Il centrodestra non è più come una volta, oggi è lepenista
Dal 2008 sono stato all’opposizione di Berlusconi e, con Bersani, ho preparato il governo Monti. Poi ho sostenuto Letta, Renzi e Gentiloni: per cui non è una novità che un moderato sostenga il centrosinistra.
Da presidente della Camera, in tempi non sospetti, mi sono espresso a favore dello Ius soli e il segno che questo Paese sta regredendo è dimostrato dal fatto che quando ne parlai all’epoca, il centrodestra non polemizzò con me. Ma il centrodestra di oggi non è più quello di qualche anno fa: oggi l’elemento trainante è rappresentato dai lepenisti di Salvini e tutti hanno capito la differenza.
Poi ci sono i Cinque Stelle che hanno idee come Scientology, una specie di setta.
Io non sono del Pd sono, un alleato. Ma oggi rafforzare il centrosinistra è rafforzare un’idea d’Italia.
La campagna elettorale è lineare: abbiamo un centrodestra che non è più a trazione Forza Italia, ma a trazione leghista. E questa Lega non è quella di Bossi che aveva l’antifascismo nel suo dna, ma è quella che, a livello europeo, sta con la Le Pen. Poi ci sono i 5Stelle. Tutto il resto non esiste. Se vogliamo bloccare leghisti e 5Stelle dobbiamo rafforzare una coalizione di moderati e progressisti che esiste nel Paese e che ha governato bene l’Italia.
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Sono loro i barbari da fermare Non esiste la sfida con Vasco Errani, esiste la sfida con i 5Stelle e la Lega perché credo che ci siano i nuovi barbari da fermare e che l’unica coalizione che lo possa fare sia la nostra. D’Alema fa appello di voto per LeU? Lo capisco. Ma chi vota LeU al massimo ha la speranza di far vincere la Lega o i grillini. Chi può fermarli siamo noi, moderati e progressisti, Pd e alleati, il resto sono chiacchiere.
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Riparto da dove ero rimasto, è un ritorno all’antico. Giorno dopo giorno torno a vivere la mia città. Ed è bellissimo.
L’intervista di Andrea Chiarini pubblicata su Repubblica Bologna
Pier Ferdinando Casini, chi glielo ha fatto fare?
«Riparto da dove ero rimasto, è un ritorno all’antico. Giorno dopo giorno torno a vivere la mia città.
Dal bar di Castiglione dei Pepoli, al “cubo” di Piazza Verdi. Bellissimo. Per me tutto questo ha un senso profondo».
Partiamo dal venerdì nero con gli scontri in piazza tra polizia e manifestanti dei centri sociali.
«Brutto spettacolo, la violenza va condannata sempre, Bologna non se lo merita. Questo non è antifascismo ma squadrismo, ha ragione il sindaco Virginio Merola».
Ma è indubbio che l’estrema destra di Forza Nuova in piazza un problema lo pone.
«Quando dico che abbiamo i barbari alle porte e che l’unica forza tranquilla in grado di fermarli sono il Pd e il centrosinistra, mi riferisco al pericolo grillo-leghista, ma anche a quelle forze che sono ai confini del negazionismo. Dobbiamo insistere sull’educazione storica e sulla memoria, come ho fatto da presidente della Camera istituendo la giornata del ricordo della Shoah e delle Foibe». [Continua a leggere]
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L’intervista di Federica Orlandi pubblicata sul Resto del Carlino
Manca meno di un mese alla scelta del sito che ospiterà il progetto di ricerca internazionale sulla fusione nucleare Dtt (Divertor tokamak test facility), prevista per il 15 marzo prossimo. E il centro Enea, sul Brasimene, è schierato in prima linea tra i candidati. Mercoledì scorso hanno visitato il centro sul nostro Appennino il deputato Pd Gianluca Benamati, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il senatore Pier Ferdinando Casini. Che non ha dubbi: «Su questa gara non siamo disposti a tollerare scippi».
Onorevole Casini, tra poche settimane avremo l’esito. E ottimista?
