Mi auguro che sulla possibilità di modificare la legge elettorale ci sia una convergenza ampia, non solo dell’opposizione ma anche del Pdl e della Lega perché è inaccettabile che cinque persone designino mille parlamentari e che, chi alle urne ha il 30%, prenda il 51% dei seggi.
Chi parla di ribaltoni dice cavolate: i ribaltoni non c’entrano niente con la necessità di rifare una legge elettorale più seria e più trasparente che dia finalmente lo scettro ai cittadini.
Necessario cambiare la legge elettorale, inaccettabile che 5 persone scelgano 1000 parlamentari
Se la maggioranza vuole andare avanti 3 anni lo faccia, oppure si dimetta Berlusconi e si apre una fase politica nuova. Io chiedo la riforma della legge elettorale perché non è accettabile che 5 persone
scelgano mille parlamentari e che chi prende il 30% nelle urne prenda il 50% in Parlamento. Questo è inaccettabile, altro che parafascista, come dice Alfano. Auspico che alla nuova legge elettorale concorrano Fli e Pd, ma mi auguro anche che il Pdl non si sottragga a questo confronto.
Cosa pensa l’elettorato cattolico di questo momento politico? Secondo me è sconcertato, perché vede un Presidente del Consiglio che fa battute di cattivissimo gusto con disinvoltura e poi dopo, in Parlamento, che parla della necessità di un’agenda bioetica. Io dico con chiarezza a Berlusconi: questi valori non debbono essere usati strumentalmente. Porti il quoziente familiare, l’agenda bioetica, i temi del diritto alla vita in
Parlamento. Faccia provvedimenti veri e noi li voteremo.
Riforma della Giustizia? Noi siamo per una tutela alle alte cariche dello Stato, non siamo per mille forzature. Berlusconi se ha le idee chiare su un provvedimento di tutela delle alte cariche dello Stato sa che c’e’ un’ampia convergenza. Se vuole aggiungere altre cento forzature, siamo per respingerle tutte al mittente.
Pubblichiamo da ‘Repubblica’ l’intervista a Pier Ferdinando Casini di Giovanna Casadio
«Con queste affermazione altro che riforma! Non ci sono i presupposti, si affossa tutto. Qui siamo sempre all’anno zero. Non si vuole fare la riforma della giustizia ma si persegue la contrapposizione tra politica e magistratura a 360 gradi. L’attacco di Berlusconi è demenziale». Pier Ferdinando Casini è scettico sul futuro delle riforme e sulla tenuta del governo.
Eppure Berlusconi sostiene che la riforma della giustizia è la priorità? «Un po’ come le affermazioni di grande impegno sulla bioetica vengono contraddette da una barzelletta con bestemmia incorporata, allo stesso modo una riforma della giustizia impegnativa, complessiva, partendo da terni come la separazione delle carriere – questioni complicate su cui noi siamo disponibili al dialogo e al confronto – si azzera e affossa in questo modo. È chiaro che occorre un minimo di rispetto reciproco per imbarcarsi in una operazione tanto grande. Gli insulti contraddicono ogni serietà di proposito». [Continua a leggere]
Allo spazio di approfondimento politico di La7, condotto da Lilli Gruber con la partecipazione di Bruno Manfellotto, si parla di legge elettorale, riforma della giustizia, tenuta della maggioranza ed elezioni anticipate.
Commenti disabilitati su Ospite di 8 e mezzoCondividi con
Pubblichiamo da Il Corriere della Sera l’intervista a Pier Ferdinando Casini di Monica Guerzoni
«Gianfranco? Dovrei denunciarlo per plagio…».
Vuoi dire che Fini l’ha copiata, presidente Casini?
«Insomma, dalle quote latte alla vicenda Gheddafi, dalla necessità di cambiare la legge elettorale al quoziente familiare, ha detto cose che noi sosteniamo da anni».
Il Pdl una Forza Italia allargata.
«Noi lo dicemmo due anni fa, quando lui saliva sul predellino. Eppure Berlusconi lo conosciamo bene, è simpatico e avvolgente, ma è anche prevedibile. Perché Fini ci ha fatto un partito insieme?».
E adesso, che succede?
«Probabilmente il premier si sente vittima di chissà quale tradimento. Lui, che ha una idea proprietaria del partito, si chiederà perché Fini si comporti così, dopo che lui lo ha fatto presidente della Camera». [Continua a leggere]
L’intervista a Pier Ferdinando Casini su Repubblica di Francesco Bei
Sul futuro non si sbilancia, non dice esplicitamente di sì a quella “Alleanza per la democrazia” lanciata da Pierluigi Bersani nella lettera di ieri a Repubblica. Ma è chiara l’attenzione con cui Pier Ferdinando Casini guarda al progetto lanciato dal segretario democratico. Un’operazione che ha molti punti di contatto con la strategia immaginata a via della Scrofa. Bersani archivia l’esperienza dell’Unione e immagina un nuovo Ulivo perno di un’alleanza più larga per sconfiggere Berlusconi. Ha letto la proposta?
“L’ho letta attentamente. E ritengo importante che il Pd, tramite il suo segretario, si stia assumendo la responsabilità di guidare una riorganizzazione del campo della sinistra democratica. È un impegno funzionale a dare maggior ordine alla politica italiana e, per quanto riguarda le forze dell’opposizione, a rendere più chiari i rapporti politici”. [Continua a leggere]
“Berlusconi e Fini ci hanno spiegato 2 anni fa che il Pdl era la terra promessa, che ci sarebbe stato il regno delle felicità. Hanno vinto e dopo 2 anni siamo agli stracci. Per cui un loro piccolo atto di umiltà sarebbe molto onesto: quando si arriva con 100 deputati di maggioranza alla contabilità sui numeri siamo alla frutta. E’ possibile che ci sia una campagna acquisti di parlamentari, ma questo è degradante.
All’Italia serve un governo di responsabilità nazionale che affronti il capitolo delle grandi riforme perché così si campicchia, e noi non possiamo permettercelo.
D’Alema propone un governo di transizione per fare la legge elettorale e poi andare al voto? Io non credo solo a un governo per fare una legge elettorale, ma per risolvere questioni che vanno affrontate con una massiccia dose di impopolarità”.
Pubblicato da Pier Ferdinando Casini | su: Facebook
GESTISCI CONSENSO COOKIE
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.