cosa è cambiato?
«Come tanti ho coltivato per anni l’illusione che nel centrodestra potesse maturare qualcosa di diverso. Oggi devo prendere atto della realtà, e cioè che metà Forza Italia va in piazza con Salvini, qualcuno sta con Parisi e quel che resta non sta né con Parisi né con Salvini. Sperare che maturi qualcosa in questa confusione mi sembra buttare il cuore oltre l’ostacolo».

Anche l’Udc il partito che ha fondato, è diviso.
«E’ un problema che non mi riguarda più. L’Udc faccia quel che vuole».

Ritiene che Berlusconi non possa ricondurre le pecorelle smarrite all’ovile?
«Con il Berlusconi di venti anni fa, non avrei dubbi: bene o male, ha guidato il centrodestra con la Lega in posizione subalterna. Oggi, purtroppo, mi pare che le cose si siano fatalmente rovesciate».

A proposito: il leader di Forza Italia punta su una legge proporzionale…
«Se fosse una legge proporzionale con premio di maggioranza, a turno unico, non avrei nulla da eccepire».

Qual è la prospettiva che vede all’orizzonte? Il partito della Nazione?
«Vedo un partito centrista moderato e alleato con Renzi. Poiché la legge elettorale cambierà, verrà abolito il doppio turno e inserito il premio di coalizione, tanto vale per i moderati organizzarsi in un partito che si allea stabilmente con Renzi, invece di perdere tempo a lambiccarsi su cose che non esistono».

Qualsiasi progetto di riaggregazione del centro è fallito: perché stavolta dovrebbe andar bene?
«Bella domanda. Certo, se dobbiamo organizzare un partito come zattera di salvataggio per personale politico screditato ha totalmente ragione».

Cosa accade se vincono i no? Renzi bugia detto che non resta a galleggiare.
«C’è un presidente della Repubblica al quale non manca cultura istituzionale per stabilire le modalità con cui la legislatura proseguirà».

E se vincono i sì? Molti profetizzano elezioni anticipate.
«Se vincono i sì è logico che la legislatura vada fino in fondo».

Commenti

  1. Personalmente sono d accordo.ma a conti fatti mi sembra che i partiti del no siano tanti .auguri per il si.


  2. Pensare al bene italiano mi sembra utile o no?




Twitter


Connect

Facebook Fans

Hai già cliccato su “Mi piace”?

Instagram