«Siamo al rush finale: bisogna essere vigili. Da un punto di vista meritocratico, non abbiamo alternative credibili. Ma se anziché i dati obiettivi venissero valorizzate solo le risorse economiche della Regione ospite, le cose potrebbero cambiare. Altrimenti, credo che la nostra Emilia-Romagna, affiancata dalla Toscana, sia quella con più carte da giocare». [Continua a leggere]
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Venerdì 16 febbraio, alle ore 19.30, Pier Ferdinando Casini, Francesca Puglisi e Benedetto Zacchiroli partecipano all’incontro, in vista delle prossime elezioni politiche, presso il Circolo Tina Anselmi (Via Calzavecchio, 32) a Casalecchio di Reno
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Dobbiamo continuare a essere il lievito del rapporto tra moderati e progressisti che oggi non ha alternative. Noi siamo quei moderati che hanno consentito ai governi Letta, Renzi e Gentiloni di stare in piedi, che si sentono più rassicurati dal fatto che al ministero dell’Interno ci sia Minniti e non Salvini e che ritengono che il vero nemico sia il populismo demagogico e irresponsabile di M5s e Lega.
«Galletti sindaco? Sì , ma serve un’alleanza tra moderati e Pd» L’intervista di Olivio Romanini pubblicata sul Corriere di Bologna
«Non avrei accettato di essere paracadutato fuori da Bologna, volevo correre nella mia città, volevo essere dove sono sempre stato». Parola di Pier Ferdinando Casini, centrista, ex presidente della Camera e candidato al Senato a Bologna sostenuto dal Partito democratico. Per Casini il pericolo di rigurgiti fascisti e razzisti è un rischio concreto e sul futuro della città dice: «Galletti può fare il sindaco ma lo possono fare anche alcuni assessori attuali della giunta Merola, l’importante è che ci sia un progetto che regge: se l’impalcatura dell’alleanza tra moderati e progressisti starà in piedi allora si aprirà una bella stagione e Bologna saprà guardare avanti».
Come procede la sua campagna elettorale per le politiche? Dove è già stato e in quali posti ha scelto di andare a chiedere i voti?
«Sto andando ovunque — spiega l’ex presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, candidato nel collegio uninominale di Bologna del Senato e appoggiato dal Pd — dai mercati alle case, dalle associazioni di categoria ai circoli. Vado dove sono sempre andato nelle campagne elettorali, torno all’antica, alle prime battaglie che ho fatto: ho scelto di non fare nessuna campagna a livello nazionale e di farla solo qui a Bologna, casa per casa e, come sempre, andare in giro tra la gente significa fare un bei bagno di umiltà». [Continua a leggere]
Domenica 11 febbraio si svolgerà la presentazione del programma di Civica Popolare in vista delle prossime elezioni politiche.
Intervengono Pier Ferdinando Casini, Beatrice Lorenzin e Paolo Gentiloni.
L’appuntamento è alle ore 10.00 a Roma presso il Tempio di Adriano (Piazza di Pietra)
Alla presentazione a Bologna dei candidati di Civica Popolare sul territorio
Ogni lista porta la sua sensibilità in una coalizione. Non si chiede a nessuno di fare plastiche facciali. Ciascuno e’ orgoglioso della sua storia e della sua identità, ma il mondo e’ cambiato rispetto solo a cinque anni fa: oggi troviamo D’Alema e Bersani schierati contro il Pd.
Io ho sostenuto i governi Letta, Renzi e Gentiloni, li ho difesi, li ho votati e ritengo sia utile continuare questa esperienza. Devo solo ringraziare il Pd, ho incontri giornalieri con i suoi esponenti, coi sindaci, coi consiglieri comunali. Ho trovato una classe dirigente profondamente motivata e un clima di grande unità.
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Auguri caro Presidente Casini.
In parlamento si è certamente sentita la sua mancanza per i suoi interventi sempre moderati
Con una visione molto lucida della politica di centro vicino alla gente e agli ultimi.
condivido pienamente,”i parlamentari,quelli ovviamente capaci e soprattutto con esperienza sono i tuoi difensori,l’ultima spiaggia sulla quale appigliarsi a far valere i propri diritti;meno. se ne hanno e meno saranno i diritti che si potranno acquisire.Se mai più che la riduzione si. sarebbe potuto meditate sulla qualità e non sulla quantità da nominare per il futuro. Questo ritengo sia stato il grande errore.”Mancanza di esperienza,d’altronde la scelta di andare a votare è stata fatta da gente che sarebbe stata esclusa dal poter decidere se andare alle elezioni. Lo so sono abbastanza duro ma non si può scherzare sulle decisioni che riguardano i politici che nel bene o nel male hanno in sintesi difeso i valori dell’Italia,quelli indispensabili ad una Democrazia.