postato il 7 Gennaio 2013 | in "In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo, Sanità"

Tre proposte per la Sanità

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

Il Servizio Sanitario Nazionale è spesso stato criticato per gli sprechi e il non eccelso livello di assistenza. Il problema è che è ancora ancorato ad una visione “vecchia” che non tiene conto delle mutate esigenze della società.

Bisogna quindi passare da una situazione in cui si garantisce “l’aspirina gratuita a tutti” ad un sistema che tenga conto anche delle nuove esigenze della famiglia.

Uno dei probemi sui cui il sistema sanitario è deficitario, è l’assistenza ai malati di patologie cronico-degenerative, come ad esempio l’alzheimer e il parkinson, legate all’invecchiamento della popolazione e i bisogni propri di chi è disabile.

Diventa necessario, quindi, spostare risorse da trattamenti e medicine cui ormai possono giungere tutti (la famosa asprina gratuita per tutti) a quei trattamenti che sono maggiormente pesanti per le famiglie quali la lungodegenza e le malattie degenerative.

Una soluzione è nel progetto sperimentale avviato pochi mesi fa riguardo all’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti, che fornisce assistenza migliore al malato e ha costi pari alla metà rispetto all’ospedalizzazione.

Ma la sanità può anche essere una grande risorse per l’occupazione e una ricchezza per l’economia italiana e per questo motivo bisogna puntare decisamente ad incoraggiare investimenti pubblici, ma soprattutto privati, per la ricerca e la produzione di farmaci e strumenti medici in Italia. Per fare ciò occorre una painificazione di lungo periodo e il coinvolgimento di soggetti privati.

Quanto detto sopra ci porta ad un altro punto: maggiore trasparenza.

Il cittadino deve potere verificare sempre con facilità sia l’operato delle ASL e delle strutture pubbliche (e chiaramente anche dei dirigenti e di chi vi lavora) sia anche le partnership tra pubblico e privato, sia le strutture private convenzionate, in modo che sia sempre chiaro e verificabile dove e come vengono spesi i soldi dei cittadini e si possa verificare sempre la qualità del servizio.

Per attuare questo un passo fondamentale è nell’agenda digitale, perché con la possibilità di digitalizzare tutto e consultare via internet si dà la possibilità al cittadino di fare verifiche.



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